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Recensione

85/100

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Blood Red Saints – Speedway – Recensione

02 Dicembre 2015 15 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Melodic Rock
anno: 2015
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01.Kickin' Up Dust
02.Mercy
03.Best Of Me
04.Dangerous
05.Love Set Me Up Again
06.Better Days
07.The Best Thing
08.Unbreakable
09.Wrapped Up In These Arms
10.CGRNR
11.Feels A Lot Like Love
12.Faith

Formazione:

Pete Godfrey – Voce
Lee Revill - Chitarra
Rob Naylor – Basso
Pete Newdeck - Batteria

 

Diamo il benventuo ai Blood Red Saints, nuova band britannica sotto la guida della nostrana Frontiers Records. La line up è formata da Pete Godfrey , ex voce degli In Faith, Rob Naylor degli Angels Of Kings, Lee Revill, ex Gary Hughes band e Pete Newdeck, direttamente dagli Eden’s Curse. Nomi di tutto rispetto che con l’aiuto dei gemelli Tom e James Martin hanno co-scritto due canzoni, mentre il grande Harry Hess si è occupato delle tastiere e del mastering del nuovo album intitolato Speedway.

Il risultato è un album di classico melodic rock, con spunti di Harem Scarem, Foreigner e FM. Si parte decisamente forte con Kickin’Up Dust con una ritmica ed un riff molto ottantiano molto vivace ed un ritornello arioso e ben vocalizzato con cori ed effetti. Mercy non molla la presa e con un refrain ancora azzeccato ed un assolo degno dei migliori chitarristi lascia il segno. Best of Me prende spunto dal sound dei Foreigner, con tastiere ed effetti che accompagnano la parte vocale per poi esplodere in un classico AoR… Dangerous parte con una chitarra acustica e un sottofondo di tastiere supporta la bellissima voce di Pete. Lo zampino di Harry Hess si sente parecchio nella produzione e soprattutto nel ritornello, dove si sentono gli echi dei migliori Harem Scarem. Love Set Me Up Again è la prima ballad; l’intro e tutta la canzone hanno la base dei Journey; ancora un’ottima prova vocale di Pete per una grande canzone. Better Days vira sul FM-sound e la linea vocale ricorda in molti punti Steve Overland. Bella la chitarra ritmica sostenuta e mai banale. The Best Thing si apre con un pianoforte accompagnato dalla voce di Pete per poi sfociare in un ritornello in pieno Aor style…altro centro!! Unbreakable ha qualcosa ancora degli FM, con l’acustica e il basso in primo piano mentre Wrapped Up In These Arms è la mid-tempo che ancora mancava al disco ed è ancora debitrice di Overland e soci col suo refrain coinvolgente e la chitarra ritmica a tener botta. L’intermezzo acustico/chitarristico di CGRNR che dimostra le abilità di Lee Revill ci porta direttamente a Feels A Lot Like Love che ci catapulta direttamente agli anni ottanta. Qualcosa di Danger Danger, Foreigner ci fa tornare il sorriso e il ritornello non può fare altro che immergerci nel melodic rock più puro…Si chiude con la ballad tutta pianoforte-voce Faith; stavolta il sound è molto particolare e più moderno, per intenderci ultimi Harem Scarem, pur mantenendo ottimi livelli.

IN CONCLUSIONE:

Pregi? Un gran bel disco, suonato, cantato e prodotto alla perfezione. Difetti? Forse troppi “lenti” possono non piacere a tutti. Consiglio comunque l’acquisto ai fan di Harem Scarem, Foreigner e puristi dell’AoR e melodic rock fine anni ’80.

© 2015 – 2017, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

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