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Recensione

85/100

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Martina Edoff – We Will Align – recensione

22 Settembre 2017 9 Commenti Luka Shakeme

genere: Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

1. Turn our pages
2. Champions
3. Alive
4. We will align
5. Lay down your arms
6. Face the mirror
7. Set you free
8. I’m invincible
9. Truth came knocking
10. Brand new world

Formazione:

Martina Edoff: Voce
Stefan Bergstrom: Chitarra
Jona Tee: Tastiere
Nalle Pahlsson: Basso
Bjorn Hoglund: Batteria

Contatti:

official website: http://www.martinaedoff.com/
official facebook: https://www.facebook.com/martinaedoff/

 

Artisti dal talento indiscusso meriterebbero ben altre attenzioni, intrappolati in una sorta di limbo dal quale per i motivi più disparati non riescono a venir fuori. Coraggiosamente portano avanti progetti dalle importanti potenzialità ma che purtroppo finiscono solo fra le mani dei cultori dell’aor. E’ il caso della talentuosa singer svedese Martina Edoff, da sempre circondata da validi e noti collaboratori che ben supportano il suo progetto sia in fase di produzione che in fase di scrittura. Da menzionare ad esempio il tastierista degli Heat Jona Tee, per il nuovo lavoro “We Will Align”, segue il tutto anche in veste di co-produttore. Erik Martensson frontman degli Eclipse o il grande Billy Sheean; per citare i più noti. Attenzioni ora sul consueto “track by track”.

“Turn Our Page” non delude le mie aspettative. Potenza e pathos che si fondono a meraviglia per un opener che si muove su ritmi cadenzati con la stupenda ugola della Edoff che danza agilmente fra strofe più calde e chorus dal piglio epico. Ottimo biglietto di presentazione; staremo a vedere se le coordinate più rocciose chiaramente evidenziate possano confermarsi negli episodi a seguire.
“Champions” si sposta su un AoR trascinante. Sicuramente ben fatto, magistralmente prodotto ma relativamente ricercato. Naturalmente la mia valutazione è direttamente proporzionale all’artista e a ciò che potrebbe offrire. Un pezzo del genere sarebbe da “strappaorecchie” se figurasse in altri contesti.
“Alive” ancora una volta si muove su registri mediamente blandi in modo da poter far esprimere al meglio tutto il potenziale della grande singer svedese che riesce a enfatizzare ogni singola nota, complice una scrittura calzante per il suo stile vocale. Ciò che inizia a evidenziarsi è un lavoro dalle tonalità velatamente oscure e importanti per ciò che concerne il sound espresso; di concerto evidentemente con l’ugola potente ed espressiva della Edoff.
“We Will Align” è la title track e fa perno su flavour orientali conservando ancora una volta un impatto decisamente epico. La personalità del platter è ormai evidente; composizioni solide, non esattamente di facile presa e lontane da soluzioni che girano su un soft AoR oramai reso troppo inflazionato.
“Lay Down Your Arms” merita un ascolto più attento e seppur di valore, non riesce a decollare come gli episodi precedenti . Mi preme ricordare a costo di essere ripetitivo o fazioso che siamo su standard comunque alti. Il chorus presenta picchi emotivi importanti dove l’interpretazione resta vincente catalizzando l’attenzione.
“Face The Mirror” arriva puntuale a smorzare i toni. Una buona ballad che potrebbe non convincere i cultori delle ballad tipicamente eighties e che forse non lascerà gridare al miracolo ma come mi è capitato di ripetere più volte in passato, scrivere potenziali hit non è scontato, anche per un’artista che riuscirebbe a emozionare leggendo un elenco telefonico.
“Set You Free” è la traccia più rocciosa del platter. Hard Rock incisivo, corposo sulle strofe dai toni sempre oscuri; brillante e chiaro invece sui chorus. Rimarcherei l’impeccabile lavoro sui controcanti. Arrangiamenti relativamente asciutti che forse denotano l’amore per l’istrionica Martina per sonorità più aggressive. Considerazione fatta anche sulla base dell’ascolto dei lavori precedenti.
“I’m Invincible” gira su sonorità blueseggianti. Ancora una volta riff importanti la fanno da padrona sul quale l’ugola della Edoff dimostra di reggere il confronto. La mia rischia di diventare una recensione faziosa ma ormai è palese che ci si ritrova di fronte a un altro importante lavoro lontano dalla ricerca di strane soluzioni imposte da saccenti produttori; un lavoro onesto, genuino, suonato e prodotto senza particolari condizionamenti esterni. (riferimento agli Heat???Ma Noooo!! Nda)
“Truth Came Knocking” muove ancora i suoi passi su mood trascinanti; presente l’elemento bluesy ma non marcato come nella traccia precedente. Non da primo ascolto e forse senza particolari sussulti, ma godibile.
“Brand New World” in chiusura; una ballad questa volta dai toni più teatrali e “operistici” sintetizzando al meglio le sfaccettature ampiamente illustrate. Sembrerebbe scritta per il progetto Avantasia e chissà che Sammet in futuro non possa intrecciare una proficua collaborazione.

IN CONCLUSIONE

Un lavoro che malgrado non offra dei veri elementi catchy, conferma ancora una volta la caratura di un’artista sinonimo di qualità, sperando che possa raggiungere anche se a piccoli passi il successo che merita. Dunque mettete da parte i vostri soldini e senza indugi fate vostra una copia di “We Will Align”.

© 2017, Luka Shakeme. All rights reserved.

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