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Recensione

85/100

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Harry Hess – Living in Yesterday – recensione

01 Settembre 2012 6 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Living In Yesterday *
02. Reach For You
03. It’s Over *
04. Don’t Leave Me *
05. What If *
06. Nothing Lasts Forever
07. Falling Down *
08. I Live For You
09. I Don’t Wanna Want You
10. Where To Run *

* migliori canzoni

Formazione:

Harry Hess: Voce, tastiere, cori, chitarre

Ospiti:

Peter Lesperance: Chitarra e basso
Creighton Doane: Batteria
Howie Simon: solo di chitarra in “ What If “ & “ It’s Over “
Magnus Karlsson: solo di chitarra in “ Living In Yesterday “
Chris Green: Solo di chitarra in “ Where To Run “
Tommy Denander: Chitarra e tastiera in “ I Don’t Wanna Want You “
Marcie Free: cori nei pezzi 1,2, 3.
Darren Smith: cori nei pezzi 4, 10.

 

Ci sono voci che indipendentemente dal genere e dagli stili meritano un 10 secco e penso che quella di Harry Hess (ex Harem Scarem, First Signal) possa facilmente essere annoverata come una di queste. Ispirata, sentimentale ma allo stesso tempo graffiante la voce di Hess, soprattutto con i primi Harem Scarem, ha saputo regalare vere perle al Rock Melodico.
Dopo l’uscita nel 2010 del suo progetto First Signal (qui la recensione) che già aveva dimostrato quanto ancora avesse da dire (o meglio cantare) il cantante canadese ecco ora che ritorna con un album solista e ancora una volta non ci resta che sperare che la sua voce possa regalarci nuovamente emozioni.

Non serve molto per capire l’effettivo valore di una voce come quella di Hess e già dalla iniziale Living In Yesterday possiamo lasciarci trasportare sulle note scandite dalla sua sempre perfetta ugola. Diciamo che però da qui in avanti il dsco tende a mantenersi su uno stile sempre simile a se stesso che gioca su un rock melodico sentimentale dai tratti abbastanza moderni e per questo va detto che i pezzi tendono comunque ad avere tra loro una certa somiglianza.
Non mancano però all’album momenti di pura eccellenza con su tutti la splendida It’s Over vero gioiello di questo lavoro e sicuramente da considerare una delle canzoni dell’anno nonchè uno dei pezzi più belli degli ultimi 10 anni in cui abbia messo “la voce” il cantante canadese.
Non è però l’unico pezzo da segnalare, Don’t Leave Me, Where to Run e le toccanti What If e Falling Down sembrano cucite su misura su Hess regalando più di un brivido a chi ha adorato il primo periodo Harem Scarem.
Il resto del disco scorre comunque tra pezzi di rock melodico di buon livello con qualche incursione verso lidi più pop come per I don’t wanna want you.

IN CONCLUSIONE

Semplicemente mi è piaciuto. Niente di innovativo, niente di troppo originale ma con quel suo melodic rock molto soft e quella sua voce stellare questo Living in Yestarday si candida per me come uno dei migliori lavori di questo genere dell’anno.
Forse manca un pezzo “che osa” e più marcatamente rock su cui secondo me si sarebbe ancora ben sposata la voce di Hess, qualcosa più alla Harem Scarem per intenderci, ma tutto sommato ritengo questo Living in Yesterday un lavoro eccellente e che piacerà sicuramente a chi ha amato Hess nel periodo Harem Scarem.

© 2012 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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