Hardline – Human Nature – Recensione

Quattro anni dopo il grande comeback a titolo Danger Zone (2012), gli Hardline sono pronti a tornare nei negozi nell’ottobre 2016 con il loro nuovo album Human Nature, forti del rinnovato sodalizio tra Stati Uniti (il cantante e unico membro fondatore Johnny Gioeli con il chitarrista Josh Ramos) e Italia (il trio delle meraviglie Alessandro Del Vecchio – Anna Portalupi – Francesco Jovino, ma anche la label Frontiers Music), che ha reso il gruppo ormai consolidato nella prima formazione davvero stabile della sua carriera.

Rafforzata in concerto la coesione tra le parti, gli Hardline producono oggi il disco più heavy e possente della loro carriera, pur rimanendo allo stesso tempo fedeli a quel sound hard rock melodico che è da sempre stato nelle corde (vocali) dell’incredibile loro leader Johnny Gioeli. Un mostro di tecnica, il simpaticissimo vocalist italo-americano, che, nel mutare della sua timbrica, ha visto scemare da qualche anno la sua levigatezza melodica a favore di un graffiato roco, che espande ancora di più la gittata delle sue note. Da qui si spiega allora l’irrobustimento dei suoni e dello stile del disco, con il compositore primario (e tastierista e produttore) Alessandro Del Vecchio al lavoro su pezzi dal grande tiro e dalla enorme energia, che riprendono quanto di buono (anzi ottimo) fatto in passato dal gruppo, rivedendolo in chiave moderna e più – permettetemi il termine – metallica (da heavy metal). Anche la produzione tende così a porre in maggiore evidenza il riffing aggressivo e dinamico di Josh Ramos (così in forze non lo sentivamo da diverso tempo) piuttosto che il suono delicato delle tastiere, che si limitano ora per lo più al solo arricchimento e accompagnamento dell’insieme, colorando invece di trame i passaggi più lenti o le mid-tempo. Eccellente infine il groove dato dal basso della Portalupi e dalla batteria bombastica di Jovino, vere ciliegine sulla succulenta torta che questo platter rappresenta per ogni fan del rock melodico che si rispetti.

La carrellata di brani che formano la tracklist di questo Human Nature ci parlano allora di un primo singolo Where Will We Go From Here che fa da intermezzo tra il recente passato del gruppo e il presente, per un pezzo che avrebbe facilmente potuto trovare spazio anche su Danger Zone se non fosse per il suo sound molto più in faccia ed energico. Nobody’s Fool invece ci dice chiaramente dove gli Hardline vogliono oggi andare a parare, riprendendo l’idea musicale dell’esordio Double Eclipse (1992) in chiave decisamente più heavy e dando vita a un brano hit, micidiale. Eccellente è ancora la mid-tempo e title track Human Nature che, nei suoi diversi momenti, si evolve da un intimo piano-voce – che eleva sugli scudi tutto il talento di Gioeli – fino a una coralità d’insieme strabordante nel refrain, che non diminiusce di intensità emotiva neppure lungo le strofe.

L’hard rock più classico di Trapped In Muddy Waters permette a Josh Ramos di mostrare tutta la sua perizia chitarristica in un riffing di puro assalto rock intervallato da altri momenti di grande melodia, mentre Running On Empty colpisce per l’ariosità del suo chorus, davvero coinvolgente. Una vera bomba di hard ‘n’ heavy è poi la decisa The World Is Falling Down, che ci spinge a saltare da una parte all’altra della stanza e che suona in totale contrasto con la super ballad (e secondo singolo) Take You Home che la segue, e che cementifica il legame tra Gioeli e Del Vecchio in un brano piano-voce di incredibile intensità emotiva. Unica.

Rialzano il tiro una Where The North Wind Blows decisamente rocciosa, ma carica di tastiere e musicalità e con ottime parti soliste di Ramos, e una In The Dead Of The Night ancora forte di grandi chitarre, un bel ritmo e di succulente atmosfere nelle sue strofe. Sorprendente infine l’appeal della mid-tempo United We Stand, una traccia fedele agli esordi e dalla grande orecchiabilità melodica (altro apice qualitativo del lotto), e della conclusiva Fighting The Battle, meno d’impatto ma non meno convincente delle precedenti.

IN CONCLUSIONE

Gli Hardline si mettono in gioco e sono pronti a sfidare le altre band per un posto di rilievo nelle posizioni top delle classifiche 2016 degli appassionati del genere. Questo, grazie a una prova di forza, molto convincente, che da vita a un disco differente dai precedenti, ma mai fuori dagli schemi del rock che amiamo, e privo di filler alcuno.

Johnny Gioeli è una forza della Natura, le canzoni sono di livello assoluto, con refrain che si stampano in testa fin dal primo ascolto. Del Vecchio ha dato il meglio di se nel songwriting e nella produzione, Josh Ramos torna a far ruggire la sua chitarra, e gli altri italiani gli corrono dietro con assoluta qualità. Insomma, potevamo davvero chiedere di più a questi ragazzi??!!

Per grinta, energia, melodia, emozioni e carisma, Human Nature è una vera bomba discografica. Da avere.

