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Recensione

90/100

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FM – Thirteen – Recensione

05 Marzo 2022 35 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock / AOR
anno: 2022
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. Shaking The Tree
2. Waiting On Love
3. Talk Is Cheap
4. Turn This Car Around
5. Love And War
6. Long Road Home
7. Be Lucky
8. Every Man Needs A Woman
9. Just Got Started
10. Fight Fire With Fire
11. Be True To Yourself

Formazione:

Steve Overland - Vocals, Guitar
Merv Goldsworthy - Bass
Pete Jupp - Drums
Jem Davis - Keyboards
Jim Kirkpatrick - Guitar

Contatti:

http://www.fmofficial.com/
https://www.facebook.com/FMofficial
https://twitter.com/FMofficial
https://www.youtube.com/c/Fmofficial

 

Sinonimo di qualità con ognuna delle loro tredici pubblicazioni in studio, gli FM ritornano nei negozi nel marzo 2022 con il loro nuovo album Thirteen, interamente arrangiato e prodotto dall’orecchio attento della band londinese.

Forse meno di impatto al primo ascolto dei suoi diretti predecessori, il disco entrerà nel cuore dei fans appena carburato il suo motore. La benzina che lo alimenta? I 100 e più ottani dell’immancabile lavoro ritmico e di groove dell’inseparabile duo Merv Goldsworthy al basso e Pete Jupp alla batteria, ma anche un Jem Davis in grande spolvero con il suo tappeto di tastiere e synth, e un Jim Kirkpatrick veramente indemoniato alle chitarre, tra riff classici ed energici e assoli di pregievole fattura, che decretano un’ulteriore passo avanti nello stile di un musicista che ha davvero fatto passi avanti da gigante dal suo ingresso in gruppo ad oggi.

Non mancano, ovviamente, le solite melodie accattivanti e radio-friendly che hanno decretato il successo di questa formazione dal 1984 ad oggi, come non mancano i tanti ritornelli in grado di rimanere immediatamente nella mente dell’ascoltatore. Frutto questo di un songwriting davvero sempre attento e ricercato, impreziosito dal perfetto lavoro di produzione e registrazione, che fornisce suoni sempre caldi e avvolgenti alle differenti tracce del disco.

Ecco allora che la canzone di apertura Shaking The Tree riesce a catturare immediatamente l’attenzione grazie al suo ritmo pulsante, e al lavoro di tastiere e chitarre decisamente ’80s su cui vola libera la voce magnifica di uno Steve Overland sempre riconoscibilissimo, e in formissima. Waiting On Love è un classico anthem AOR in stile FM, e una traccia dallo stile decisamente americano e impreziosita da grandi armonie e da ottimi cori, con Talk Is Cheap che cementifica il suo muro sonoro nella sua chitarra bluesy, espoldendo di ariosità radiofonica nel suo refrain.

Strizza ancora l’occhio ai magnifici ’80s il singolo Turn This Car Around, una canzone che non nasconde neppure troppo l’influenza del migliore Bryan Adams (basti pensare all’energia dei tanti wooooo con cui ci delizia Overland), mentre l’attacco polveroso e country di Love And War ci sposta verso la dimensione più “maschia” e rock della musicalità degli FM, e torna a mettere in grande risalto le corde di Kirkpatrick. La bella ballad/mid-tempo Long Road Home rimane ancorata a simili panorami on the road e country grazie al suo delicato piano di sottofondo e alle sue melodie ariose e sognanti, mentre Be Lucky suona un po’ più complessa e ricercata delle precedenti, con le sue strofe che sono rette dal lavoro eccellente di basso e batteria, e il ritornello dalla vocalità di Overland, con ampio uso di cori e di una delicata linea di chitarra.

Boom! e il riff di Every Man Needs A Woman vi farà saltare dalle sedie, portandovi immediatamente a scuotere la testa e a danzare assieme al bel sound di tastiere del ritornello. Saranno poi i synth a guidare Just Got Started, per intenderci, un po’ come accadeva nelle tracce opener degli ultimi dischi del gruppo. Nasce così una canzone energica e pulsante, di grande stile e appeal, potente al pari di una Fight Fire With Fire che vince la palma di migliore canzone dell’album grazie al suo stile unico. Da notare qui la bellezza dei suoi arrangiamenti ottantiani, ricchi di chitarre che incontrano synth, che guardano a note di basso che pulsano al ritmo danzante della batteria, che si ispirano a una voce che cerca i cori come una ape il nettare dei fiori. E’ magia, con Be True To Yourself a sigillare questa bella produzione con un profumo di rock inglese (che ha gli aromi dei Bad Company tanto quanto dei Supertramp) che va a incontrare i lidi americani, strizzando allora l’occhio anche ai Toto e, questa volta, al più recente Bryan Adams.

IN CONCLUSIONE

Se vi piacciono gli FM e più in generale il rock melodico di scuola inglese (ma con ampie influenze USA), andate sul sicuro e acquistate a scatola chiusa questo disco. E’ impossibile restarne delusi.

Tredici album in studio, tredici grandi produzioni, diversi grandi successi. Il palmares di Steve Overland, Merv Goldsworthy, Pete Jupp, Jem Davis e Jim Kirkpatrick, in arte FM, non è mai stanco di ricevere premi e gratitudini. E per me siamo già al cospetto di uno dei dischi dell’anno 2022..

© 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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