Axel Rudi Pell – Lost XXIII – Recensione

Dopo svariati anni di immobilismo compositivo, appaiono oggi giganteschi i passi avanti fatti dagli Axel Rudi Pell con il loro nuovo album in studio Lost XXIII, un disco finalmente capace di proporre quel qualcosa in grado di riaccendere l’interesse dei fans (che era andato inesorabilmente a scemare mano a mano che si susseguivano anni fatti di canzoni sempre troppo uguali), e di presentare qualche motivo in più di interesse per gli amanti del genere heavy metal a cavallo tra lo stile teutonico, quello virtuoso, e l’hard ‘n’ heavy.
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HARDLINE – Intervista con Johnny Gioeli e Alessandro Del Vecchio

Mancano tre ore circa all’inizio del loro concerto all’HT Factory di Seregno (MI), e Johnny Gioeli e Alessandro Del Vecchio accolgono me e la Mary Ferranti (che di questa intervista è stata per gran parte l’unica voce e mente. La ringrazio ancora per l’enorme aiuto!) nella loro stanza, salutandoci con dei sorrisi radiosi che perfettamente nascondono la loro stanchezza (abbiamo fatto il check-in in hotel – ci racconta Johnny -, ci siamo riposati tipo.. quanto, 30 minuti?! Ci siamo fatti una doccia, abbiamo preso la nostra roba, siamo venuti qui, abbiamo fatto il sound check, e… beh, ad ogni modo va bene così. E’ il rock ‘n’ roll!! Per chi ci incontrerà, da adesso a dopo lo show, noi saremo perfetti.)

Inizialmente si chiacchiera un po’ del più e del meno. Poi, provando a fare i seri, ci sediamo su un divanetto, e parte la nostra conversazione sugli Hardline e il loro nuovo disco Life..

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Johnny Gioeli – One Voice – Recensione

Nato come tributo ai fans, ma soprattutto come stimolo per una raccolta fondi per il giovane Joe Barber, un ragazzo che lotta contro la paralisi dopo un brutto incidente, One Voice è il primo album solista della carriera del cantante Johnny Gioeli, conosciuto ai più per la sua militanza in gruppi come Hardline, Axel Rudi Pell e Crush 40.

Prodotto da Alessandro Del Vecchio per Frontiers Music, questo è un disco che vive di emozioni, e che alterna tracce riflessive e colme di sentimento, ad altri motivi più spensierati, energici, come inni di puro rock melodico. Molto personale sul piano compositivo (è scritto interamente da Gioeli) e lirico, e per questo ben lontano dal sound dei progetti madre (gli si avvicina in parte il solo Leaving the End Open degli Hardline), il platter mette ovviamente in primo piano la sempreverde e potentissima ugola di Gioeli, qui affiancata da un nutrito team di ottimi musicisti capitanato da Eric Gadrix alle chitarre (davvero in palla in molte di queste tracce), con gli italianissimi Nik Mazzucconi al basso, Marco Di Salvia alle pelli  e Alessandro Del Vecchio alle tastiere. Esaltato dai suoi bei suoni, l’album ci trascina lungo la sua tracklist con buona varietà e senza cali di ispirazione, risultando un ascolto leggero, di compagnia, sicuramente sempre piacevole.

A fare gli onori, ecco l’opener Drive, canzone tanto morbida nelle strofe quanto di impatto nel suo ottimo refrain corale. E’ uno di quei pezzi che resta subito impresso nella mente, al pari di It, componimento dal sound sognante e dal gusto moderno, che lascia spazio all’inno rock solidale della title track e traccia simbolo One Voice, tutta da cantare. La ritmata e compatta Mind Melt sembra fatta apposta per fare da colonna sonora di un viaggio, esattamente come Running, dal gusto pop rock moderno e un po’ bonjoviano. La chitarra crea poi splendide atmosfere nella mid-tempo intima Deeper, delicata e soffusa, a cui segue il rock deciso di una Let Me Know tutta grinta ed energia.

Ancora rock puro con Hit Me Once, Hit Ya Twice, che strizza un po’ l’occhio (con gusto!) ai primi Hardline, e poi delicatezza ed emozioni a non finire con la power ballad Price We Pay, che ci ricorda (se ancora ce ne fosse bisogno) della grandezza artistica di Gioeli. Sul finale, ecco ancora potenza sdonora con le belle chitarre di Out Of Here, prima che Oh Fathers faccia da commiato con lo stile soffice di un’altra magica power ballad, toccante e da accendino in mano.

