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Recensione

96/100

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Lionville – Lionville – Recensione

10 Giugno 2011 12 Commenti Andrea Vizzari

genere: AOR / Westcoast
anno: 2011
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

1. Here By My Side *
2. With You *
3. Centre Of My Universe
4. Thunder In Your Heart *
5. The World Without Your Love *
6. Power Of My Dreams
7. No End In Sight *
8. The Chosen Ones *
9. Over And Over Again *
10. Dreamhunte
11. Say Goodbye *

* migliori canzoni

Formazione:

Stefano Lionetti: Voce Principale & Cori, Chitarre
Lars Säfsund: Voce Principale & Cori
Alessandro Del Vecchio: Tastiere e Cori
Pierpaolo "Zorro11" Monti: Batteria e Percussioni

Mario Percudani: Chitarre
Andrea Maddalone: Chitarre
Anna Portalupi: Basso
Amos Monti: Basso

Ospiti:

Arabella Vitanc: Voce principale e Cori su The Chosen Ones
Erik Mårtensson: Cori su Thunder In Your Heart
Bruce Gaitsch: Chitarre su Here By My Side, Center Of My Universe, The World Without Your Love, Over And Over Again e Say Goodbye
Tommy Denander: Chitarre su The Chosen Ones
Sven Larsson: Chitarre su No End In Sight e Over And Over Again

 

I Lionville non sono altro che il nuovo progetto in cui la Avenue of Allies del grande Gregor Klee ha puntato molte delle sue scommesse in ambito AOR. Dietro questo curioso monicker si cela un talento anzi, dei talenti tutti italiani che rispondono al nome di Stefano Lionetti e suo fratello Alessandro Lionetti (in veste di produttore esecutivo). I due fratelli, guidati da una passione sfrenata per l’Aor appunto, che ha avuto il suo culmine nei gloriosi anni ottanta e che ultimamente sta riscoprendo una rinascita e una rifioritura grazie alla linfa preziosa delle nuove leve (in aggiunta alle band storiche), hanno pensato bene di chiedere l’aiuto alla struttura portante degli Shining Line (altro super progetto ITALIANO di qualità sopraffina uscito nel 2010 e di cui potete leggere qui la recensione) primo fra tutti il suo creatore Pierpaolo “Zorro11” Monti in veste anche qui di batterista, seguito da Mario Percudani (HungryHeart, Shining Line…) e Andrea Maddalone (Jon Anderson, Zucchero…) alle chitarre, Amos Monti (altro membro Shining Line) e Anna Portalupi (Skill In Veins ecc.) al basso e dall’ormai iperattivo Alessandro Del Vecchio come tastierista e produttore. Mancava da scegliere soltanto il singer, e stavolta si è deciso di puntare su un cantante unico in tutte le tracce piuttosto che varie guest stars che si alternavano come negli Shining Line e la scelta è caduta su Lars Säfsund, giovane promessa del panorama melodico scandinavo che ha già dimostrato tutta la sua bravura nel debutto stratosferico dei Work Of Art nel 2008. Lars canta da solista su quasi tutte le canzoni affiancato di tanto in tanto al microfono da Stefano Lionetti in vari duetti, nonostante quest’ultimo si soffermi più che altro ai cori e a qualche incursione alla chitarra. Se ancora tutto questo non vi sembra abbastanza vi basti sapere che al disco hanno collaborato grandi nomi della scena rock melodica come Richard MarxBruce Gaitsch (Richard Marx, Chicago ecc…), Tommy Denander, Sven Larsson (Street Talk), Arabella Vitanc (Alyson Avenue) ed Eric Martensson (Eclipse, W.E.T.). La parte fondamentale però quando si parla di un album musicale sono le canzoni di cui esso è composto per cui tuffiamoci in questo vortice incredibile.

