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Erik Heikne (Miss Behaviour) – intervista

Erik Heikne (Miss Behaviour) – intervista

09 Agosto 2014 6 Commenti Alessandro Lifonti

erik_heikne_miss_behaviourintervista a cura di Alessandro Lifonti

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MR: Ciao Erik, benvenuto a melodicrock.it e grazie per rispondere alle nostre domande!
MB: Grazie mille per averci con voi, Alessandro!

MR: Vorresti presentare i Miss Behaviour ai rockers italiani?
MB: La storia della band parte dal 2003. Henrik ed io avevamo l’ ambizione di creare una band influenzata dai grandi gruppi di rock melodico degli anni 80 come i Foreigner, Toto, Europe e così via, ma con un tocco moderno. Abbiamo pubblicato il nostro album di debutto “heart of midwinter” nel 2006, ma la nostra svolta é stata “last woman standing” nel 2011. Mentre realizzavamo “last woman standing” abbiamo reclutato il cantante Sebastian Roos, che era già un singer piuttosto conosciuto in Svezia. Credo che la chiave del successo di “last woman standing” sia il duro lavoro che ci abbiamo messo sia nel songwriting sia nella produzione, ma anche il modo in cui Henrik, io, e Seb lavoriamo insieme, creiamo la Santissima trinità di questa band. Questa volta con “double agent” siamo ancora di più una band solida con la sezione ritmica di Niclas e Magnus come membri permanenti. Abbiamo prima invitato Niclas Lindblom (basso), e Magnus Jacobsson (drums) a suonare con noi per il primo tour britannico. É stato un successo immediato. É stato come se suonassimo insieme da anni dopo la prima canzone. Sono entrambi molto abili e professionali, e soprattutto sono estremamente divertenti quando si esce insieme.

MR: State per pubblicare il vostro terzo album, ma vorresti dire qualcosa velocemente dei primi due?
MB: “Heart of midwinter” é stato un po’ come il primo bacio. Non avevamo la confidenza e nemmeno le capacità per tirar fuori un progetto come quello. Eravamo piuttosto giovani all’ epoca, ma sai, eravamo ambiziosi. E l’ ambizione insieme alle nostre migliorate abilità nello scrivere canzoni e ad esibirci, ci hanno portato alla svolta con “last woman standing” nel 2011. Quel disco é stato un grosso progetto per me ed Henrik. Abbiamo lavorato a quel cd per anni e fatto tutto a modo nostro, perché eravamo sicuri che sarebbe stato un grande album. Abbiamo licenziato due cantanti, un bassista e un batterista durante la lavorazione. Sono ancora molto fiero del risultato e dal riscontro della stampa.

MR: Parliamo finalmente del vostro nuovo album “double agent”. Cosa ci possiamo aspettare da questo disco?
MB: Credo sia un crescendo. Sicuramente ci sono canzoni che possono piacere al primo ascolto, ma come album, credo che richieda qualche ascolto per raggiungere il suo pieno potenziale. Stiamo ancora facendo lo stesso melodic rock/aor ma abbiamo aggiunti maggiori picchi. Siamo stati molto più concentrati nello scrivere canzoni e abbiamo cercato di tirare fuori il meglio da ogni canzone. Quelli a cui é piaciuto “last woman standing” apprezzeranno sicuramente “double agent”.

MR: Quanto tempo ci é voluto per registrare questo disco e chi si é preso cura della musica e del songwriting?
MB: Una cosa che devi tenere a mente, quando parli del perché questo album é uscito così, sono le speciali circostanze che hanno preceduto questo cd. Eravamo tornati dal tour nel 2012, e il nostro manager all’ epoca, Michael Sundén desiderava che tornassimo in tour con un nuovo album il prima possibile. Quindi questo progetto doveva essere realizzato in tempi brevi. Appena abbiamo cominciato, abbiamo ricevuto una telefonata da un amico della band degli Houston che ci diceva che Michael era morto in un terribile incidente mentre stava preparando il tour britannico dei crashdiet. Questa cosa ha veramente capovolto tutto. Non solo Michael era un caro amico e manager, ma era anche la persona incaricata degli affari dei Miss Behaviour. Ci é voluto un po’ per riprenderci, ma come sempre, abbiamo messo le nostre teste nella sabbia e lavorato duro per ristabilire i contatti, ma anche per fare ció che sappiamo fare meglio: scrivere, registrare e suonare. Questa intera tragedia in qualche modo ha reso la band e il disco più forti. Spero che l’ emozione raggiunga l’ ascoltatore specialmente nella canzone “corporation arms” dedicata a Michael. A parte tutto, abbiamo realizzato “double agent” più come un gruppo e in breve tempo rispetto al suo predecessore. Io, Henrik e Sebastian abbiamo scritto le canzone e lavorato alla produzione. L’ abbiamo registrato insieme, e ancora una volta uniti al nostro amico/produttore e ingegnere del mix di lunga data Daniel Gese al realtime recording studios per il mixaggio e la masterizzazione, e che lavoro che ha fatto!