IN CONCLUSIONE

Un uomo generoso, un compositore sempre pronto a sorprendere, certamente un incredibile cantante. E’ tutto questo Johnny Gioeli, permettetemi di dirlo, il più umano tra i grandi frontman della nostra musica.

Il suo primo disco solista non lo mette a nudo, come spesso accade quando un vocalist si getta in questo tipo di pubblicazioni. No, lo rende invece uno di noi, e lo fa esattamente nello stesso momento in cui lo riveste di un drappo d’oro e lo consacra come il gigante di cantante che realmente è.

In One Voice non esiste artifizio, ma solo passione vera. E’ un abbraccio in musica: grazie Johnny!

Gioeli-Castronovo – Set the World on Fire – Recensione

Venticinque anni dopo il disco di debutto degli Hardline (Double Eclipse, 1992), il cantante Johnny Gioeli e il batterista/cantante Deen Castronovo tornano a lavorare assieme a un nuovo album, uscito a metà luglio 2018 sotto il moniker Gioeli-Castronovo, e con il titolo di Set The World On Fire, per la label Frontiers Music.

Il talento vocale di Gioeli, conosciuto nell’ambito del rock melodico per i suoi vocalizzi con gli Hardline, ma anche per i suoi lavori con gli Axel Rudi Pell e i Crush 40, incontra nuovamente quindi le abilità ritmiche di un Deen Castronovo sempre sugli scudi (ora è attivo con i Revolution Saints e The Dead Daisies), e per la prima volta in assoluto la sua perizia vocale, che per lungo tempo gli aveva permesso in passato di fare da corista e anche qualcosa di più mentre suonava le pelli coi Journey. L’incontro delle due vocalità, decisamente differenti tra loro, crea un tutt’uno che è il vero punto magico e irresistibile di un album davvero ricco di motivi rock/hard rock melodici capaci di impressionare ed appassionare gli ascoltatori. Merito questo anche dell’eccellente lavoro della truppa italiana di supporto, che vede un bravissimo Alessandro Del Vecchio alle tastiere (e produttore e aiuto-compositore del disco) affiancato da quel mito di Mario Percudani alle chitarre e dal super Nik Mazzucconi al basso.

Fedeli al loro reciproco passato storico, i due musicisti si presentano allora uniti di fronte alle platee al suono dei due singoli Set The World On Fire e Through, che potete ascoltare nei video a lato articolo. Sono due tracce straripanti, molto coinvolgenti, la prima con il suo divertente hard rock energico, la seconda con il suo sound più delicato e raffinato, rock melodico fino al midollo, che si lasciano accompagnare con stile da una Who I Am dagli echi journeyani, eccezionalmente interpretata sia da Castronovo che da Gioeli negli acuti, e caratterizzata da un bell’arpeggio acustico spagnoleggiante che fa qua e la capolino tra le melodie. Facciamo poi un tuffo negli anni’80 del genere con la classica Fall Like An Angel, forte di un lavoro ritmico e chitarristico davvero di primissimo livello (e che refrain!), mentre ecco il sapore delle ballad di Axel Rudi Pell con la soffice It’s All About You, interpretata a meraviglia da un Gioeli ancora in formissima.

Al giro di boa con la cover riuscita di un brano dei Lady Antebellum a titolo Need You Now, spazio allora alla orecchiabile e ritmata Ride Of Your Life (magico qui Castronovo, sia alla voce che alla batteria), e all’atmosfera pop anni’80 di Mother, tra i pezzi più particolari, belli e ricercati del lotto. La delicatissima ballad Walk With Me è un altro acuto emozionale e compositivo di questo ottimo disco, al pari di una Run For Your Life tutta tastiere e frizzantezza, per una canzone danzante che risente forte dello zampino di Del Vecchio. Infine la esaltante e gloriosa Remember Me chiude, assieme alla ballad gotthardiana e acustica Let Me Out, un platter vario, ben strutturato e composto, che festeggia al meglio questo ritrovato sodalizio tra due dei più celebri interpreti della musica tanto che amiamo.

IN CONCLUSIONE

Capace di crescere esponenzialmente con gli ascolti, Set The World On Fire si candida tranquillamente a un posto nelle classifiche degli appassionati di rock melodico in stile Hardline, Journey, Revolution Saints, Survivor, e così via.

La coesione sincera tra i talenti vocali dei due leader, e la bravura generale dei musicisti, unita alla varietà compositiva dei brani, sono i punti forti di un album destinato a riempire con le sue melodie queste nostre calde notti estive. Un must buy.

