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Recensione

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Cutting Crew – Add To Favourites – Recensione

10 Novembre 2015 17 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Blues Rock, Rock, Soul, Folk Rock, R&B
anno: 2015
etichetta: InLikeFlynn Records

Tracklist:

1. Till the Money Runs Out *
2. Looking for a Friend
3. Berlin in Winter *
4. Kept on Lovin' You
5. San Ferian *
6. Already Gone *
7. As Far as I Can See
8. Biggest Mistake of My Life
9. Only for You *
10. (She Just Happened to Be) Beautiful *

* migliori canzoni

Formazione:

Nick Van Eede - lead vocals, rhythm guitar, keyboards
Gareth Moulton - guitar
Joolz Dunkley - guitars, keyboards
Jono Harrison - keyboards
Tom Arnold - drums
Martyn Barker - drums
Nick Kay - bass
Mak Norman - bass
Gary Barnacle - saxophone
Nik Carter/Jack Birchwood/Steven Fuller - brass
TJ Davis/Angela Brooks - backing vocals

Contatti:

Official: http://cuttingcrew.biz/
Facebook: https://www.facebook.com/CuttingCrewMus

 

E’ un periodo che sono sfortunato: le recensioni complicate, beh, me le sto aggiudicando tutte io. Dopo la difficilissima e discussa analisi dell’ultimo disco dei Def Leppard, eccomi allora pronto a dire la mia sul nuovo e attesissimo album degli storici inglesi Cutting Crew. Si, quelli di (I Just) Died In You Arms, puro inno generazionale degli anni’80.

Voi direte: e allora? Perchè sarebbe complicato parlare di loro? Ve lo spiego immediatamente: perchè i Cutting Crew hanno definitivamente smesso di comporre quel tipo di musica per cui noi amanti del rock melodico li abbiamo conosciuti e così tanto apprezzati. Eh sì, Add To Favourites, uscito a inizio ottobre 2015 ben dieci anni dopo il suo (misconosciuto) predecessore, non è neppure così tanto inerente alle nostre pagine, a dirla proprio tutta, essendo un album che combina al suo interno blues rock, rock classico, folk, soul e R&B, ma niente di rock melodico. Perchè lo stai recensendo allora? Bella domanda.. No, anzi, aspettate, so perfettamente la risposta: perchè è un gran bel disco!

Registrato quasi fosse in presa diretta, come dal vivo, ma con suoni eccezionalmente nitidi, corposi e definiti, Add To Favourites è paragonabile, per noi amanti del rock, a qualche produzione recente di Bruce Springsteen o David Bowie, specie per come il frontman e leader (e unico componente originale) Nick Van Eede incentra su di se ogni attenzione, lasciando agli altri musicisti il solo (ma ben riuscito) compito di accompagnarlo con la loro classe e tecnica sopra la media attraverso il suo viaggio musicale. No, non è una musica semplice quella dei nuovi Cutting Crew, ma vi assicuro che nel leggere questo non dovete spaventarvi, perchè quello che uscirà dalle casse del vostro stereo sarà un sound elaborato e adulto ma piacevolissimo, così maturo e ispirato che, dai buttiamola lì, può avere persino qua e là qualche affinità con i Chicago e gli Eagles. Vi ho risvegliato un po’ di interesse? Bene!

Il disco è perfettamente suddiviso in due metà dalle atmosfere completamente differenti. La prima, che è vivace e ha spunti folk, blues, country, alternative rock e soul, inizia con Till the Money Runs Out, traccia dal sound molto coinvolgente, che oscilla tra country, folk e rock. Sento qui diversi rimandi all’alt rock dei Soul Asylum e agli Eagles di Take It Easy, e capirete perciò da voi quanto un pezzo così, messo lì al pronti-via, abbia fascino e colpisca nel segno. Looking for a Friend prosegue con un mood blues e country, avvalendosi di un’ottima sezione di fiati a supporto. E’ una traccia fresca, divertente e molto ben strutturata, con un Van Eede sugli scudi (la sua voce si manterrà su alti livelli per tutto il proseguo dell’opera, ve lo garantisco). Berlin in Winter è una mid-tempo a lungo guidata dal pianoforte, capace di solleticare l’immaginario dell’ascoltatore con la sua atmosfera e il suo bel testo, mentre la lenta ballad Kept on Loving You è davvero raffinata, si avvicina al soul e si completa con dei bellissimi cori gospel. L’ultimo sussulto della side A ipotetica del platter lo abbiamo con San Ferian, una traccia folk evoluta che parte con la voce accompagnata da una sola chitarra acustica fino ad esplodere in un groove etereo di piano, mandolino, basso e altri innumerevoli strumenti folcloristici e acustici.

La seconda metà di Add To Favorites, lo dicevamo, cambia invece le sue atmosfere e diventa molto più intimista e meno solare della precedente. Lo dimostrano già Already Gone, con i suo mood romantico, silenzioso, alla Elvis Presley, in perfetto stile anni’60 USA, e l’introspettiva As Far as I Can See, una canzone notturna e piena di nostalgia, con il cuore in mano, che in parte contrasta con il battuto funky di Biggest Mistake of My Life, traccia quest’ultima arricchita da una chitarra elettrica leggera ma decisa, un po’ alla Spiringsteen. Infine, Only for You ritorna alle atmosfere soft ed è una ballata triste, cupa, farcita di pianoforte, hammond e fiati che, davvero, rapisce l’anima e fa venire voglia di commuoversi. Come lei, in chiusura, il vero capolavoro dell’album: (She Just Happened to Be) Beautiful, un lento dalla struttura semplice, dominato dalla chitarra acustica e dalla voce, con quello che è forse il testo più bello e intenso che abbia ascoltato negli ultimi anni, lo giuro. Non una novità, questa, se si pensa alla storia dei Cutting Crew: lo dico, pensando a quella mastodontica traccia a titolo Brag che chiudeva l’antico The Scattering. Sì, voglio immaginare che Nick abbia riascoltato proprio Brag prima di dar vita a questa stupenda composizione..

IN CONCLUSIONE

La passione e la voglia di Nick Van Eede di tornare a comporre e suonare grande musica hanno portato i Cutting Crew a una rinascita artistica che ha del spettacolare. Non c’è più traccia del sound storico del gruppo, questo è vero, ma la maturità e la solidità di questa nuova proposta rendono Add To Favourites un tassello davvero indimenticabile nella carriera di questo gruppo, e di questo artista.

Blues, soul, rock, folk, country, etc, etc. Non fatevi fregare dall’elenco dei generi, o dalla bruttezza della copertina, o dalla mancanza di una label importante. Siamo al di fuori del rock melodico, ma al cospetto di uno dei dischi dell’anno.

© 2015 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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