Harem Scarem – Thirteen – recensione

“Sapersi evolvere senza per questo tradire il proprio passato”! In un ipotetico dizionario Zanichelli dell’AOR dopo questo Thirteen sotto la parola Harem Scarem probabilmente trovereste questa definizione! Non intendo girarci intorno, ma questo nuovo rilascio a firma Harem Scarem è un album veramente bello che riesce a mescolare con magnifica semplicità e maestria la gran classe di una band dal carisma e dalla tecnica di un livello superiore con un sound dal taglio attuale ed un songwriting riuscito e galvanizzante.
Introduzione che sa più di conclusione di recensione ma che non potevo aspettare fino al termine di questo fiume di parole per esplicarla! Thirteen segna l’evoluzione di una band che ha saputo in maniera magistrale rinnovare se stessa portando il suo essere ad un nuovo stadio mantenendo quel suo tocco fatto di melodia e classe che l’hanno resa grande. Finiti i tempi dei capelli cotonati e dei jeans attillati, dopo un periodo intermedio altalenante che ha visto a mio parere la band alla ricerca di una sua nuova personalità, ecco che con Thirteen gli HS siglano il loro nuovo status.

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HAREM SCAREM live @ Blue Rose Saloon di Bresso (MI) – 30/10/13 – report

harem_scaremHarem Scarem, un nome che nelle orecchie degli amanti del Melodic Rock risuona come pura poesia. Mai avrei pensato di poterli vedere prima o poi sul suolo italiano e con ben due possibilità di scelta (Trieste e Milano).
Trieste è nettamente fuorimano e così si opta per la più comoda Milano. Fatti i dovuti preparativi che includono, vestizione con maglietta di MelodicRock.it, macchina fotografica, classici CD pronti per essere autografati e purtroppo l’immancabile pieno di benzina che ci fumeremo bello bello tutto in una notte, eccoci pronti al via per raggiungere il Blue Rose Saloon di Bresso (MI).
Una piccola nota prima di continuare, un applauso sincero all’organizzazione (la Rocker Sound Agency) che accolte alcune critiche relative alla prima pubblicazione degli orari della serata che vedevano gli Harem Scarem salire sul palco alle 23.30 si sono prodigati per venire incontro ai fans più lontani (me compreso 🙂 ) e migliorare la scaletta della serata in modo da dare alla band di punta la possibilità di salire sul palco alle 22.30… tanto di cappello per questo gesto e per la disponibilità dimostrata!
Conoscevo già il Blue Rose per esserci stato in occasione della venuta dei Bai Bang (qui il report) e sinceramente nutrivo qualche dubbio sulla grandezza del locale in relazione al nome altisonante della band ospitata ma aimè ho dovuto constatare che effettivamente il locale si è dimostrato (purtroppo) più che sufficiente per contentere il pubblico accorso per la serata.

Entriamo però nel vivo dando spazio a quello per cui siamo qui, la musica.
I giochi vengono aperti dai The Phytons che propongono un hard rock potente e graffiante che affonda le sue radici nel passato. La vera sorpresa per il sottoscritto arriva con la salita sul palco dei modenesi Old Man’s Cellar, giovane band che propone un AOR riuscito e ricercato. Il gruppo si mostra infatti sul palco con una scaletta che vede proposti alcuni brani estratti dal loro debutto in uscita a breve intitolato Damaged Pearls. Forti della valida voce e presenza scenica del cantante Ricky DC gli Old Man’s Cellar possono puntare su un ottimo lavoro di chitarra e su una sezione ritmica in grado di delineare in modo netto e pulito il loro sound. Peccato per i suoni un pò troppo elevati del locale che da sotto il palco impediscono un perfetto ascolto, ma comunque il gruppo riesce a portare a casa un’esibizione sicuramente riuscita ed in grado di carburare al punto giusto il pubblico! Pollice alto per questa nuova realtà italiana che va ad aggiungersi a buon
diritto ai validi gruppi del genere a cui sta dando i natali il nostro bel paese!