Hardline – Human Nature – Recensione

Quattro anni dopo il grande comeback a titolo Danger Zone (2012), gli Hardline sono pronti a tornare nei negozi nell’ottobre 2016 con il loro nuovo album Human Nature, forti del rinnovato sodalizio tra Stati Uniti (il cantante e unico membro fondatore Johnny Gioeli con il chitarrista Josh Ramos) e Italia (il trio delle meraviglie Alessandro Del Vecchio – Anna Portalupi – Francesco Jovino, ma anche la label Frontiers Music), che ha reso il gruppo ormai consolidato nella prima formazione davvero stabile della sua carriera.

Rafforzata in concerto la coesione tra le parti, gli Hardline producono oggi il disco più heavy e possente della loro carriera, pur rimanendo allo stesso tempo fedeli a quel sound hard rock melodico che è da sempre stato nelle corde (vocali) dell’incredibile loro leader Johnny Gioeli. Un mostro di tecnica, il simpaticissimo vocalist italo-americano, che, nel mutare della sua timbrica, ha visto scemare da qualche anno la sua levigatezza melodica a favore di un graffiato roco, che espande ancora di più la gittata delle sue note. Da qui si spiega allora l’irrobustimento dei suoni e dello stile del disco, con il compositore primario (e tastierista e produttore) Alessandro Del Vecchio al lavoro su pezzi dal grande tiro e dalla enorme energia, che riprendono quanto di buono (anzi ottimo) fatto in passato dal gruppo, rivedendolo in chiave moderna e più – permettetemi il termine – metallica (da heavy metal). Anche la produzione tende così a porre in maggiore evidenza il riffing aggressivo e dinamico di Josh Ramos (così in forze non lo sentivamo da diverso tempo) piuttosto che il suono delicato delle tastiere, che si limitano ora per lo più al solo arricchimento e accompagnamento dell’insieme, colorando invece di trame i passaggi più lenti o le mid-tempo. Eccellente infine il groove dato dal basso della Portalupi e dalla batteria bombastica di Jovino, vere ciliegine sulla succulenta torta che questo platter rappresenta per ogni fan del rock melodico che si rispetti.

La carrellata di brani che formano la tracklist di questo Human Nature ci parlano allora di un primo singolo Where Will We Go From Here che fa da intermezzo tra il recente passato del gruppo e il presente, per un pezzo che avrebbe facilmente potuto trovare spazio anche su Danger Zone se non fosse per il suo sound molto più in faccia ed energico. Nobody’s Fool invece ci dice chiaramente dove gli Hardline vogliono oggi andare a parare, riprendendo l’idea musicale dell’esordio Double Eclipse (1992) in chiave decisamente più heavy e dando vita a un brano hit, micidiale. Eccellente è ancora la mid-tempo e title track Human Nature che, nei suoi diversi momenti, si evolve da un intimo piano-voce – che eleva sugli scudi tutto il talento di Gioeli – fino a una coralità d’insieme strabordante nel refrain, che non diminiusce di intensità emotiva neppure lungo le strofe.

L’hard rock più classico di Trapped In Muddy Waters permette a Josh Ramos di mostrare tutta la sua perizia chitarristica in un riffing di puro assalto rock intervallato da altri momenti di grande melodia, mentre Running On Empty colpisce per l’ariosità del suo chorus, davvero coinvolgente. Una vera bomba di hard ‘n’ heavy è poi la decisa The World Is Falling Down, che ci spinge a saltare da una parte all’altra della stanza e che suona in totale contrasto con la super ballad (e secondo singolo) Take You Home che la segue, e che cementifica il legame tra Gioeli e Del Vecchio in un brano piano-voce di incredibile intensità emotiva. Unica.

Rialzano il tiro una Where The North Wind Blows decisamente rocciosa, ma carica di tastiere e musicalità e con ottime parti soliste di Ramos, e una In The Dead Of The Night ancora forte di grandi chitarre, un bel ritmo e di succulente atmosfere nelle sue strofe. Sorprendente infine l’appeal della mid-tempo United We Stand, una traccia fedele agli esordi e dalla grande orecchiabilità melodica (altro apice qualitativo del lotto), e della conclusiva Fighting The Battle, meno d’impatto ma non meno convincente delle precedenti.

IN CONCLUSIONE

Gli Hardline si mettono in gioco e sono pronti a sfidare le altre band per un posto di rilievo nelle posizioni top delle classifiche 2016 degli appassionati del genere. Questo, grazie a una prova di forza, molto convincente, che da vita a un disco differente dai precedenti, ma mai fuori dagli schemi del rock che amiamo, e privo di filler alcuno.

