Journey: Gregg Rolie a sorpresa sul palco con la band

Il tastierista e cantante originale dei Journey, Gregg Rolie – che ha suonato con la band dal 1973 al 1980 – si è unito a sorpresa sul palco con il gruppo Mercoledì durante lo spettacolo ad Austin, in Texas.

“Abbiamo un set extra speciale stasera”, ha detto il chitarrista Neal Schon alla folla all’inizio della serata. “Quindi, quando scendiamo dal palco alla fine dello show, non andatevene…”.

Schon ha mantenuto la sua parola, dando il benvenuto a Rolie quando i Journey sono tornati per i bis. Il chitarrista ha presentato il suo ex compagno di band dicendo di averlo preso sotto la sua ala protettrice e rubato dal liceo quando aveva 15 anni.

Il gruppo ha poi interpretato diversi pezzi dell’era Rolie: Just The Same Way da Evolution del 1979, Of A Lifetime da Journey del 1975 e Feeling That Way e Anytime da Infinity del 1978. La coppia ha anche poi rivisitato le comuni radici con Santana facendo una cover di Black Magic Woman, con l’aiuto del compagno di Tour e chitarrista dei Toto, Steve Lukather. Il set è quindi terminato con la nota hit Any Way You Want It.















SETLIST
“Only The Young”
Neal Schon guitar solo
“Stone In Love”
“Don’t Stop Believin'”
“Lights”
“Send Her My Love”
“Escape”
“Who’s Crying Now”
“Let It Rain”
“Lovin’, Touchin’, Squeezin'”
Jonathan Cain piano solo
“Open Arms”
“Faithfully”
“Girl Can’t Help It”
“Just The Same Way” (with Gregg Rolie)
“Of A Lifetime” (with Gregg Rolie)
“Feeling That Way” (with Gregg Rolie)
“Anytime” (with Gregg Rolie)
“Black Magic Woman” (with Gregg Rolie and Steve Lukather)
“Any Way You Want It” (with Gregg Rolie)

Journey: Arnel Pineda ha già finito tre nuove canzoni

Arnel Pineda ha rivelato di aver già finito di registrare tre canzoni per il nuovo atteso studio album dei Journey, il primo da Eclipse del 2011.

Il cantante ha discusso i piani del gruppo per pubblicare nuova musica durante un’intervista con Bionic Buzz, durante la quale ha raccontato: “Finora abbiamo finito tre brani e sto per studiare altre tre canzoni da registrare con loro”.

Arnel – che sta incidendo le parti vocali nel suo studio di Manila, nelle Filippine, mentre il resto della formazione è negli Stati Uniti – ha poi continuato: “Grazie a Dio, questa tecnologia è davvero efficace per noi, quindi ci sta facendo bene. Ma, ovviamente, il tutto non è così eccitante o bello come quando la band è insieme, dove avviene la magia dell’impulso del momento. Abbiamo comunque cinque menti ferme e concentrate per fare delle canzoni davvero fantastiche”.

Steve Perry – Traces – Recensione

Steve Perry è la voce del genere melodic rock, e forse uno tra i migliori cantanti della storia della musica moderna. Ritrovarlo nuovamente sulle scene, ad oltre vent’anni dal suo improvviso addio, è a tutti gli effetti la più eclatante notizia che potesse arrivarci in questi anni di inatteso revival AOR. Siamo ancora tutti in lacrime, non c’è niente da fare.

Ma il nuovo album Traces è in grado di non sfiguare di fronte al pesante passato artistico di questo musicista? E può questo disco essere considerato come una delle migliori produzioni recenti del genere? La risposta è decisamente complessa, e necessita più che una qualche considerazione.

