Sunstrike – Ready II Strike – Recensione

 

Qualcosa dev’essere andato storto all’ufficio immigrazione di Stoccolma.
Probabilmente colpa di un distratto funzionario, più attento ad osservare le sinuose curve di una giovane modella svedese che nel rilasciare i passaporti a questi scoppiettanti Sunstrike.

Generalità e tratti somatici dei componenti la band, rimandano innegabilmente al grande Regno di Svezia, altrettanto non si può dire per quello che invece sembra essere il loro DNA artistico.
La simultanea militanza dei due capi progetto, Joachim Nordlund (chitarre) e Johan Lindstedt (batteria),nelle fila degli epic metallers Astral Doors è l’altro indizio fuorviante per chi volesse poi abbozzarne una sorta di identikit stilistico.

Ora…ascoltato il disco senza queste informazioni preliminari, risulterebbe alquanto difficile per chiunque non individuare nella soleggiata California la terra di provenienza della band in questione.
Non lasciatevi ingannare dal mood nordico della keyboard-driven Head Over Heels che apre il disco.
Quello che seguirà fino a quasi la fine del platter, sarà uno showcase del più classico Hard Rock melodico Made in USA che infiammò gli indimenticabili anni 80.

Come per la citata opener è il frizzante drumming di Johan Lindstedt a pilotare il party rock di A Piece Of The Action.
Un contro tempo che sa tanto di Firehouse ma con un apporto più marcato delle tastiere. Continue…

ECLIPSE + Reach + Hungryheart @ Blue Rose Saloon 30/09/2015

IMG_8057

ECLIPSE + Reach + Hungryheart

@ Blue Rose Saloon

30/09/2015

L’adrenalina per questo concerto era alta ma diversi problemi tecnici hanno rischiato di cancellare tutte le aspettative; il Blue Rose Saloon, pieno di trepidanti fan è riuscito solo parzialmente a risolverli garantendo con molto ritardo uno show ottimo, ma non goduto appieno; purtroppo i microfoni e saltuariamente la chitarra sparivano dalle casse senza apparente motivo e in qualsiasi momento degli show….

Sono i grandissimi Hungryheart ad aprire la serata e nonostante i problemi segnalati non mollano mai e il loro concerto è semplicemente eccezionale. Nel poco tempo a disposizione Josh e Mario si dividono l’unico microfono funzionante e la sezione ritmica formata da Paolo e Stefano rende al massimo. Solo sei canzoni per loro ma ad un livello altissimo, il pubblico apprezza e gli applausi confermano il loro grande show. Canzoni come la nuova There is A Reason For Everything o One Ticket To Paradise scaldano subito il pubblico e la conclusiva Shoreline (dall’ultimo album) riesce a sprigionare tutta l’energia del Blue Rose Saloon e far cantare tutti. Nel caso non abbiate ancora comprato il loro ultimo lavoro “Dirty Italian Job” affrettatevi a procurarvelo!

Set List HUNGRYHEART:

1. There Is A Reason For Everything
2. One Ticket To Paradise
3. Angela
4. Second Hand Love
5. Boulevard Of Love
6. Shoreline

Sarebbe il momente dei Reach, svedesi e band di supporto agli Eclipse in questo tour. I problemi però peggiorano: l’impianto sonoro non vuole funzionare e nonostante l’impegno dei tecnici e dei ragazzi del locale lo show sembra cancellato. Solo dopo più di un’ora (e dopo varie “incazzature” del pubblico) qualcosa sembra risolto e i ragazzi tornano sul palco per sole 4 canzoni. Niente da fare, la voce si sente a tratti, la chitarra ancora meno… Peccato per i Reach in quanto hanno energia da vendere e buoni pezzi…

Set List REACH:

1. You Called My Name
2. Coming Home
3. Tell Me
4. Wake Me Up

Eccoci al momento degli Eclipse, la tensione è alta soprattutto per i capricci del sound e l’ora tarda….ma lo show si infiamma subito grazie al carismatico e simpaticissimo Erik Martensson. I pezzi si alternano dai vecchi album al nuovo ed esplosivo Armageddonize non avendo mai cali e riuscendo a dare una carica che pochi riescono a trasmettere. Canzoni come I don’t wanna say I’m sorry riescono a far dimenticare tutti i problemi, così tra una voce scomparsa dalle casse ad una chitarra che a tratti non si sente lo show è continuato grazie anche ad un pettinatissimo e perfetto Robban Back alla batteria ed a un grande Erik Martensson che in certi momenti si è sgolato per farci sentire il suo calore. Bellissima performance, peccati per il malumore di alcune persone dovuto agli incovenienti, ma il rock è fatto anche di … sacrifici!!!