Johnny Gioeli è una forza della Natura, le canzoni sono di livello assoluto, con refrain che si stampano in testa fin dal primo ascolto. Del Vecchio ha dato il meglio di se nel songwriting e nella produzione, Josh Ramos torna a far ruggire la sua chitarra, e gli altri italiani gli corrono dietro con assoluta qualità. Insomma, potevamo davvero chiedere di più a questi ragazzi??!!

Per grinta, energia, melodia, emozioni e carisma, Human Nature è una vera bomba discografica. Da avere.

Johnny Gioeli: il 14 Maggio un acoustic show in streaming

Johnny GioeliIl prossimo 14 Maggio (ore 5pm Eastern Time) sarà possibile assistere in streaming ad un esclusivo show acustico in diretta che il vocalist americano Johnny Gioeli effettuerà da casa sua.

Si tratterà di uno spettacolo di un’ora circa, in cui verranno proposti classici di Hardline, Axel Rudi Pell e Crush 40, oltre ad una serie di brani selezionati dalle preferenze dello stesso cantante.

Sarà inoltre allestita un’apposita chat online, attraverso la quale i fans potranno fare alcune domande alle quali Johnny risponderà prontamente durante lo spettacolo.

Chi è interessato può acquistare il biglietto direttamente al link http://www.pledgemusic.com/projects/johnnygioeli/items/162851

Johnny Gioeli (Hardline, Axel Rudi Pell, Crush 40) – Intervista

johnnygintervista a cura di Iacopo Mezzano (con l’aiuto in lavorazione di Alessandro Lifonti)
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Scimmiottando una nota pubblicità televisiva, essere contattati dalla manager del cantante Johnny Gioeli, voce di formazioni come Hardline, Axel Rudi Pell, Crush 40, per una intervista esclusiva per Melodicrock.it fortemente richiesta dal suo assistito, non ha prezzo. E ci da la portata della bontà del lavoro che stiamo svolgendo e dell’affetto che stiamo ricevendo non solo da parte vostra, nostri incredibili lettori, ma anche da chi lavora nel business, e che da diversi anni ne è simbolo.

Gioeli. Beh, Johnny l’avevamo conosciuto qualche anno fa durante le riprese del video di Fever Dreams e ne avevamo immediatamente apprezzato l’incredibile carattere e la sua capacità di far sentire a proprio agio le persone intorno a lui. E’ uno che avrebbe i mezzi per potersela tirare come una star, è un armadio di muscoli che ha talento più di ogni altro (e lo dimostra anche quando canticchia un motivetto da quattro soldi, ve lo assicuro), ma invece è un ragazzone come tanti, uno che viene lì, scherza con te e ti da una pacca sulla spalla invece che stringerti in modo freddo la mano. E’ un mito, davvero, e non lo dico da fan, ma da adetto ai lavori che ha spesso a che fare con artisti simili.

Con lui non potevamo perciò limitarci a una intervista di dieci domande e via, magari concentrata solo sul suo prossimo e primo album solista in uscita. No. Sapendo come Johnny è fatto, ne abbiamo approfittato immediatamente e siamo andati a scomodarlo più del dovuto con una miriade di domande che ripercorrono ogni istante della sua carriera. Gioeli si è fatto trovare pronto, e ha sfornato una serie di risposte che hanno dello straordinario. Non scherzo. Non a caso, è lui il nostro idolo italo-americano preferito..

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Johnny Gioeli: al lavoro sul suo primo album solista!

Johnny GioeliIl cantante melodic hard rock Johnny Gioeli (Hardline, Axel Rudi Pell, Crush 40) annuncia la registrazione del suo primo disco solista, la cui pubblicazione è attesa per questa estate su Frontiers Records. A supporto delle lavorazioni, Johnny ha lanciato una campagna su Pledge Music, con il 10% della cifra raccolta destinata direttamente alla riabilitazione di un bimbo con gravi problemi di salute.

“E’ giunto per me il momento di registrare l’album solista che da tempo meditavo di produrre e che i fans mi richiedevano” – dichiara Gioeli, “Non sarà solo il mio album, ma anche il vostro. Sono eccitato non solo dalle registrazioni, ma anche dal fatto che lavorando con Pledge Music i fans protranno seguire l’intero processo, proprio mentre questo avviene.” Alcune delle esclusive offerte ai fans includono uno show live (in streaming) e un CD autografato contenente materiale inedito, inclusi i brani ‘Colorblind’ e ‘Love Leads the Way’ precedentemente disponibili solo nell’edizione giapponese di Double Eclipse.

LINKS:

www.pledgemusic.com/johnnygioeli
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