Intanto pensiamo a come si è arrivati a questa produzione. A riaccendere la fiamma è stato un fatto molto doloroso per l’artista, ovvero la morte della sua fidanzata Kellie Nash, malata di cancro e deceduta al capezzale del compagno nel dicembre del 2012. La promessa di non isolarsi mai più dagli altri – fatta alla donna in punto di morte – ha spinto Perry a rivedere interamente il suo rapporto con la musica, che è tornata ad essere la valvola di sfogo con cui reagire al fresco e inconsolabile lutto, e con cui ritrovare le energie dopo una operazione alla gola (per rimuovere una massa insolita, rivelatasi poi essere un melanoma) avvenuta nel maggio 2013.

Continue…

Gioeli-Castronovo – Set the World on Fire – Recensione

Venticinque anni dopo il disco di debutto degli Hardline (Double Eclipse, 1992), il cantante Johnny Gioeli e il batterista/cantante Deen Castronovo tornano a lavorare assieme a un nuovo album, uscito a metà luglio 2018 sotto il moniker Gioeli-Castronovo, e con il titolo di Set The World On Fire, per la label Frontiers Music.

Il talento vocale di Gioeli, conosciuto nell’ambito del rock melodico per i suoi vocalizzi con gli Hardline, ma anche per i suoi lavori con gli Axel Rudi Pell e i Crush 40, incontra nuovamente quindi le abilità ritmiche di un Deen Castronovo sempre sugli scudi (ora è attivo con i Revolution Saints e The Dead Daisies), e per la prima volta in assoluto la sua perizia vocale, che per lungo tempo gli aveva permesso in passato di fare da corista e anche qualcosa di più mentre suonava le pelli coi Journey. L’incontro delle due vocalità, decisamente differenti tra loro, crea un tutt’uno che è il vero punto magico e irresistibile di un album davvero ricco di motivi rock/hard rock melodici capaci di impressionare ed appassionare gli ascoltatori. Merito questo anche dell’eccellente lavoro della truppa italiana di supporto, che vede un bravissimo Alessandro Del Vecchio alle tastiere (e produttore e aiuto-compositore del disco) affiancato da quel mito di Mario Percudani alle chitarre e dal super Nik Mazzucconi al basso.

Fedeli al loro reciproco passato storico, i due musicisti si presentano allora uniti di fronte alle platee al suono dei due singoli Set The World On Fire e Through, che potete ascoltare nei video a lato articolo. Sono due tracce straripanti, molto coinvolgenti, la prima con il suo divertente hard rock energico, la seconda con il suo sound più delicato e raffinato, rock melodico fino al midollo, che si lasciano accompagnare con stile da una Who I Am dagli echi journeyani, eccezionalmente interpretata sia da Castronovo che da Gioeli negli acuti, e caratterizzata da un bell’arpeggio acustico spagnoleggiante che fa qua e la capolino tra le melodie. Facciamo poi un tuffo negli anni’80 del genere con la classica Fall Like An Angel, forte di un lavoro ritmico e chitarristico davvero di primissimo livello (e che refrain!), mentre ecco il sapore delle ballad di Axel Rudi Pell con la soffice It’s All About You, interpretata a meraviglia da un Gioeli ancora in formissima.

Al giro di boa con la cover riuscita di un brano dei Lady Antebellum a titolo Need You Now, spazio allora alla orecchiabile e ritmata Ride Of Your Life (magico qui Castronovo, sia alla voce che alla batteria), e all’atmosfera pop anni’80 di Mother, tra i pezzi più particolari, belli e ricercati del lotto. La delicatissima ballad Walk With Me è un altro acuto emozionale e compositivo di questo ottimo disco, al pari di una Run For Your Life tutta tastiere e frizzantezza, per una canzone danzante che risente forte dello zampino di Del Vecchio. Infine la esaltante e gloriosa Remember Me chiude, assieme alla ballad gotthardiana e acustica Let Me Out, un platter vario, ben strutturato e composto, che festeggia al meglio questo ritrovato sodalizio tra due dei più celebri interpreti della musica tanto che amiamo.

