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Recensione

97/100

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The Magnificent – The Magnificent – Recensione

03 Novembre 2011 49 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. Holding On To Your Love *
2. Cheated By Love *
3. Memories *
4. Angel *
5. Satin & Lace *
6. Love`s On The Line *
7. Bullets *
8. Smoke & Fire *
9. Tired Of Dreaming *
10. If It Takes All Night *
11. Lost *
12. Harvest Moon *

* migliori canzoni

Formazione:

Michael Eriksen – Voce
Torsti Spoof – Chitarre, Tastiera, Voce

Ospiti:

Rolf Pilve – Batteria
Sami Norbacka – Basso
Jukka Karinen – Tastiere
Antony Parviainen – Cori

 

Toh, che novità, un altro progetto scandinavo…. si, l’ho pensato d’istinto leggendo la notizia che annunciava la fondazione di questa nuova realtà, lo ammetto. Ma vi dico già che ci ho messo poco a cambiare opinione..

Forse mi è bastato leggere il nome del gruppo, The Magnificent, per far si che il mio pensiero iniziasse a modificarsi. Perché? Beh, pensateci bene: se uno chiama una realtà musicale Il Magnifico dimostra quantomeno la giusta dose di sicurezza nei suoi mezzi e la certezza di avere qualcosa tra le mani. Non trovate? Dai, chi chiamerebbe così un progetto scialbo.. di certo nessuno che tenga cara la pelle, c’è sempre il rischio di finire come Lou Reed, tra minacce di morte e di linciaggio da parte dei fans dei Metallica, no?

A parte le battute (che per l’amor del cielo devono restare tali, solo i fans dei ‘tallica possono arrivare così in basso…) , leggere che il progetto nasce dall’unione di due icone della scena progressive metal scandinava, ovvero il cantante norvegese dei Circus Maximus Michael Eriksen e il chitarrista/produttore finlandese Torsti Spoof dei Leverage, era già adeguata garanzia. In più i due, con l’aiuto di musicisti come Rolf Pilve alla batteria, Sami Norbacka al basso e Jukka Karinen alle tastiere, annunciavano di offrire un album melodic rock fortemente influenzato da realtà come Brother Firetribe e Europe, oltre ai soliti Journey e Foreigner… Insomma, capirete che di fronte a queste premesse l’attesa per questa uscita non poteva far altro che schizzare su in alto fino alle stelle. Quindi eccomi qui, pronto a raccontarvi le mie impressioni su questa troneggiante uscita..

