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Recensione

90/100

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Shining Line – Shining Line – recensione

25 Ottobre 2010 14 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 2010
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

01. Highway Of Love *
02. Amy
03. Strong Enough *
04. Heaven's Paths (strumentale)
05. Heat Of The Light *
06. Can't Stop The Rock *
07. The Meaning Of My Lonely Words *
08. The Infinity In Us *
09. Still In Your Heart *
10. Homeless' Lullaby *
11. Follow The Stars (Bonus Track Europea) *
12. Unbreakable Wire
13. Under Silent Walls - Part I Blossom: From Night To Dawn (strumentale)
14. Under Silent Walls - Part II Alone (Lead vocals: Michael Bormann) *
15. Under Silent Walls - Part III Epilogue: Death Of Cupid (strumentale)

Formazione:

Pierpaolo "Zorro11" Monti - batteria
Amos Monti - basso
Alessandro Del Vecchio - seconda voce e tastiere
Mario Percudani - chitarra

Ospiti:

Bob Harris (Axe, Edge Of Forever)
Brian LaBlanc (Blanc Faces)
Brunorock
Carsten "Lizard" Schulz (Evidence One, Domain, Midnite Club)
Douglas R. Docker (Biloxi, Docker's Guild)
Elisa Paganelli
Enrico Sarzi (Midnite Sun)
Erik Martensson (Eclipse, W.E.T.)
Frank Law (The Pythons)
Gabriele Gozzi (Markonee)
Graziano "Il Conte" De Murtas (Wine Spirit)
Ivan Varsi
Harry Hess (Harem Scarem)
Jacopo Meille (Tygers Of Pan Tang, Mantra, Fool's Moon)
Johan Bergquist (Elevener, M.ill.ion)
Josh Zighetti (Hungryheart)
Luke Marsilio (Lizhard)
Marco Tansini (Big Sur)
Marco Sivo (Planethard)
Marko Pavic
Matt Albarelli (Homerun)
Matt Filippini (Moonstone Project)
Michael Bormann (Rain, Charade, Jaded Heart, The Trophy, Redrum, Zeno)
Michael Shotton (Von Groove, Airtime)
Michael T. Ross (Hardline, Lita Ford, Angel)
Michael Voss (Mad Max, Voices Of Rock, Casanova, Demon Drive)
Mikael Erlandsson (Last Autumn's Dream, Salute)
Phil Vincent (Tragik, Circular Logik)
Robbie LaBlanc (Blanc Faces)
Robin Beck
Sue Willetts (Dante Fox)
Tank Palamara (The Lovecrave, Oxido)
Tim Manford (Dante Fox)
Tommy Ermolli (Khymera)
Ulrich Carlsson (M.ill.ion)
Vinny Burns (Dare, Ten, Asia)
Walter Caliaro (Edge Of Forever)

 

Chiudete gli occhi e provate ad immaginare di essere seduti di fronte ad un palco in cui, tra suoni ricercati e melodie stregate, la voce di Michael Voss (Mad Max, Casanova, Demon Drive) si abbraccia alla chitarra di Vinny Burns (Dare, Ten) o provate a percepire i brividi quando, dopo un intenso assolo strumentale, fa la comparsa LA voce graffiante e potente di Michael Bormann o ancora lasciate che il vostro cuore si apra sulle note di un pezzo in cui la voce di una strepitosa Robin Beck entra dritta dritta come una freccia.
Ora immaginate di aprire gli occhi e di ritrovarvi tra le mani un disco che se ascoltato vi fa provare esattamente queste sensazioni… e molte altre ancora.

Questo disco ha un nome,  Shining Line, ovvero il sogno di Pierpaolo “Zorro11” Monti.  Infatti dietro al progetto Shining Line troviamo le menti creative degli Italiani Piepaolo Monti (ex batterista dei Sovversivo) e di Amos Monti (bassista).

Una sorpresa perchè sinceramente poco conoscevo i “due Monti” 😉 e perchè nell’album si trova racchiusa l’essenza di ciò che, in termini di artisti e sonorità, meglio può spiegare cosa sia il Rock Melodico.
Allora richiudiamo gli occhi e iniziamo anche noi questo sogno…