22.30 precisi e puntuali ecco fare la loro apparizione gli Harem Scarem. Non nascondo che è un’insperata emozione poterli vedere sul palco e tra l’altro la quasi assenza di divisione tra palco e parterre che offre il Blue Rose permette alle prime file di godersi praticamente il gruppo in un faccia a faccia… cosa quasi incredibile per il sottoscritto!
L’inizio è zoppicante per colpa di qualche problema tecnico di troppo ma che gli Harem affrontano nel miglior modo possibile (e da gran signori) semplicemente ridendoci su e suonando praticamente “a braccio”. Tra l’altro questo inizio così anomalo da subito la possibilità al batterista Darren Smith di mettere in mostra il suo lato più goliardico, di cui comunque il pubblico “beneficierà” per tutta la serata… tanto che ad un certo punto mentre Hess e Lesperance si esibivano in duo sul palco il buon Darren se ne scende tra il pubblico per sparare, passatemi il termine, minchiate e farsi foto con i fans, tra cui una con il sottoscritto! 😉
Sistemati comunque i problemi tecnici la band parte come un treno in corsa con un Harry Hess che non perde un colpo e dimostra una potenza vocale non indifferente nonostante non possa più considerarsi un giovincello. Pete Lesperance ammalia, uno dei chitarristi che può vantare un “gusto per la melodia” eccelso. Il ritorno dietro le pelli di Darren Smith riesce a donare al gruppo un sound un pò più heavy che ben si adatta alla dimensione live e la sua “simpatia giullaresca” regala sicuramente una spinta in alto allo spettacolo. Peccato per il bassista di cui si può dire solo che non sia praticamente pervenuto durante lo show, freddo sul palco, fa il suo lavoro e niente di più. L’unico sorriso lo regala alla richiesta di una foto dopo il concerto… 😀
Ottima la scaletta portata in scena che pesca a piene mani dai primi due album della band e che permette al pubblico di esaltarsi sulle note di Saviors Never Cry, Sentimental Blvd (cantata da un Darren Smith in forma spettacolare), Honestly, Jealousy e via discorrendo. Il pubblico segue la band e si ritrova ad intonare in un tutt’uno i vari ritornelli, numeri uno!
Anche in questo caso per il mio gusto i suoni risultano fin troppo alti penalizzando un pochino la resa finale, ma per il resto niente da dire, band validissima che riesce a regalare emozioni a profusione!

Tirando le somme della serata posso dire di essermi Divertito (con la D maiuscola) e di aver potuto finalmente apprezzare dal vivo uno dei miei gruppi preferiti. Punto a favore anche per la scelta dei gruppi di spalla veramente azzeccati. Peccato solo per alcuni problemi tecnici e per un suono eccessivamente alto, ma per il resto penso che la serata possa considerarsi un bel successo per gli amanti del rock melodico… a quando la prossima? 😉

Scaletta Harem Scarem

01. Saviors Never Cry
02. Dagger
03. Hard To Love
04. If There’s Was A Time
05. Sentimental Blvd
06. Slowly Slipping Away
07. Honestly
08. Karma Cleasing
09. Stranger Than Love
10. Jealousy
11. Just Like I Planned
12. Empty Promises
13. Mandy
14. Had Enough
15. No Justice
16. Change Comes Around

Gallery HAREM SCAREM

Gallery Old Man’s Cellar

Gallery The Pythons

Harem Scarem – Mood Swings II – recensione

Un quadro di Michelangelo piazzato in un vernissage di arte astratta… in poche parole il senso dell’uscita di Mood Swings nel 1993 potrebbe essere chiarito con questo paragone. Praticamente un Capolavoro, cioè Mood Swings degli Harem Scarem, piazzato in un contesto assolutamente fuori luogo come lo era il panorama musicale di quegli anni intriso di grunge e robe che sinceramente ancora adesso stento a comprendere completamente.
Inutile dirlo, come probabilmente in un vernissage di arte astratta un quadro di Michelangelo verrebbe snobbato se non peggio additato come fuori luogo e forse blasfemo (massì esageriamo!), anche Mood Swing venne malamente snobbato dai più… ma come accade matematicamente a questi eventi mondani sicuramente ci sarà almeno uno “sfortunato” capitato li giusto per far colpo sulla ragazza di turno con il pallino dell’arte astratta! Ebbene quell’uno potrebbe essere l’unico del gruppone di critici ad accorgersi del capolavoro firmato Michelangelo.
Ecco, tutti voi che state leggendo queste righe e che sapete di cosa si parla buttando li due parole come Mood Swings, ebbene, voi (insieme a me) siete quei fortunati “sfortunati”. Già perchè proprio voi avete avuto l’occasione di far raggiungere i vostri padiglioni auricolari da quelle 11 tracce che nel 1993 potevano voler dire per gli amanti del Melodic Rock… Capolavoro!