IN CONCLUSIONE

Capace di crescere esponenzialmente con gli ascolti, Set The World On Fire si candida tranquillamente a un posto nelle classifiche degli appassionati di rock melodico in stile Hardline, Journey, Revolution Saints, Survivor, e così via.

La coesione sincera tra i talenti vocali dei due leader, e la bravura generale dei musicisti, unita alla varietà compositiva dei brani, sono i punti forti di un album destinato a riempire con le sue melodie queste nostre calde notti estive. Un must buy.

Journey: la band vicina allo split?

Dopo i battibecchi fra Neal Schon e Jonathan Cain avvenuti via social un paio di mesi or sono (qui l’articolo), i Journey potrebbero essere stavolta davvero al capolinea.

Lo stesso Neal, fondatore della band nel 1972-73, ha passato l’intera settimana prendendosela con un trio di compagni che si erano recati in visita alla Casa Bianca, affermando che ora anche altri membri del gruppo vogliono viaggiare senza di lui. Di lì, il nuovo messaggio postato dal chitarrista: “Viaggerò verso nuovi territori musicali che non abbiamo mai esplorato”, completandolo con un estratto da Wikipedia che informava come lui fosse l’unico artista ad essere presente su ogni disco dei Journey sin dalla loro creazione.

“Wow, questi non sono i Journey che io ho formato nel 1972 e per cui ho lottato sin dall’inizio”, ha continuato Schon via Facebook. “Ho già discusso molte volte con il management e gli avvocati, ed entrambi hanno concordato che il gruppo non dovrebbe mai avere niente a che fare con le convinzioni religiose o con la politica…”.

Attendiamo sviluppi in quello che ormai possiamo definire un caso piuttosto ingarbugliato e confusionario.

Journey candidati alla Rock And Roll Hall Of Fame

Ci sono anche i Journey tra i candidati ad entrare nella Rock And Roll Of Fame il prossimo anno. Accanto a loro, altri musicisti importanti del calibro di Yes, Electric Light Orchestra (ELO), Pearl Jam, Jane’s Addiction, Bad Brains, The J. Geils Band, MC5, Chaka Khan, Chic, Depeche Mode, Janet Jackson, Joan Baez, Joe Tex, Kraftwerk, Steppenwolf, The Cars, The Zombies e Tupac Shakur.

Gli artisti che riceveranno il maggior numero di voti saranno annunciati nel mese di Dicembre, mentre la cerimonia di induzione avrà luogo presso il Barclays Center di Brooklyn, New York, ad Aprile 2017.

Per ricevere una nomination, un artista individuale o una band devono aver pubblicato il loro primo singolo o album almeno 25 anni prima, vale a dire che i candidati del 2017 hanno dovuto rilasciare la loro prima registrazione non più tardi del 1991.

Oltre a più di 800 artisti, storici e addetti del settore, anche quest’anno il pubblico potrà votare (a questo link) fino al 6 Dicembre.

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Neal Schon: “Una reunion con Steve Perry non porterebbe più successo ai Journey”

Il chitarrista dei Journey, Neal Schon, afferma che una reunion con lo storico cantante Steve Perry non potrebbe portare più successo alla band di quello che ha attualmente.

I rumors sono iniziati dal ritorno sul palco dello stesso Perry nel 2014, con il vocalist che sta attualmente lavorando ad un disco solista.

Ma Schon sostiene che, anche se lui sarebbe disposto a discutere la possibilità, questo non porterebbe più soldi nelle tasche del gruppo.

“Quello che la gente non capisce è che non potremmo fare meglio di così, anche se lui tornasse in formazione”, racconta il chitarrista a Freep.com. “C’è voluto un sacco di duro lavoro per mantenere il successo, e sapete che c’è? Non siamo ancora qui! E il management è il primo a dirmi che non potremmo diventare più grandi…”.

Le probabilità di un follow-up dell’album “Eclipse” datato 2011 rimagono comunque ancora incerte, mentre maggiori possibilità sono spostate su una nuova release di Santana.