MR: Succede alcune volte che qualche disco sia difficile da trovare sul mercato. Dove possiamo trovare “double agent”?
MB: Penso che abbiamo una grande etichetta in Europa come l’ Aor Heaven. La distribuzione é molto buona, quindi riuscirete probabilmente a trovare una copia nel vostro negozio di musica, o online se volete. L’ album sarà anche su I-tunes, e potrete sempre comprare una copia da noi quando suoniamo dal vivo. Uscirà il 29 Agosto in Europa.

MR: A mio parere, molti cantanti svedesi urlano dall’ inizio alla fine della canzone. Al contrario Sebastian ha una voce molto calda e puó cambiare tonalità quando vuole. Questa é una grande capacità. Cosa pensi del suo modo di cantare?
MB: Sebastian é un grande cantante, ma é anche un abile e professionale front man sul palco. Personalmente sono d’ accordo con te: non impazzisco per niente per il ringhiare e l’ urlare.

MR: Promuoverete double agent con un tour?
MB: Siamo andati in tour nello U.K due volte nel 2012 e ci é piaciuto molto. Abbiamo incontrato così tante belle persone e vogliamo davvero tornare là. Niente é programmato ancora ma diciamo che ci stiamo lavorando. Ovviamente vogliamo suonare in Italia, Spagna, Germania, e sai… in tutta Europa! Faremo del nostro meglio come sempre, quindi chi lo sa dove potremo spuntare in futuro!

MR: Erik, la Svezia é la terra promessa del rock ‘n’ roll! 30 anni fa gli Europe hanno dato vita ad uno stile rock che fortunatamente in Svezia continua a crescere di giorno in giorno. Come tutto questo é ancora possibile?
MB: Sai Alessandro, ci fanno spesso questa domanda e sfortunatamente non ho una buona risposta. Immagino che gli Europe e Yngwie Malmsteen una volta cominciato, abbiano ispirato una nuova generazione. Sfortunatamente la scena in Svezia é molto limitata. La Svezia sembra preferire bands più pesanti e di metal moderno. Gusti cattivi suppongo, haha! (Erik, se vuoi noi ti diamo Gigi D’ Alessio e tutta la merda che abbiamo in cambio dei gruppi svedesi di cui ti lamenti 😉 n.d.r.) LOL.

MR: Quali sono i tuoi gruppi preferiti a parte i Miss Behaviour ovviamente?
MB: Sono un grande fan degli Europe, e amo i Toto, Foreigner e simili. Sono anche un grande fan di Yngwie, ma ci sono anche un sacco di nuovi talenti che mi piacciono. Gruppi come gli H.E.A.T., Houston, Degreed tra gli altri!

MR: Cosa pensi della scena rock italiana ai giorni nostri? Conosci qualche artista/gruppi italiani?
MB: Abbiamo lavorato con il Signor Aor Alessandro Del Vecchio quando abbiamo mandato l’ album a diverse etichette, quindi sono piuttosto familiare con la scena italiana. Alessandro mi ha consigliato molti grandi gruppi. Mi piacciono F.E.A.S.T. , il progetto Shining line, Hell in the club… sembra che ci sia una buona scena in Italia!

MR: Grazie ancora Erik da tutto lo staff di Melodicrock.it!
MB: Prego, é stato un piacere!

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© 2014, Alessandro Lifonti. All rights reserved.

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