L.R.S. – Down To The Core – recensione

Emozioni! Non mi è stato chiaro da subito e ammetto di averci dovuto riflettere un attimo, ma quel qualcosa che prepotentemente pone un accento particolare su questa prima uscita a nome L.R.S. trova una ragione d’essere proprio sotto quella semplice, ma così carica di significato, parola.
Avrei potuto trovare mille altri motivi per giustificare il voto dato, così come ne avrei potuti trovare mille per giustificare il fatto di non darlo, ma la verità è che in questo Down To The Core ho ritrovato parte dell’Essenza stessa che mi ha portato avanti nel mio viaggio e che mi ha fatto approdare a scrivere su questi lidi.
Partiamo subito con il dire che il primo colpo inferto al cuore è arrivato ancora prima di sentire una sola nota, poter “riavere” la voce di Tommy La Verdi (21 Guns) su di un album dal DNA rock melodico è stata una di quelle notizie che ti lasciano già da sole il sapore della vittoria in bocca!
Infatti questo progetto, le cui fila sono state tirate da Alessandro Del Vecchio, che ne ha curato anche la produzione, e dal patron della Frontiers Serafino Perugino, doveva all’inizio servire proprio solo per riportare sulle scene la splendida voce di La Verdi. Il destino ha però fatto si che si aggiungessero una chitarra come quella di Josh Ramos (Hardline, The Storm) e in conclusione alla batteria un personaggio quale Michael Shotton (Von Groove, Airtime). L’alchimia tra i tre ha funzionato talmente bene che da progetto si è passati ad una vera e propria band.

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L.R.S.: i dettagli di ‘Down to the Core’

LRS_down_to_the_coreLa Frontiers Records è orgogliosa di annunciare la pubblicazione dell’album di debutto dei L.R.S., intitolato Down to the Core e disponibile dal 21 marzo in Europa.

Gli L.R.S. sono la nuova alleanza musicale formata tra il cantante Tommy La Verdi (21 Guns), il chitarrista Josh Ramos (The Storm, Hardline) e il batterista Michael Shotton (Von Groove, Airtime). Tastierista e produttore del disco sarà il nostro Alessandro Del Vecchio (Hardline).

Tracklisting:

Our Love To Stay
Livin’ 4 A Dream
I Can Take You There
Never Surrender
Almost Over You
Shadow Of A Man
Universal Cry
To Be Your Man
Down To The Core
I Will Find My Way
Waiting For Love
Not One Way To Give

Formazione:

Tommy La Verdi – lead vocals
Josh Ramos – guitars
Michael Shotton – drums, backing vocals

Con:

Alessandro Del Vecchio keyboards, hammond organ, backing vocals
Nicola Mazzucconi bass, fretless bass
Anna Portalupi bass, fretless bass
Jamie Browne bass

EPK:



L.R.S. ovvero Tommy LaVerdi, Josh Ramos, Michael Shotton

lrs_tommy_laverdi_michael_shotton_josh_ramos Un moniker L.R.S. che racchiude in se tre grandissimi nomi del panorama internazionale AOR e Melodic Rock, ovvero, Tommy LaVerdy (21 GUNS), Josh Ramos (THE STORM, HARDLINE) e Michael Shotton (VON GROOVE, AIRTIME).
Questo il colpaccio messo a segno dalla nostra Frontiers Records per quella che dovrebbe rivelarsi un’alchimia AOR sensazionale.

Il tutto è iniziato per riportare al pubblico l’incredibile voce di Tommy LaVerdi, voce di quel capolavoro a nome Salute (1992) dei 21 Guns, ma poi con il tempo il progetto è mutato in un incredibile trio con l’aggiunta di Josh Ramos alla chitarra e del batterista Michael Shotton inclusi nel quadro del progetto dal produttore dell’album… Alessando Del Vecchio.

La fase di stesura dei pezzi è stata veloce con lo stesso Del Vecchio a tirare le fila delle idee dei tre artisti coinvolti e a dare in mano alla band alcuni pezzi propri che hanno permesso di creare e plasmare un sound nella tradizione di gruppi come Journey e The Storm con influenze che vanno dall’AOR di matrice Canadese con in mente il sound dei TRIUMPH di metà anni ’80.

L’album, che si preannuncia già da ora come uno dei piatti forti del prossimo anno, dovrebbe vedere la luce per inzio 2014…

Hardline, date live e novità nella formazione

hardline Notizia non proprio di prima mano ma che sicuramente farà gioiere gli amanti dell’Hard Rock melodico di classe.
Infatti dopo anni di silenzio live gli Hardline di Johnny Gioeli sono finalmente pronti a salire sul palco, le prime due date imperdibili vedono il gruppo impegnato nei due maggiori eventi Europei per il genere, lo Sweden Rock Festival (dal 5 all’8 Giugno a Solvenborg) e il Firefest (dal 18 al 20 ottobre a Notthingham). Per quanto riguarda il Firefest, giunto alla sua decima edizione, il gruppo sarà presente come headliner della serata di sabato 19 ottobre.

Le notizie non sono però finite, in quanto il gruppo si presenterà dal vivo con i due nuovi elementi Mike Terrana alla batteria in sostituzione di Francesco Jovino e Josh Ramos alle chitarre in sostituzione di Thorsten Koehne. Invariati gli altri elementi della band che vedono l’incredibile voce di Johnny Gioeli affiancata da Alessandro Del Vecchio ai cori e tastiere e Anna Portalupi al basso.

Per maggiori informazioni http://www.hardlinerocks.com