Journey: “Live In Manila” ristampato e arricchito

Eagle Rock Entertainment ha annunciato la riedizione di “Live In Manila” dei Journey per il 9 Settembre. Originariamente pubblicato in unico DVD nel 2009, l’album sarà ora rilasciato in Nord America come DVD + 2CD, Blu-ray + 2CD e formato digitale.

Girato in risoluzione 4K utilizzando la tecnologia RED per offrire una qualità straordinaria, la release cattura il concerto della storica band americana all’SM Mall Of Asia d Manila, nelle Filippine, del 14 Marzo 2009. Uno spettacolo caratterizzato dal ritorno a casa del vocalist Arnel Pineda, allora da poco entrato in formazione.

I Journey hanno consegnato una performance ispirata di fronte ad una folla delirante, mentre il gruppo eseguiva i suoi più grandi successi intervallati da brani dal loro album “Revelation” del 2008, con una line-up composta – oltre che da Pineda – dal membro fondatore Neal Schon (chitarra solista, voce), da Jonathan Cain (tastiere, chitarra ritmica, voce), da Ross Valory (basso, voce) e da Deen Castronovo (batteria, percussioni, voce).

journeymanilacd

TRACKLIST
Intro Medley: “The Journey (Revelation)” / “Majestic”
“Never Walk Away”
“Only The Young”
“Ask The Lonely”
“Stone In Love”
“Keep On Runnin’”
“After All These Years”
“Change For The Better”
“Wheel In The Sky”
“Lights”
“Still They Ride”
“Open Arms”
“Mother, Father”
“Wildest Dream”
“When You Love A Woman”
“Separate Ways (Worlds Apart)”
“What I Needed”
“Edge Of The Blade”
“Where Did I Lose Your Love”
“Escape”
“Faithfully”
“Don’t Stop Believin’”
“Any Way You Want It”
“Lovin’, Touchin’, Squeezin’”
“Turn Down The World Tonight”
“Be Good To Yourself”
Credits: “The Journey (Revelation)”

Official Website
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Deen Castronovo sui Journey: “La band si è presa cura di me in questo periodo”

Il batterista dei Journey, Deen Castronovo, licenziato dalla band dopo i suoi problemi, ha rivelato come i suoi ex compagni – in particolar modo Neal Schon e Jonathan Cain – si sono presi cura di lui dopo la sua ricaduta, e si dice estremamente grato per il sostegno morale e finanziario di cui il gruppo si è fatto carico.

Il drummer era stato arrestato dopo un abuso di metanfetamine e una violenza domestica nei confronti della sua ex compagna, che ha portato alla condanna a quattro anni di libertà vigilata.

In una recente intervista con Ultimate Classic Rock, Deen ha raccontato: “La cosa più bella è che la band è stata molto gentile. Mi hanno lasciato con una notevole quantità di denaro per assicurarsi che mi potessi prendere cura di me stesso.”

“Neal mi messaggia di tanto in tanto, ma Jon mi ha dato una vera possibilità. Restiamo in contatto e lui è il mio mentore spirituale. Ci sono giorni difficili, si sa… Vedo le recensioni dei spettacoli e ti trovi a pensare: sono davvero grandi; come vorrei essere là con loro…”

Castronovo ha poi avuto l’opportunità di ristabilire un contatto con i suoi figli, raccontando di aver ricostruito l’amicizia con la sua ex, accettando anche il fatto che molte cose cambieranno. Sarà infatti improbabile che il suo super-gruppo Revolution Saints possa tornare a breve, ammettendo il fatto che sarà molto difficile anche trovare un nuovo ingaggio.

Il batterista si è pure trovato a riflettere sulle recenti morti delle varie rockstar: “Ogni volta che vedo uno di loro, la prima cosa che mi viene in mente è che avrei potuto essere io. Il modo in cui stavo abusando di droghe e alcol avrebbe ucciso un rinoceronte.”