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Airrace – Back To The Start – Recensione

04 Agosto 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Frontiers Records

Della serie a volte ritornano. Era il 1984 quando gli Airrace presentarono ai mercati discografici mondiali il loro splendido debutto Shaft of Light, un disco di indubbio valore che è da molti tutt’oggi annoverato tra i top album del nostro genere. Forti del fulmineo successo, gli Airrace partirono in tour supportando alcune delle più grandi realtà musicali di quegli anni e poi.. e poi si sciolsero.

2009. 25 anni dopo gli Airrace tornano sulle scene con un’inattesa reunion celebrativa, forte della rinnovata presenza del cantante Keith Murrell, del tastierista Toby Sadler e del chitarrista Laurie Mansworth. La band torna a convincere, firma con la Frontiers Records ed eccola qui in questo ricco 2011 pronta con un nuovo album a titolo Back To The Start. continua

Shadowman – Watching Over You – Recensione

01 Agosto 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Escape Music

Apprestandomi a recensire Watching Over You, quarta fatica discografica degli Shadowman e disco uscito in questo tanto ricco 2011 sotto Escape Music, mi resta difficile non spendere qualche parola di elogio introduttiva alla figura di Steve Overland, storico cantante degli FM che appena può piazza sul mercato lavori di sempre indubbio valore, siano essi sotto marchio FM, sotto denominazione Shadowman o The Ladder o ancora sotto il suo stesso nome.  Come mi piace spesso dire, tanto di cappello alla creatività e alla forza di volontà di questo musicista di esprimersi con costanza in un mercato musicale non semplice come quello degli anni’80 da cui è con la giusta gloria emerso, riconosciuto come uno degli artisti più importanti.

Tre anni dopo il buon Ghost in the Mirror del 2008, gli Shadowman, che poi altro non sono che un supergruppo formato da Overland alla voce con Steve Morris degli Heartland alle chitarre e alle tastiere e con i due ex-Thunder Chris Childs e Harry James rispettivamente al basso e alla batteria, tornano a far parlare di loro con queste 12 tracce. Vediamo cosa mi sono stati in grado di trasmettere.

continua

Yes – Fly From Here – Recensione

29 Luglio 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Progressive Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers Records

Non c’è Jon Anderson allora non mi interessa e non lo ascolto. Quanti di voi hanno pensato così (o proprio agito così)  leggendo la formazione di Fly From Here, ennesima fatica degli storici maestri del prog rock, i britannici Yes, tornati alle scene in questo 2011 dopo 10 anni di assenza in studio con la nostrana Frontiers Records. Quanti?

Va beh, la vostra timidezza la sciolgo io e vi dico che si, la mia intenzione era quella di non ascoltare (o comunque rimandare all’infinito l’ascolto di) questo lavoro. No, l’assenza di Anderson proprio non mi andava giù. Poi però, leggendo ottimi commenti qua e la e vedendo il video ufficiale di We Can Fly che trovate a fine articolo, mi sono fatto convincere. La chance ai nuovi Yes gliel’ho voluta dare ed ecco quindi qui le mie impressioni riguardo.

continua

The Wheel – The Wheel – Recensione

28 Luglio 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Music Buy Mail

 

Fondati a Oslo nel 2007, i norvegesi The Wheel hanno costruito la loro reputazione in patria suonando al fianco di artisti quali UFO, Ken Hensley e i The Quireboys e costruendosi quindi di diritto la nomea di rock solid live band, ovvero (diremmo noi) di realtà live navigata. Inseguendo il sogno del chitarrista/cantante Ørjan Kvalvik di riportare in vita le sonorità anni’70/’80, i The Wheel affrontano in questo 2011 il primo passo discografico, attraverso un album di debutto omonimo che sarà pubblicato il 16 settembre 2011 sotto l’etichetta discografica Wheel Music.

Incuriosito da una presentazione che descriveva la band affine a grandi nomi hard rock del passato e, lo ammetto, anche da una gran bella copertina, ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima questo disco, ed ecco quindi le mie impressioni al riguardo.

