Lenny Wolf mette fine ai Kingdom Come

Con un lungo messaggio postato sulla pagina ufficiale di Facebook, Lenny Wolf ha deciso di mettere la parola fine alla sua band Kingdom Come.

Qui sotto alcuni punti salienti.

“Cari soldati, fans e amici dei Kingdom Come,
la nave ha raggiunto la sua destinazione finale, almeno durante la mia visita sul nostro pianeta Terra.
La mia decisione è causata principalmente da esperienze che ho fatto nel corso degli ultimi tre anni, durante i quali il fattore divertimento è scomparso sempre di più, e la nostra energia e la speranza sono state ripetutamente schiacciate da persone e circostanze al di fuori del nostro controllo. Alcuni potranno non crederci, ma non è una questione di denaro. Mi sono reso conto che inseguire qualcosa a cui sembra non siamo destinati, cercando di forzare le cose, non porterebbe a nulla di buono. Quindi è il momento di lasciar perdere.

E’ stata una fantastica lunga cavalcata musicale di 30 anni, per la quale non posso essere che grato. Dopo aver attraversato bei e brutti momenti, alla fine è stato un modo eccezionale per esplorare il nostro pianeta, avendo incontrato innumerevoli persone meravigliose in tutto il mondo e costruito ricordi che non possono essermi portati via.

Spero che le canzoni dei Kingdom Come abbiano dato a molti di voi l’energia, la gioia e la forza, come hanno fatto con me. Quelle song continueranno a vivere anche molto tempo dopo che tutti noi ci saremo trasformati in polvere, e speriamo per molte generazioni a venire, a meno che, naturalmente, non abbiamo fatto saltare in aria il pianeta prima di allora…”.

Kingdom Come – Outlier – Recensione

Se forse ci sarebbe da ridire sulla totale lucidità mentale di Lenny Wolf, che come vedremo poi alterna dichiarazioni giuste e condivisibili a sparate epiche da messia moderno (una su tutte: E’ per me secondario ogni obiettivo di business. Per me è importante solo creare ottime varietà di segnali sonori che entrano nelle orecchie per arrivare al cuore. Alcuni la chiamano vocazione. Alleluia.), ancora una volta poco o nulla si può obiettare sul risultato sonoro degli album dei suoi Kingdom Come, che il 29 aprile torneranno nei negozi con il loro nuovo disco Outlier, distribuito nel mondo dalla SPV/Steamhammer.

“Ho sentito la necessità di guardarmi dentro e gettarmi nell’infinito cosmo sonoro. Il risultato è una frizione di meccanica e un collage di suoni, combinato con le tipiche melodie melanconiche e melodiche. Tutto vero, tutto giusto. Outlier è infatti un disco che prima di tutto sicuramente necessita di un lavoro di assimilazione e comprensione differente da quello di gran parte degli album, vuoi per i suoi testi presenti, attuali e sociali (e volendo persino sconvolgenti per la loro effettiva schiettezza), vuoi per il suo stesso sound, vera frizione tra stilistiche hard rock alla Led Zeppelin, sonorità moderne e quel tocco particolare, unico e melanconico alla Kingdom Come che è diventato negli anni il marchio di fabbrica della musica di questo progetto. E ancora, e sempre dalle parole di Wolf: “Una sola canzone di questo disco non può riflettere il carattere di questo album. Per capirlo, devi prenderti del tempo e diventare parte di queste composizioni, che sono tutte estremamente differenti.”. Corretto anche questo. Pur essendo un album a mio avviso più facile e diretto dei suoi diretti (ultimi) predecessori, e questo grazie all’evidenziarsi delle sovracitate sfumature moderne e talvolta quasi alternative, Outlier è molto più vicino all’idea di concept album piuttosto a quella di una semplice raccolta di canzoni, con brani spesso particolarmente differenti tra loro ma indefinibili se presi singolarmente, perchè contenenti un messaggio, un atmosfera, un imput sempre collegato alla traccia precedente, e poi a quella ancora prima, e così via. Il risultato è un pacchetto oscuro e grezzo, ciononostante melodico, assolutamente unico e particolare, che molto probabilmente dividerà gli ascoltatori tra chi (come me) apprezza questa evoluzione continua in seno al gruppo, e chi invece preferirebbe un vero e proprio ritorno alle origini e al sound degli esordi.

Lasciando a voi giudicare il vostro metro di gradimento di questa uscita, concludo come sempre andando a fare una breve analisi dei brani. L’opener e singolo God Does Not Sing Our Song è un disincantato grido d’aiuto della società in cui viviamo, soffocata dal potere e dalle scelte dei pochi, incapace di una reazione comune. Un pezzo interessante, essenziale ma dall’atmosfera accattivante, perfetta scelta come pezzo di lancio dell’album. Running High Distortion prosegue con un sound analogo ma con passaggi musicalmente più soffocanti, ricreati sia con effetti di synth, sia con un riffing di chitarre volutamente monotono e ripetuto. Rough Ride Ralleye mette in risalto elementi quasi elettronici e da musica atmosferica, ben abbinati al buon cantato carismatico di Wolf, sugli scudi sul ritornello. Let The Silence Talk è un bel pezzo hard rock classico, denso di riffing ed energia, e Holy Curtain un nuovo componimento particolarmente riuscito grazie al suo avanzare pachidermico che ben si abbina al messaggio racchiuso nel suo testo. Inizia la virtuale side B del disco con The Trap Is Alive, canzone dal mood più positivo e dal bel ritmo, calda di emozioni, Skip The Cover And Feel profuma di antico, è ledzepppeliniana fino al midollo e intrigante come poche, e Don`t Want You To Wait si presenta come una piacevole traccia moderna, nel sound quasi alla U2 (o meglio alla She’s China, per chi li conoscesse). E agli sgoccioli Such A Shame incanta l’ascoltatore con il suo bel riffing, mentre per opposto la chiusura When Colors Break The Grey torna ad essere traccia mite e melancolica, vicina allo stile dell’opener, cupa e sommessa nelle sue atmosfere.

