Roberto Priori (Danger Zone) – Intervista

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E’ un vero piacere poter ospitare sulle pagine di MelodicRock.it un artista del calibro di Roberto Priori. Stimato chitarrista e produttore da molti qui conosciuto per essere uno dei fondatori della melodic hard rock band Danger Zone (https://www.dangerzoneweb.com/) e per essere il proprietario degli studi di registrazione e produzione PriStudio (http://www.pristudio.com/).
Vi lasciamo scoprire questo personaggio riservato e dal grande Talento con l’intervista curata dal nostro Alessandro Lifonti.

Denis Abello

intervista a cura di Alessandro Lifonti
versione inglese

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Roberto Priori (Danger Zone) – Interview

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interview by Alessandro Lifonti
italian version

MR: Danger zone are pretty famous in Italy, but many rock fans around the world do not know this amazing band. The story of these guys is unbelievable. In the eighties they even packed their bags and moved to the States. Roberto Priori is the mighty guitar player of the band and he is answering our questions. Roberto welcome to melodicrock. I know you have already told this story many times before, but please tell it one more so all the fans around the world can get the chance to know danger zone. How did you start the band?
RP: We started in 1984 as Danger Zone and after a while we released the first record called “Victim Of Time”, at the time we were very influenced by the NWOBHM sound. After that we changed several members of the band and in 1986 we moved to a different kind of sound, more inclined to the American hard rock. After a show opening for Saxon, we were contacted by a big italian management and we started to work with Jody Gray and Mark Cobrin for the recording of “Line Of Fire”, our first attempt to get a major deal.

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Danger Zone – Line Of Fire – Recensione

In pochi fra i giovani conosceranno la triste storia degli italianissimi Danger Zone, un gruppo nato a metà anni 80 in quel di Bologna per volontà del mastermind Roberto Priori (chitarra solista) e che nel giro di pochi anni sarebbe stato sicuramente una delle stelle più brillanti nel panorama melodic rock mondiale. Avete letto bene, “sarebbe stato”, perchè purtroppo per tutta una serie di motivi la band non è riuscita a fare quell’ultimo passo che li avrebbe consacrati come realtà importante nel genere al pari perchè no dei Danger Danger, Ratt, Winger & Co. Ma procediamo con ordine: la band nell’1984 pubblica il suo primo Ep “Victim Of Fate” che permette loro di girare in diversi festival fino ad aprire ad un gruppo importante e famoso come i Saxon. Da quel momento la band sembra pronta a fare il salto di qualità pronta ad approdare in quel di Los Angeles, nell’America tanto importante e cara che avrebbe permesso ai Danger Zone di ottenere il meritato successo. L’album era stato registrato durante tutto il 1989 nei dintorni di Venezia e mancava solo il mixing finale che si stava svolgendo nei Quad Studios di New York sotto la guida di produttori importanti come Stephan Galfas (Meat Loaf, Savatage, Stryper, Saxon), Jody Gray e Mark Cobrin (Loudness, EZO) ma qualcosa andò per il verso sbagliato: la band allora composta da Giacomo “Giga” Gigantelli (voce), Stefano Peresson (chitarra e tastiere), Stefano Gregori (basso), Paolo Palmieri (batteria) oltre che dallo stesso Priori dovette affrontare vari problemi con la casa discografica che ritardò l’uscita di “Line Of Fire”. Tutto questo percorso però non fu immediato e ciliegina sulla torta l’arrivo di quel tornado proveniente da Seattle chiamato grunge che distrusse definitivamente ogni speranza per tutte le band di quel genere melodico (e cotonato) che avevano dominato per tutti gli anni ’80, Danger Zone compresi. Il disco comunque riuscì a guadagnarsi negli anni una certa fama tra gli estimatori del genere circolando quasi come un clandestino per tutti questi anni fino a quando nel 2010 Roberto Priori decise di riunire la band che con l’aiuto dell’etichetta Avenue Of Allies è riuscita finalmente a regalarci questo “Line Of Fire”: un tuffo tutto italiano nel mondo del rock anni 80!
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