LE CANZONI

L’intro di Stand Up, con quel suo riff molto stile Led Zeppelin, basta da sola a confermare che il gruppo, si, si ispira all’hard rock classico.  La vocalità combinata dei due cantanti, a intrecciarsi creando un tutt’uno che ricorda molto il primo Ozzy Osbourne, è un’altra piacevole conferma di come il binario intrapreso dalla band norvegese sia essenzialmente quello giusto. Stand Up è un pezzo valido e un perfetto inizio di questo lavoro.
Densa di rimandi a realtà come Montrose e Badlands è invece Into The Water, un pezzo molto ritmato e dagli splendidi riff antichi. La voce di Jan Erik Salvesen, qui supportata solo sui cori, ricorda molto Phil Mogg degli UFO, con quel suo mood blueseggiante, ma ancora di più Ray Gillen. Molto interessanti anche gli effetti della chitarra e l’assolo di Ørjan Kvalvik, che si rivela elemento dotato di una tecnica apprezzabile. continua

Danny Neubecker – Here I Am – Recensione

25 Luglio 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Pop / Rock
anno: 2011
etichetta: Feedback Records

Il ventunenne Danny Neubecker è uno dei tanti volti emergenti della sempre ricca scena di artisti pop / rock svedesi e un ragazzo che, a discapito della giovane età, ha già avuto diverse esperienze come turnista per diversi gruppi locali.

Nel 2010, avendo composto un sostanzioso numero di brani, Danny decise che i tempi erano per lui maturi per tentare il grande passo, ovvero la registrazione del primo disco sotto il suo nome. Così entrò in uno studio discografico di Stoccolma per iniziare le sessioni di registrazione di quello che, a lavoro completato, sarà l’album Here I Am. Nove mesi dopo la fine della sessione in studio, il materiale finì nelle mani dell’agenzia Doolittle Group che offrì a Danny un contratto e la pubblicazione del disco sotto la Feedback Records. Con la fissazione della data di rilascio definita sul 25 agosto 2011 e l’annuncio della distribuzione Europea sotto la Sound Pollution e in USA sotto la Nightmare Records, il sogno di Danny Neubecker può considerarsi definitivamente realizzato.

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Fab Box – Music from the Fab Box – recensione

19 Luglio 2011 2 Commenti Denis Abello

genere: Westcoast AOR
anno: 2009
etichetta: Avenue of Allies

A pochi giorni dal compleanno di Fabrizio Ugolini MelodicRock.it decide di fargli un piccolo regalo. Facciamo infatti un salto nel 2009 e recuperiamo uno degli album che in quell’anno hanno tenuto alto il tricolore  per quella rinascita Italiana in ambito Aor avvenuta nell’ultimo periodo e  iniziata idealmente l’anno prima con lo splendido No Man’s Land dei Myland e che continuerà nel 2010 con Shining Line e nel 2011 con l’ottimo Lionville.
Stiamo parlando dei Fab Box e del loro Music from the Fab Box, album nato dalla collaborazione proprio tra Fabrizio Ugolini e Massimo Bozzi, due artisti Italiani con un passato musicale di tutto rispetto sia sul territorio nazionale (Lucio Dalla, Biagio Antonacci, Mina, gli Stadio…) che internazionale (Joseph Williams dei Toto e Danny Vaughn dei Tyketto per fare due nomi…).