LE CANZONI

Un suono quasi alieno che si fonde con la tastiera ci introduce in Highway Of Love che ben presto si trasforma in un pezzo rock incalzante e dove la voce prepotente di Erik Martensson (Eclipse, W.E.T.) ben si adatta al grande ritmo di questo primo pezzo da brividi.  Piccola nota sull’assolo di chitarra di Tank Palamara (The Lovecrave, Oxido) tanto perfetto ed in sintonia con il pezzo da rischiare quasi di perdersi… eccezionale!
Non mi sono ancora ripreso che già entra in tiro Amy, Aor pregevole e gratificante su cui un Harry Hess (Harem Scarem, First Signal) ispirato tesse una perfetta intesa tra voce e melodia. Azzeccato il “gioco” voce / chitarra sui 3/4 del pezzo.
Ho particolarmente apprezzato l’ultimo lavoro dei Blanc Faces e ritrovarmi sulle note di Strong Enough la bella voce di Robbie LaBlanc (Blanc Faces) che Spara degli acuti stratosferici vale già da sola l’ascolto di questa canzone. Aggiungiamo a questo la carica adrenalinica che riesce a trasmettere questo pezzo, anche grazie alla prova alla chitarra dell’italiano Tommy Ermolli (Khymera, Prime Suspect), e ne otteniamo una delle più belle canzoni dell’album.
Heaven’s Path è una chicca, pezzo strumentale che vede alla tastiera il sempre bravissimo e direi sempre disposto a dare una mano in ogni progetto (vedi anche F.e.a.s.t. di Fabri Kiareli) Alessandro Del Vecchio.
Heaven’s Path è l’ottima prequel per quel Paradiso che arriva con la seducente ed emozionante Heat Of The Light dove Robin Beck regala una delle sue migliori prove vocali che io ricordi. Liberi di lasciarvi sfuggire una lacrima sulle sue note, veramente bella ed intensa.
Dopo tanto phatos è bello ritrovare Mikael Erlandsson (Last Autumn’s Dream, Salute) con il suo inconfondibile timbro vocale ed in questo caso con un ottimismo che fa da contraltare all’intensità del precedente pezzo. Can’t Stop The Rock è vitale e dove non può la voce ci pensa la chitarra affidata al poliedrico Michael Voss a regalare anima e spirito a questo travolgente pezzo.
Imperdibile anche la prova vocale di Michael Shotton (Von Groove, Airtime) che regala il più bel ritornello presente nell’album sulle note di The Meaning Of My Lonely Words, melenso, ruffiano e sdolcinato pezzo di buon Aor.
Entrata eterea per The Infinity in Us che lascia il posto al Rock dettato dalla voce magica come sempre di Michael Voss. C’è tutto quello che si può volere da un pezzo Rock, rabbia, cattiveria, e quella grande voglia di lottare che solo una perfetta fusione tra la voce di Michael Voss e la chitarra di Vinny Burns possono regalare. L’assolo di chitarra poi completa “la magia”.
Bob Harris (Axe, Edge Of Forever) presta la sua voce, in accoppiata con Sue Willets (Dante Fox), alla successiva Still In Your Heart… altro pezzo dalla forte carica ed intensità… altro successo di questo disco. Riuscita anche la prova di Tim Manford alla chitarra.
Homeless’ Lullaby irrompe veloce nei nostri timpani e Ulrich Carlsson (M.ill.ion) con la sua voce roca crea ancora una volta l’alchimia che sembra seguire ogni pezzo di questo disco sempre sopra le righe.
Follow The Stars torna su tematiche prettamente Aor e la voce tanto anni 80 di Phil Vincent (Tragik, Circular Logik) ed il malinconico ritornello fanno da macchina del tempo e ci riportano di almeno 25 anni indietro… nostalgico, ma bello. 😉
Unbreakable Wire è un altro pezzo rock carico di adrenalina e la voce “cattiva” di Brunorock ben si adatta a questo stile.
Con il prossimo pezzo si avvia la chiusura del disco affidata ad un trio di pezzi che regalano un’opera nell’opera.
Si parte sulle note soffuse ed intime di Under Silent Walls – Part I Blossom: From Night To Dawn che ci fa scoprire la chitarra di Marco Tansini (Big Sur) e serve da introduzione alla splendida Under Silent Walls – Part II Alone in cui LA Voce Michael Bormann ci strega con una prova fuori dal comune. Il pezzo è di per se pieno di intensità e molto emotivo, associato alla voce di Bormann diventa una bomba che fa letteralmente venire i brividi.
L’album si conclude con Under Silent Walls – Part III Epilogue: Death Of Cupid che sa tanto di “titoli di coda”, comunque un bel pezzo strumentale.

IN CONCLUSIONE

Non sono sicuro di voler conoscere personalmente Pierpaolo Monti, perchè se con così tanti artisti coinvolti non si trova neppure un minimo calo vuol dire che o il materiale su cui hanno lavorato era veramente valido o altrimenti si trovavano sotto seria minaccia personale… 😉
Scherzi a parte, l’album è già uscito da qualche mese, ma ci tenevo a recensirlo proprio per l’alta qualità sia dei pezzi e delle interpretazioni degli artisti coinvolti, veramente una delizia per le nostre orecchie.
A tutto questo aggiungiamo che è un altro progetto, dopo i F.e.a.s.t. di Fabri Kiareli, che mette in mostra i veri Talenti che ci sono qui in Italia in ambito musicale e mi riferisco in primis a Pierpaolo Monti, ma anche a Amos Monti e Alessandro Del Vecchio che hanno partecipato al progetto dando prova di grande professionalità.
Ormai quando mi chiedono un album per capire cos’è l’Aor o il Rock Melodico consiglio questo primo progetto degli Shining Line. C’è veramente tutto quello che un appassionato del genere potrebbe desiderare.
Se proprio vogliamo trovare un appunto potrebbe essere al massimo la poca originalità che traspare qua e la nell’album, ma direi che questo è proprio voler trovare un punto negativo, perchè per il resto è tutto veramente di grande qualità.
Un applauso quindi a Pierpaolo Monti che con tanta passione è riuscito a mettere insieme una delle più belle sorprese che ci ha regalato questo 2010 in ambito Aor e Melodc Rock.
Ultima nota personale… peccato solo che siamo in Italia e purtoppo saranno sicuramente meno di quelle che l’album meriterebbe le persone che si accorgeranno di questo splendido lavoro.

© 2010 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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