LE CANZONI

Si parte con Here By My Side, un concentrato di pura melodia che ci permette di entrare nel magico mondo dei Lionville grazie ad un ritornello, il primo di una lunga serie, che rimarrà nelle vostre teste per molto tempo, ve lo assicuro. Neanche il tempo di rifiatare ed ecco arrivare With You, LA canzone Aor del 2011. Perfetta in tutta la sua costruzione, non ha proprio nulla fuori posto: una parola, una nota, una sfumatura. Tutto è in perfetta simbiosi e sintonia come una creazione divina, dalle prime note di Del Vecchio fino alla splendida performance che Lars Säfsund sfodera per tutta la durata della canzone senza dimenticare il ritornello, un’estasi melodica che solo dei grandi musicisti possono concepire. Sarà difficile da scalzare come miglior chorus aor dell’anno. Segue Center Of My Universe, prima canzone che vede il giovane Stefano Lionetti prendere il microfono duettando con Lars in questo mix musicale a metà strada fra i Toto e i Work of Art con un’ottimo lavoro alla sezione ritmica da parte di Pierpaolo Monti e Anna Portalupi. Thunder In Your Heart è una cover di John Farnham facente parte della colonna sonora del film RAD del 1985: pesantamente riarrangiata,  la canzone si presenta ancora più carica e potente dell’originale con in più una produzione eccellente di cui beneficiano tutti i singoli strumenti, in particolar modo la chitarra di Mario Percudani vero e proprio “fulmine nel cuore” che trascina l’ascoltatore insieme al drumming impetuoso di Pierpaolo Monti. Ottimi anche i cori eseguiti da Eric Martensson. The World Without Your World è la seconda perla di questo disco: scritta a quattro mani da Richard Marx e Bruce Gaitsch proprio per i Lionville, la canzone è una ballad raffinata e sognante che toglie il fiato; difficilmente vi lascerà impassibili grazie ad un’altra enorme prestazione di Lars Säfsund ed un prezioso lavoro alle tastiere da parte di Alessandro Del Vecchio. The Power Of My Dreams è invece un uptempo molto solida che ci permette di asciugare le lacrime della precedente traccia: grandi cori e un bel duetto fra Lars e Stefano, che nonostante una pronuncia inglese buonissima ma non perfetta (ma proprio a voler essere pignoli) si è dimostrato alla fine un bravo cantante con un bel timbro. Plauso inoltre all’assolo di tastiera di Alex Del Vecchio. No End In Sight rallenta ancora una volta i ritmi e vede la partecipazione di Sven Larsson degli Street Talk alla chitarra elettrica. Un lento raffinato e dolce guidato e sorretto ancora una volta dalle tastiere di Del Vecchio. E’ sorprendente che, nonostante non ci sia niente di difficile, complicato o originale nella musica dei Lionville, essa non arriva ad annoiare (dopo quasi un centinaio di ascolti effettuati) risultando semplice ma diretta al cuore. Ben due ospiti d’onore sulla successiva The Chosen Ones: Tommy Denander, chitarrista, turnista e produttore ormai di fama mondiale (diciamo lo Steve Lukather del nuovo millennio) che ci ha regalato i due assoli di chitarra presenti sulla canzone, e Arabella Vitanc degli Alyson Avenue che duetta con Lars Säfsund provvedendo anche ai cori così potenti e sostenuti. Se pensate che niente potesse superare le emozioni date da World Without Your World allora vi sorprenderete con Over And Over Again: cantata interamente e aggiungerei splendidamente dal solo Stefano Lionetti, è una ballad come poche ascoltate in questi anni con un ritornello davvero emozionante. Atmosfera, carica emotiva, lyrics, musica, tutto è al massimo. Seguite il mio consiglio: dedicate questa poesia a qualsiasi persona che amate. A Dreamhunter il compito di ripartire in quinta col suo ritmo incalzante dopo il colpo al cuore appena ricevuto. Solita performance strepitosa di Lars (specialmente nel finale con gli acuti) e di tutta la band con Alessandro Del Vecchio che tesse le solite preziose melodie con la sua tastiera. Purtroppo siamo già arrivati alla fine di questo splendido disco, con i soli 4 minuti dell’elettro-acustica Say Goodbye ancora da assaporare: evocativa e poetica vede il grandissimo Bruce Gaitsch alle chitarre acustiche dettare il ritmo per metà canzone fino all’esplosione elettrica successiva in cui entrano tutti gli altri strumenti. Lars riesce a superare se stesso con una interpretazione da pelle d’oca, forse una delle migliori della sua carriera portandolo senza alcun dubbio tra i grandi singer dell’Aor. Il giusto epilogo ad un album incredibile.