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Warrant – Rockaholic – Recensione

15 Luglio 2011 2 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers

 

I Warrant sono Jani Lane! Ed infatti i Warrant tornano tra noi con… Robert Mason alla voce in sostituzione proprio di Jani Lane. Scusate la piccola provocazione, ma è che penso che questo Rockaholic verrà bollato da subito come un album “non Warrant” da molti… a prescindere che sia stato ascoltato o meno! 😉
Non si possono dare però tutti i torti a chi storce il naso al solo sentire il moniker Warrant non associato al nome di Jani Lane, soprattutto dopo il poco riuscito Born Again (2006) con Jamie St James dei Black’n’Blue all voce.
Questa volta ad ugulare in questo nuovo Rockaholic troviamo invece Robert Mason (Lynch Mob) insieme comunque a tutti gli altri membri originali (Erik Turner, Jerry Dixon, Joey Allen e Steven Sweet). Ed il risultato di questa nuova “collaborazione” lo stiamo giusto per valutare…

continua

Outloud – Love Catastrophe – Recensione

11 Luglio 2011 8 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: AOR Heaven

Fondati nel 2004 ad Atene, gli Outloud esplosero letteralmente nel mondo musicale con il loro disco d’esordio We’ll Rock You To Hell And Back Again!, pubblicato nel 2009, accolto a braccia aperte da tutta la critica musicale. L’album infatti stupì un po’ tutti per l’incredibile energia sprigionata e per la sua genuinità, bastata su un souno puro e strettamente dipendente da quanto espresso dai giganti dell’hard rock degli anni ’80.

Dopo 2 anni di silenzio discografico, ecco che la band ritorna quindi sulle scene con un nuovo lavoro, intitolato  Love Catastrophe, che uscirà sotto AOR Heaven Records il prossimo 22 luglio.  Disco che ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima e che mi appresto quindi a raccontarvi.

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Reece Kronlund – Solid – recensione

28 Giugno 2011 0 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: AOR Heaven

David Reece (Accept, Bangalore Choir) è senza dubbio uno di quei personaggi che oltre che su una notevole capacità vocale può contare sicuramente su un gran carisma. Non può che farci quindi piacere la sua ritrovata vena artistica che dopo anni di oblio da quel On Target firmato Bangalore Choir lo ha riportato in primo piano nel panorama internazionale grazie ad un album con i Gipsy Rose (Another World – 2008) un progetto solista  (Universal Language – 2009), il secondo album dei Bangalore Choir intitolato Cadence (2010, qui la recensione), la partecipazione lo scorso anno al Firefest con la stampa di un live preso proprio in occasione di questo prestigioso evento ed ora in questa nuova fatica che lo vede a fianco dell’amico Martin Kronlund (chitarrista dei Gipsy Rose e Dog Face).
Il duo Reece Kronlund, attorniato da una serie di ospiti d’eccezione (Tommy Denander, Andy Susemihl, Rikard Quist, Brynn Arens, Christian Tolle, Hans in’t Zandt), ha cercato di dar vita ad un album che si poggia sull’ottima tecnica messa in campo da Kronlud e sulla forza vocale del singer dei Bangalor Choir. Il risultato è questo Solid che ora metteremo prontamente sotto torchio.

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Ken Hensley & Live Fire – Faster – Recensione

25 Giugno 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: earMUSIC

Leggere il nome di Ken Hensley tra gli album in uscita è per me ogni volta un nuovo sogno che si avvera. Figuratevi poi cosa si muove in me quando ho nelle orecchie le sue melodie.. se mi incantava ai tempi degli Uriah Heep, ora mi stupisce volta dopo volta nei suoi progetti solisti. Anno dopo anno la sua musica non invecchia e sembra sempre essere un parto dei magnifici anni ’70/’80, per suoni, attitudine e stile compositivo.

Se il 2011 sembra essere un anno denso di grandi nomi, di grandi ritorni e di grandi uscite discografiche, allora non poteva rimanere privo di una sua opera. Infatti è uscito il 20 maggio, sotto etichetta earMUSIC, il disco Faster, il suo primo album pubblicato sotto il nome Ken Hensley & Live Fire, che non è altro che una formazione già da tempo collaudata in sede live e che vede Ken Hensley alla voce, alle tastiere e alle chitarre, Eirikur Hauksson alla voce,  Ken Ingwersen alla chitarra, Sid Ringsby al basso e T.A. Fossheim alla batteria. Tripudio.

continua