IN CONCLUSIONE

Un pacchetto volutamente complesso e complicato, da ascoltare davvero più e più volte prima di poterlo al meglio giudicare, e perciò sicuramente non di primo impatto. Ma un album che sa crescere con gli ascolti, e che mano a mano diventa parte integrante di noi, riuscendo forse persino a risvegliare negli animi un qualcosa anche a livello filosofico e spirituale. E Wolf non sarà ne un messia ne un predicatore, ma un compositore in grado di colpire e impressionare con i messaggi inseriti nella sua musica lo è, e lo è sempre stato..

Kingdom Come: i dettagli del nuovo album

kingdomoutlierLenny Wolf, leader dei Kingdom Come, ha annunciato i dettagli del nuovo album del suo progetto, che sarà intitolato Outlier e uscirà il 29 aprile via SPV/Steamhammer.

“Nessuno è più felice di me quando la mia musica viene apprezzata dai fans,” dichiara Wolf, che è qui autore di ogni pezzo e unico musicista assieme al chitarrista Eric Förster (presente però solo in alcuni brani), “ma questi aspetti sono irrilevanti di fronte alla creazione di un nuovo album. L’unica cosa che mi interessa oggi è testare me stesso come un’artista alla ricerca di nuove esperienze.”

Outlier presenterà un rock condito di malinconia e ricco di atmosfere e grandi sonorità, non molto distante dallo stile storico della band. Continua Wolf: “Ho sentito la necessità di guardarmi dentro e gettarmi nell’infinito cosmo sonoro. Il risultato è una frizione di meccanica e un collage di suoni, combinato con le tipiche melodie melanconiche e melodiche. Un certo numero di anime hanno duellato nel mio petto, ed è per questo che la sperimentazione e la crescita della mia esistenza musicale si sono qui legate assieme. E’ per me secondario ogni obiettivo di business. Per me è importante solo creare ottime varietà di segnali sonori che entrano nelle orecchie per arrivare al cuore. Alcuni la chiamano vocazione. Alleluia.”

E ancora: “Una sola canzone di questo disco non può riflettere il carattere di questo album. Per capirlo, devi prenderti del tempo e diventare parte di queste composizioni, che sono tutte estremamente differenti.”

Questa la tracklist dell’album:

01. God Does Not Sing Our Song (04:05
02. Running High Distortion (04:14
03. Rough Ride Ralleye (04:35
04. Let The Silence Talk (03:29
05. Holy Curtain (03:59
06. The Trap Is Alive (04:41
07. Skip The Cover And Feel (03:37
08. Don`t Want You To Wait (04:31
09. Such A Shame (03:18
10. When Colors Break The Grey (05:03

Kingdom Come: nuovo album a fine aprile

lennywolf2013I veterani Kingdom Come hanno annunciato la pubblicazione di un nuovo studio album, intitolato Outlier, programmata per il 29 aprile via SPV/Steamhammer.

Secono le prime indiscrezioni, il leader Lenny Wolf avrebbe guidato il progetto verso nuovi orizzonti, con brani forti delle tipiche strutture e del sound rock, ma anche caratterizzati da sonorità più moderne. “Ho sentito il bisogno di guardare dentro di me per correre libero nell’infinita espansione del cosmo acustico. Il risultato è una frizione di meccanica, un collage di suoni guidati dal cuore, combinati con il nostro tipico stile melancolico-melodico,” spiega Wolf descrivendo l’appriccio sperimentale del disco, che non si allontanerà comunque troppo dal tipico mood e dall’atmosfera dei suoi più storici lavori.

L’album è stato registrato agli studi di Amburgo di proprietà di Wolf, i Two Square Noise Factory. Ad eccezione delle parti di chitarra di Eric Förster, tutti gli strumenti sono stati suonati dallo stesso frontman, che ha anche prodotto e lavorato il disco.

“Diciotto mesi di battaglia e pazzia sono ormai alle spalle, un periodo che mi ha visto immergermi nel solito bagno alternato di euforia e dubbio,” aggiunge concludendo Wolf. “Come artista, non potrai mai sapere cosa hai cucinato, ma succede di essere un’idealista e di avventurarsi in nuovi viaggi senza meta. Il percorso prevedibile non mi ha mai soddisfatto.”

Kingdom Come: tutti i dettagli di Rendered Waters

rendered_watersI Kingdom Come di Lenny Wolf hanno reso noti tutti i dettagli del prossimo nuovo album in uscita il 28 Marzo tramite SPV/Steamhammer dal titolo “Rendered Waters”.

Il disco, registrato al Lenny’s Two Square Noise Factory studio di Amburgo (Germania), comprende ben 8 vecchie canzoni della band opportunamente rivisitate più tre tracce completamente inedite.

Tracklist di Rendered Waters:

01. Can’t Deny
02. The Wind
03. Blue Trees    *
04. Should I
05. I’ve Been Trying
06. Pushing Hard
07. Seventeen
08. Is It Fair Enough    *
09. Living Out Of Touch
10. Don’t Remember     *
11. Break Down The Wall

* Nuove canzoni