Salto nel 2013, 20 anni dopo l’uscita di quella piccola perla ecco rispuntare grazie a Frontiers Records ancora la scitta Mood Swings insieme al moniker Harem Scarem sulla copertina di un album… ma questa volta seguito da un II. Chiariamo subito, il bel digipack in versione CD e DVD che ci ritroviamo tra le mani non è un proseguio del lavoro iniziato dal gruppo nel ’93, bensì… è proprio quell’album (con in più tre pezzi nuovi e qualche bonus video e audio).
Potremmo discutere ore sul senso di queste operazioni che spesso però (come in questo caso) servono anche per svincolare un lavoro legato a vecchie politiche di cariatidi Majors e ridare il lavoro fatto e sudato a chi dovrebbe da sempre detenerlo… ovvero gli Artisti! Poi ci sta anche curare la storia e inserirci in mezzo la chicca dei vent’anni di uscita del disco e della bella reunion con tour a seguito che vede finalmente riformato il nome Harem Scarem.
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Harem Scarem, tutti i dettagli di Mood Swings II

Harem Scarem - Mood Swing II E’ schedulata per settembre (27 per l’Europa, 24 per il Nord America) via Frontiers Records l’uscita della riregistrazione del classico album degli Harem Scarem Mood Swings, che per l’occasione si intitolerà Mood Swings II.
L’album oltre alle riregistrazioni dei brani dell’originale conterrà altri 3 nuovi brani incisi dalla band.

Mood Swings uscì nel 1993, secondo album della band. Per il suo ventennale la band ha deciso di riregistrarlo con l’aggiunta di tre pezzi inediti che riprendano lo stile dell’album originale.

Gli Harem Scarem si sciolsero nel 2008 dopo la pubblicazione di Hope, dopo cinque anni iniziarono a trapelare notizie su una loro possibile reunion per alcuni show, voci che diventarono conferma con l’annuncio della partecipazione del gruppo come headliner allo storico Firefest nella giornata di venerdì 18 ottobre 2013. In quest’occasione la band suonerà tutto Mood Swings.

Oltre a questo verrà incluso un DVD con un making of della registrazione del nuovo lavoro e 4 quattro canzoni suddivise in singole tracce audio in modo che queste possano essere remixate dai fans.

Questa la tracklist di “Mood Swings II”:
CD: Saviors Never Cry; No Justice; Stranger Than Love; Change Comes Around; Jealousy; Sentimental Blvd.; Mandy; Empty Promises; If There Was A Time; Just Like I Planned; Had Enough; World Gone To Pieces; Anarchy; Brighter Day.

DVD: “Re-Making Of Mood Swings” documentary; Audio Files: Change Comes Around, Saviours Never Cry, No Justice



HAREM SCAREM 2013 Tour Dates

28-09-2013 US Chicago H.O.M.E. Bar Melodicrockfest
18-10-2013 United Kingdom Nottingham Rockcity Firefest
20-10-2013 Holland Kerkrade Rock Tempel
23-10-2013 Germany Munchen Garage Deluxe
24-10-2013 Switzerland Pratteln Gallery
25-10-2013 Portugal Lisboa Musicbox
26-10-2013 Spain Madrid Rock Kitchen
27-10-2013 Belgium Vosselaar Biebob
28-10-2013 Belgium Oostende Bada Bing
1-11-2013 Sweden Upsaland Sala Rockland
3-11-2013 Germany Ludwigsburg Rockfabrik H.E.A.T. festival

HAREM SCAREM

Harry Hess: voce
Pete Lesperance: chitarra, basso
Creighton Doane: batteria
Darren Smith: cori e voce principale in Sentimental Blvd.

harem_scarem_band

Pete Lesperance – Fade Into Stars – Recensione

Seconda fatica discografica per Pete Lesperance, ormai ex chitarrista dei rocker canadesi Harem Scarem. Dopo il buon debutto Down In It datato 2004 e in contemporanea con l’amico Harry Hess ecco uscire Fade Into Stars, dove il chitarrista si discosta dallo stile Scarem per spostarsi verso un pop rock/melodic rock in chiave moderna, ma non cadendo mai nel banale.

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I dettagli del nuovo album solista di Pete Lesperance

Pete Lesperance Fade Into StarsPete Lesperance, chitarrista, cantante, compositore e produttore Canadese, noto soprattutto per aver fatto parte degli Harem Scarem ha annunciato l’uscita del suo nuovo album solista che si intitolerà Fade Into Stars e che vedrà la luce il 31 luglio 2012 .

Questo è il secondo album solista dell’artista Canadese, infatti il suo primo lavoro intitolato Down In It risale al 2004.

Di seguito la tracklist di Fade into Stars:

Say Hello
Save Me
Too High
Be The One
Hollywood
Satellites
6 Ways
Love Someone
One Last Time
The Ride

Pete ha fatto inoltre sapere che a chiunque acquisterà il CD fisico o tramite iTunes come bonus invierà uno zip file con 3 tracce acustiche.
Ricordiamo inoltre che il pezzo The Ride incluso in questo nuovo lavoro era stato reso disponibile in download gratuito tramite il sito di Pete per un periodo limitato di tempo… se non ve lo siete lasciate scappare già avete avuto una piccola anticipazione di questo suo nuovo lavoro solista… 😉