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Recensione

69/100

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King Zebra – Between The Shadows – Recensione

22 Aprile 2024 3 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Starlight
2. Children Of The Night
3. Wicked
4. Dina
5. Love Lies
6. Cyanide
7. With You Forever
8. Love Me Tonight
9. Out In The Wild
10. Restless Revolution

Formazione:

Eric St.Michaels: vocals
Manu Judge: bass
Ben Grimm: drums
Roman Lauer: guitars
Jerry Napitupulu: guitars

 

Ero stato piacevolmente colpito dal precedente album dei King Zebra (recensione Qui), tanto da giudicarlo con un bell’ 80 tondo, in questo caso invece sono rimasto abbastanza più freddino.

Non che ci siano variazioni significative nel sound, anzi a orecchio la produzione mi sembra più centrata che nell’ episodio precedente, ma si perde un po’ in freschezza compositiva con canzoni un po’ più scontate e con meno killer instinct. Il lato catchy mi sembra abbondantemente preservato grazie alle scorrevoli Children Of The Night e Dina non a caso scelti come singoli, mentre tra alti e bassi, il disco naviga nelle sonorità fine eighties, pescando a piene mani nelle sonorità dell’Alice Cooper di Trash, dai Ratt  e compagnia bella, anche se ogni tanto non si disdegna di accennare ad agganci melodici più moderni di scuola scandinava.

Niente di nuovo sotto il sole dunque un disco che intrattiene con un buon Hard Rock, senza inventare nulla e che ha i suoi momenti migliori nell’ opener Starlight, nel mid tempo Love Me Tonight,  nella rockeggiante Love Lies e nella gradevole e un po’ fuori dagli schemi Cyanide. Le canzoni che mi hanno convinto meno sono invece sono la stanca With You Forever e la conclusiva Restless Revolution che non decolla mai.

In sostanza un passetto indietro rispetto al precedente Survivors, anche se il lavoro è comunque ben suonato ed interpretato e, come detto, beneficia di una produzione di livello. Resta il fatto che può essere un buon intrattenimento per gli amanti del genere e merita comunque un ascolto, perché qualche buono spunto c’è.

© 2024, Samuele Mannini. All rights reserved.

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