LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

42/100

Pubblicità

CODA – Coda – Recensione

06 Maggio 2016 14 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2016
etichetta: z - records

Tracklist:

1.All Hail
2.Blind Mistake
3.Den Of Thieves
4.Heat On Ice
5.Land Of The Free
6.One Friend To Another
7.One Way To Love
8.Tell Me Why
9.Use It or Lose It
10.Whole Lotta Nothin'

Formazione:

Paul Sabu - Voce
Vince O'Regan - Chitarra
Ej Curse - Basso
Eric Ragno - Tastiere
Andy Pierce - Batteria

 

 

 

CODA è un nuovissimo progetto formato da artisti del calibro di Paul Sabu alla voce, Vince O’Regan alla chitarra, Ej Curse al basso, Eric Ragno alle tastiere e Andy Pierce alla batteria. Il progetto viene promosso dalla label Z Records e viene naturalmente proposto come un grande album hard rock…..ma non è tutto oro quello che luccica….

Il problema, anzi i problemi molteplici di questo lavoro sono principalmente nella voce debole e stanca di Paul Sabu, una produzione di bassissimo livello ed un mixaggio sonoro al limite dell’ascoltabile…a questo si aggiunge un Eric Ragno che è un fantasma, le sue tastiere si sentono in pochi frangenti….

Peccato, perchè le due canzoni iniziali All Hail e Blind Mistake sono un hard rock potente, tirato, ma rovinato come anticipato, dalla voce di Sabu e da un sonoro che non valorizza i pezzi ma da una sensazione quasi fastidiosa. Den Of Thieves è l’emblema dei suoni mischiati, la chitarra acustica in primo piano che quasi distorge e il resto degli strumenti che fatica a distinguersi. Stiamo parlando di una ballad senza infamia ne’ lode, che fa il suo compitino e niente di più….le altre canzoni poi tendono a somigliarsi l’una con l’altra senza mai “spiccare il volo”, senza mai lasciare il segno o la voglia di riascoltarla. Land of the Free tocca il punto più basso, gli strumenti sembrano andare per loro conto, pezzo noioso e ancora mal prodotto. One Way To Love è imbarazzante…..oltre ai suoni indecenti, il ritornello è l’esatta copia di “Highway To Hell” degli Ac/Dc, nota dopo nota…. Più si va avanti e più si peggiora e la conclusiva Whole Lotta Nothin’ non fa altro che riassumere le precedenti nove canzoni; un refrain lento, noioso e un ritornello che non decolla. Di questo disco non riesco, neanche a forza e dopo ripetuti ascolti, a salvare un pezzo ….

IN CONCLUSIONE:

CODA , una delusione totale sotto ogni aspetto, Paul Sabu vocalmente finito, songwriting e produzione di basso livello. Bocciati.

 

© 2016 – 2022, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

14
0
Would love your thoughts, please comment.x