Non si parte sottotono. Holding On To Your Love presenta un frizzante hard rock melodico, contornato da una ampio uso di tastiere e sintetizzatori, brillantemente ritmato lungo le strofe, caratterizzate da un riffing portante di chitarre in primissimo piano e da una vocalità magistrale del singer Michael Eriksen, dalla timbrica che ricorda fortemente il Joey Tempest dei bei tempi passati, precisissima sugli acuti. Meraviglia!
Attacco di batteria e Cheated By Love conferma lo stile espresso nel primo brano, ripresentando tastiere vivaci e in rilievo e la riconoscenza, a livello d’ispirazione, verso gli Europe. Straordinario il tratto cantato prima del riuscito refrain, dove la voce rimane sola su un sottile tappeto di synth e di battiti di batteria. Emozionante!
Memories si distacca in parte da quanto fino ad ora espresso, riportando alla mente certi passaggi di realtà quali gli House of Lords e ancora di più i Work of Art, con suoni freschissimi e cristallini e magnifici riff di chitarra, accompagnati dalle tastiere fino all’eccelso assolo, magistralmente interpretato da Spoof, tra tecnicismi per nulla banali e uno spiccato gusto melodico. Benissimo!
Eccoci alla prova del nove: la ballata, Angel. Beh, se da un lento vi aspettate intensità, dolcezza, atmosfera, calore, un testo “innamorato” unito a sensazioni a non finire.. beh, non resterete per niente delusi!! Angel ha tutto questo unito ancora una volta a una dimostrazione tecnica, vocale e strumentale che ha pochi eguali ad oggi. Un tuffo negli anni’80, lo giuro. Quindi alzate il volume, correte a prendere la vostra morosa (o il vostro moroso), buttatevi sul letto e dateci dentro.. your time is now!! 😉
Ma a che serve andare avanti? Siamo già al top.. eppure i The Magnificent non smettono di stupirci e anche Satin & Lace, quinto brano, è un colpo basso per chiunque avesse pensato che certe cose al giorno d’oggi non si potessero più sperare di sentire. Ma prendete il ritornello, con la sua dirompente coralità, oppure l’assolo, che si eleva su una base preziosa come un diamante. Inimmaginabile..
E ancora Love`s On The Line ci schiaffa li, in modo banale quasi fosse davvero un gioco da ragazzi pensare e poi suonare tutto ciò, una chitarra padrona delle melodie ma anche dello spazio e del tempo. Ma spendiamo due parole sulla produzione? Eh si, perché spesse volte s’è criticato lo staff della Frontiers per suoni un po’ bislacchi, talvolta frettolosi e inadatti.. beh, qui ci dimostrano che gran professionisti sanno essere. Se per qualcuno suona male, vada da Amplifon, ci vuole poco e tutto è risolto.
Bullets è un altro nuovo sgargiante gioiello da far indossare al Re Melodia, o al The King of Melodies che dir si voglia. Un brano non necessariamente originalissimo, ma di una precisione esecutiva spaventosa, con un assolo da cardiopalma e linee vocali Magnifiche.. ecco l’ho detto..
Se i vostri cuori hanno retto a mala pena fin qui, non fate partire Smoke & Fire, nuoce gravemente alla vostra salute. Ritmata, energica (ma lo sentite Eriksen che carattere tira fuori?), ad alto uso di tastiere e chitarre.. insomma, roba che vedo già aprirsi il sereno sul cielo da nubifragio della Liguria da cui vi scrivo..
Manca ancora tanto alla fine, e ne vedrete ancora delle belle. Via quindi con Tired Of Dreaming, con un chorus che renderebbe bianca anche l’anima più nera, acuto e angelico da toccare il cielo con un piede (altro che con un dito..). E le tastiere? No, non ve ne parlo neppure, non voglio sminuirle.. Dai, parlaci almeno della chitarra!! Ma figurati, scegliendo un aggettivo importante le sminuirei comunque.. E allora che ci stai a fare qui a parlare? Di fronte a tutto ciò me lo domando davvero..
Volevate mica un’altra ballata? No, perché If It Takes All Night è un altro tassello del mosaico dell’eccellenza, niente di più e niente di meno. Esordio atmosfera e voce, dentro piano piano l’elettrico e via, a volare su splendide melodie e un testo da Casanova (il marpione non la band). Non ho presente il viso di Eriksen e Spoof, se son pure belli vi conviene affrettarvi a legare da qualche parte le vostre mogli, potreste ritrovarvi soli in un battito d’ali.
Ormai il finale è alle porte con la partenza densa di energia di Lost, brano che nelle sue strofe profuma di Europe fino al midollo. Prendete il rallentamento prima del super assolo e tralasciamo il resto (non perché sia brutto ma perché finirei a perdermi in nuovi elogi). Onestamente, riuscite a dire qualcosa o siete inebetiti come questa emoticon :O ? Strabiliante..
L’arrivederci è dato da Harvest Moon, ultimo tassello del miracolo musicale e mid-tempo diamantina che sale e scende di intensità, tra strofe soffuse ma dense e un ritornello super corale, seguito da una bellissima parentesi a cantato acuto e infine da un’ultima esplosione che scema in una chiusura dalla vocalità quasi alla Coverdale, in fading verso la gloria.

IN CONCLUSIONE

Disco dell’anno. Per chiunque.

Vi giuro, non volevo dirlo ma sento di doverlo fare. Subirò critiche, sarò messo alla gogna, darò vita a una rivolta che porterà a una fucilazione di massa dello staff del sito, non lo so.. ma devo fare questa sparata: con questo The Magnificent siamo a livello Europe anni ’80.

Chiudo qui, sperando di avere ancora un domani da recensore terreno e non celeste. Se mi farete martire per la causa delle recensioni fesse, beh, vi ho comunque voluto bene..

© 2011 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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