Setlist ECLIPSE:

1. I Don’t Wanna Say I’m Sorry
2. Stand On Your Feet
3. Wake Me Up
4. The Storm
5. Battlegrounds
6. Breakdown
7. A Bitter Taste
8. Guitar Solo / Blood Enemies
9. One Love (W.E.T. cover)
10. To Mend A Broken Heart
11. Ain’t Dead Yet
12. Bleed & Scream

Encore:
13. S.O.S.
14. Breaking My Heart Again

LONG LIVE ROCK N ROLL!!!

IMG_8022IMG_8037
IMG_8050 IMG_8067IMG_8046

Eclipse – Armageddonize – Recensione

Gente e popoli di tutto il mondo convertitevi ora al melodic rock prima che sia troppo tardi, l’Armageddonize è qui e scenderà dal cielo preceduto da un Eclipse come non mai. La fine della musica per come la conoscete oggi è vicina, una nuova alba fatta di melodic rock e hard rock di qualità ci attende!
No, non ho esagerato con polenta e cinghiale l’altra sera, ma avevo bisogno di un’entrata ad effetto per dare il giusto tributo al ritorno degli Eclipse di Erik Martensson e Magnus Henriksson che mai come a questo giro (e così giochiamoci nelle prime battute tutta le recensione, con il benestare di quel “In Conclusione” a fondo pagina) posano sul lettore un album veramente in grado di “Armageddonizzare” il panorama del melodic hard rock attuale.
Sempre più una band delle meraviglie, sempre poggiata sui due cardini Erik Martensson (se volete saperne di più su di lui, godetevi questa monografia) e Magnus Henriksson e con sempre quel tritaossa dietro le pelli di Robban Bäck. La novità sta nell’innesto come elemento stabile di Magnus Ulfstedt al basso, che magari qualcuno si ricorderà per essere stato il batterista dei Grand Design… si, batterista, ma qui reinventato bassista, tanto si sa che gli Svedesi sono delle vere macchine da guerra musicali intercambiabili ai vari strumenti come i pezzi dei Lego!
Formazione che sembra diventare così più stabile e come vedremo in seguito giovare di questa aggiunta proprio sulla sezione ritmica della band! Prima di addentrarci nei meandri di questo Armageddonize ricordiamo che l’album arriva a qualche anno di distanza da Bleed & Scream del 2012 (qui la recensione) che aveva riportato in auge il nome Eclipse dopo lo splendido Are you Ready to Rock del 2008.

Continue…

Erik Martensson – Monografia

Erik Martensson

INTRODUZIONE

Uno speciale monografico, realizzato dalla nostra Elena Aurë, che ripercorre la storia e la carriera di uno dei volti più noti della nuova “generazione del Melodic Rock“, Erik Martensson! Artista che ha saputo imporre, e lo sta facendo tuttora, il suo marchio sul nuovo corso di questo genere! – Denis Abello

MONOGRAFIE: ERIK MARTENSSON
a cura di Elena Aurë

Continue…

Adrenaline Rush: tutti i dettagli del debutto

adrenalinerushIl prossimo 22 agosto tramite Frontiers Records uscirà il debutto omonimo degli Adrenaline Rush, gruppo scandinavo guidato dalla frontwoman Tåve Wanning.

Come già anticipato nella news pubblicata qualche mese fa, “gli Adrenaline Rush promettono di infiammare l’attuale scena Hard Rock grazie ad un sound che fa di grandi chitarre, cori e melodie la sua arma vincente. Il loro album di debutto è stato prodotto inoltre da Erik Martensson (Eclipse, W.E.T) e promette di essere un must have per gli amanti delle sonorità alla Danger Danger, Motley Crue, Warrant, Treat and Crazy Lixx.”

Il gruppo, che ha aperto la 2° giornata del Frontiers Rock Festival, ha già pubblicato tramite le principali piattaforme digitali (iTunes, Amazon, Spotify, Deezeer…) il primo singolo intitolato “Change”. (EPK disponibile in fondo la news).