IN CONCLUSIONE

Un capolavoro, non ci sono altre parole per definire questo debutto dei Lionville. Praticamente la dimostrazione di come dovrebbe essere un album AOR. Partendo dalla produzione ad opera di Alessandro Del Vecchio che magistralmente riesce a ottenere il miglior suono per ogni singolo strumento, passando alle singole prestazioni di ogni musicista coinvolto. Tutti danno il proprio contributo dando il massimo grazie alla passione pura e comune che unisce tutti questi musicisti, dall’Italia alla Svezia fino all’America. Mancando giustamente e ovviamente di originalità, l’album ha però il pregio di contenere tutta la bellezza e la melodia dei classici dell’AOR senza banalizzarli e senza dare un briciolo di noia all’ascoltatore complice soprattutto un songwriting davvero di ALTO LIVELLO. Nonostante sia un progetto con molte persone coinvolte anche a distanza l’album risulta comunque vincente e soprattutto omogeneo, sentito, emozionante, privo di quella freddezza di cui spesso questi progetti sono ricoperti quasi come se fossero una vera band unita. Mi sento quindi in dovere e, permettetemi di ringraziare personalmente tutti gli artefici di questo album iniziando da Stefano ed Alessandro Lionetti, per aver creduto nel loro sogno e per averci regalato queste grandi canzoni. Auguro a Stefano un futuro fantastico in seguito a questo debutto, ha la classe e il talento adatto per diventare qualcuno e il tempo per migliorare e affinare tutte le sue abilità. Grazie ad Alessandro Del Vecchio per l’impegno e la sua abilità come musicista e produttore. Grazie a Lars Säfsund per l’incredibile performance in ogni singola traccia, una voce giovane da ammirare, amare e preservare e che spero continuerà ad emozionarci ancora per molto tempo. Grazie a tutto lo Shining Line Team e a tutti i musicisti ITALIANI coinvolti: Pierpaolo “Zorro11” Monti, ancora una volta complice e responsabile di un album di assoluta qualità, Mario Percudani e Andrea Maddalone alle chitarre, Amos Monti e Anna Portalupi al basso. Grazie anche ai musicisti internazionali come Richard Marx, Bruce Gaitsch, Sven Larsson, Erik Martensson, Tommy Denander e Arabella Vitanc che hanno dato il loro tocco come a voler rifinire e impreziosire un quadro già stupendo. E come direbbero gli inglesi, the last but not the least, grazie a Gregor Klee della Avenue Of Allies che ha investito e soprattutto creduto in questi giovani ragazzi permettendo di realizzare il loro sogno. Se una volta si poteva dire che l’aor o il melodic rock italiano era inesistente, credo che adesso non ci siano più dubbi: abbiamo i talenti, abbiamo i musicisti di grande livello, abbiamo la passione vera per la musica. Pubblicizziamo e diffondiamo la musica nostrana. Sarà difficile creare un lavoro aor migliore di Lionville in questo 2011, anche se la concorrenza sarà agguerrita tra il ritorno dei Mecca e il secondo lavoro dei Work Of Art. Un ultimo appunto sul voto di questa recensione, puramente indicativo: l’unico motivo per cui non ha preso il massimo dei voti è perchè non ha giustamente quell’importanza storica che invece hanno dischi come Escape o Frontiers dei Journey nel creare o rivoluzionare un genere intero ma è solo una piccola precisazione doverosa da recensore, il disco è e rimane sempre un piccolo gioiellino che consiglio ovviamente a tutti di comprare.

TRACKLIST:

LINE UP:

 

Special Guests:

 

VIDEO/AUDIO:

httpv://www.youtube.com/watch?v=ULDuNKyAqpc

PER ACQUISTARE IL DISCO

http://www.lionville.it/eng/lionville_autographed.htm

© 2011 – 2018, Andrea Vizzari. All rights reserved.

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