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Recensione

88/100

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Care of Night – Love Equals War – Recensione

17 Novembre 2018 21 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

1. Love equals War
2. Your perfection
3. She leads you on
4. All I got
5. Hit
6. Ivory Tower
7. Cold as my heart
8. Please don’t leave
9. We will find a way
10. At last

Formazione:

Calle Schönberg – Vocals
Kristofer von Wachenfeldt – Keyboards, Vocals
Viktor Öström Berg - Guitars and Basses
Linus Svensson – Drums

 

La difficoltà maggiore che gli svedesi Care of Night hanno dovuto affrontare nel realizzare il loro nuovo e secondo album Love Equals War è stata certamente quella di dover realizzare un platter in grado di poter reggere il confronto con il loro ecccellente esordio Connected (2015).

Respiro, di sollievo. Missione compiuta!

In uscita il 23 novembre 2018 per AOR Heaven, questo nuovo disco suona come un altro importante esempio di AOR moderno, interpretato con inventiva e indubbia originalità. Infatti, pur rimanendo fedele ai canoni stretti che il melodic rock esige, il tocco dei Care of Night appare ancora una volta immediatamente riconoscibile, e anche il cambio di chitarrista (che ha visto l’arrivo del bravo Viktor Öström Berg) non ha in nessun modo influito nella qualità della proposta del gruppo. Calle Schönberg si dimostra ancora una volta un cantante dotato di una timbrica molto particolare, ma assolutamente espressiva e intonata, e Kristofer von Wachenfeldt lavora a parti di tastiere e a cori davvero notevoli, che ampliano il raggio sonoro della band e supportano alla perfezione le chitarre, aggiungendo all’insieme profondità e melodia. Plauso anche al bravo batterista Linus Svensson, e migliorata la produzione, dal gusto sempre molto retrò e in qualche modo volutamente impreciso, ma capace di dare il giusto spazio alla ariosità dei pezzi, e alla loro energia.

Un songwriting forse meno immediato di quello d’esordio, ma non meno efficiente, ricercato e di gusto ’80s, rende la proposta musicale varia e sempre di alto livello. L’opener e singolo Love equals War esplode immediatamente nelle nostre orecchie grazie a un bel refrain e a ottime chitarre, che ricordano immediatamente il sound del debutto, al pari di una Your perfection che suona divertente, frizzante, piacevole all’orecchio grazie anche ai suoi bei synth di sfondo. Il bel ritmo e gli ottimi cori di She leads you on non calano le energie del disco, con All I got che si mette invece in luce come la prima emozionante ballad del platter. Una canzone molto riuscita questa, che da un incipit acustico aggiunge mano a mano tastiere e parti di batteria, fino alla sua definitiva e riuscita esplosione elettrica. Wow!

Come da titolo, Hit e una delle possibili hits dell’album, per un pezzo H.e.a.t.-oriented (evviva i giri di parole..) di grande dinamismo e dalla solida struttura melodica. Decisamente di valore anche la canzone Ivory Tower, una traccia molto catchy e ricca di tastiere che anticipa la mid-tempo/ballad Cold as my heart, sensazionale, diretta al cuore di chi ascolta grazie al suo mood crepuscolare, romantico, soffice ma non privo di robustezza rock, ma soprattutto grazie al suo sassofono da capogiro. Assolutamente da brividi, per uno dei brani del 2018.

Infine, ecco un altro pezzo molto interessante, Please don’t leave, notevole nella sua atmosfera e nella sua capacità di incrociare un sound da ballad (nelle strofe) con parti rock melodiche decise e ultra melodiche (in apertura e nel refrain), che spingono il chitarrista a un lavoro super, specie sull’assolo. E il finale del disco non cala di una virgola le energie con la bella We will find a way (che ritmo!) ma soprattutto con il commiato At last, un’altra mid-tempo/ballad finale in perfetto stile Care of Night, a tratti ricamata e soffice, sempre atmosferica e ultra-romantica, ma anche capace di accellerare in parti elettriche corpose e di grande intensità.

IN CONCLUSIONE

Tre anni dopo il loro debutto, i Care of Night si ripresentano sulle scene in grande spolvero con un album dal sound classico, ma dallo stile moderno, originale e di facile riconoscimento.

Uno dei pochi gruppi che, nel loro puro revival AOR, riescono a inserire elementi in grado di diversificarli dagli altri. E questo è un grandissimo merito, specie in questo 2018!

© 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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