La tracklist di “Adrenaline Rush”:

Black n’ Blue;
Change;
Generation Left Behind;
Girls Gone Wild;
When We’re Gone;
Want it All;
Too Young to Die;
Oh Yeah!;
No No No;
Playin’ to Win;
Hit You Like a Rock.

Adrenaline Rush:

Tave Wanning – lead vocals
Ludvig Turner – lead guitar, vocals
Alexander Hagman – guitar, vocals
Soufian Ma’Aoui – bass, vocals
Marcus Johansson – drums

httpv://youtu.be/AnMPo1zATlE

adrenalinerush-2014_band

W.E.T. uscirà a febbraio “One Live – In Stockholm”

wet one live in StockolmUscirà il 21 febbraio “One Live – In Stockholm” in versione 2CD/DVD. Il primo live di una delle band rivelazione degli ultimi anni, ovvero i W.E.T.

Registrato al Debaser Club di Stoccolma il 17 gennaio 2013, One Live – In Stockholm raccoglierà tutta l’energia e la classe di Robert Säll, Erik Mårtensson e Jeff Scott Soto e includerà anche due bonus track esclusive.

Traklist:

Cd1: Walk Away; Learn To Live Again; Invincible; I’ll Be There; Love Heals; Rise Up; Bleed & Scream; Bad Boy; Still Unbroken; Broken Wings; I’ll Be Waiting.
Cd2: If I Fall; Shot; Comes Down Like Rain; The Great Fall; What You Want; Brothers In Arms; Mysterious; One Love; Poison (Numbing The Pain) (Bonus Studio Track); Bigger Than Both Of Us (Bonus Studio Track).
DVD: Walk Away; Learn To Live Again; Invincible; I’ll Be There; Love Heals; Rise Up; Bleed & Scream; Bad Boy; Still Unbroken; Broken Wings; I’ll Be Waiting; If I Fall; Shot; Comes Down Like Rain; The Great Fall; What You Want; Brothers In Arms; Mysterious; One Love. Love Heals (Bonus videoclip); Learn to Live Again (Bonus videoclip).

W.E.T., formazione live:

Jeff Scott Soto – Lead Vocals & Keyboards
Erik Martensson – Rhythm & Lead Guitar, Backing & Lead Vocals
Robert Säll – Keyboards, Guitar & Backing Vocals
Magnus Henriksson – Rhythm & Lead Guitar, Backing Vocals
Robban Bäck – Drums
Andreas Passmark – Bass



W.E.T. – Rise Up – Recensione

 

Quando nel 2009 fu annunciato il progetto WET, il melodic rock non aveva ancora vissuto quel periodo di rinascita vero e proprio che sarebbe cominciato da lì a poco e che avrebbe visto proprio nel debutto di questo progetto la propria punta di diamante.
Ai quei tempi, del trio delle meraviglie formato da Erik MårtenssonRobert Säll e Jeff Scott Soto, soltanto quest’ultimo godeva di una reputazione e di un fanbase tali da causare la febbre per l’attesa di un prodotto dalla qualità, poi confermate, assolute. Sappiamo poi quanto sia stato fatto successivamente con le loro band principali (Eclipse e Work Of Art) e con gli innumerevoli contributi nel songwriting di numerosi progetti proiettando sia Säll che soprattutto Martensson nel gotha del panorama aor/melodic rock odierno.
Quell’unione perfetta tra l’orecchiabilità e freschezza di un prodotto Aor con la “cattiveria” di un hard rock di stampo, ovviamente Talisman/Eclipse, ha fatto la fortuna di “Wet” ed era quasi scontato immaginarsi i tre musicisti riuniti una seconda volta per dare vita al suo successore, arrivato dopo ben 4 anni e intitolato appunto “Rise Up”.

Chiamati a raccolta gli amici Magnus Henriksson alla chitarra e Robban Bäck dietro le pelli (entrambi negli Eclipse) il terzetto aveva l’ingombrante peso di confermare il grandioso lavoro svolto nel precedente disco, e perchè no anche superare le aspettative e regalarci un’altra perla; dopo numerosi ascolti quest’ultima ipotesi era forse fin troppo esagerata in quanto impresa quasi impossibile constatando quanto i nostri si siano limitati “soltanto” a confermare una seconda volta il loro innato talento dando alla luce semplicemente un disco di ottima fattura, energico, granitico. Continue…