Heaven & Earth: in Autunno il nuovo lavoro

Heaven & EarthGli Heaven & Earth di Stuart Smith si trovano ancora in studio a lavorare sul nuovo album, che sarà prodotto da Dave Jenkins e disponibile tramite Quarto Valley Records. L’uscita è programmata per il prossimo Autunno, con titolo e data ancora da definire.

Proprio nel bel mezzo della registrazione della release, Stuart Smith (chitarrista), Joe Retta (voce), Lynn Sorensen (basso) e Ty Bailie (tastiere), faranno un’apparizione al Väsby Rock Festival di Stoccolma, Svezia, Sabato 17 Luglio. Alla batteria siederà il leggendario Simon Wright (AC/DC, Dio), che sostituirà per l’occasione il drummer Kenny Aronoff, impegnato attualmente in Tour con John Fogerty.

Stuart racconta: “Abbiamo lavorato duramente per scrivere il nuovo album degli Heaven & Earth. E’ stato un lungo processo. Ci abbiamo messo 14 mesi a registrare i pezzi del precedente Dig e – dopo tutte le recensioni positive ottenute – io e Bruce Quarto, il presidente della nostra label, abbiamo pensato che era assolutamente necessario tirar fuori qualcosa di altrettanto buono o di meglio!
Sono felice di poter dire che abbiamo sotto mano un bel po’ di canzoni delle quali siamo veramente soddisfatti e molto presto pubblicheremo un paio di teaser.”

Heaven & Earth in studio

Heaven & EarthAccolti l’anno scorso con entusiasmo grazie al loro album “Dig” (a cui è seguito anche una lunga tuornèe europea), gli Heaven & Earth sono tornati in studio a lavorare su un nuovo disco, che sarà prodotto da Dave Jenkins e che sarà disponibile nel 2015 tramite la Quarto Valley Records, il tutto con una line-up rinnovata.
Il chitarrista e fondatore Stuart Smith e il vocalist Joe Retta sono stati raggiunti infatti da Kenny Aronoff (batteria), Lynn Sorensen (basso e voce) e Ty Bailie (tastiere).
Kenny Aronoff, tra i session men più richiesti del pianeta, porta la sua tecnica, il suo entusiasmo e la sua creatività. A metà degli anni 80, Kenny ha iniziato a sviluppare una carriera di enorme successo come musicista di studio ed ha continuato a girare tutto il mondo con artisti del calibro di The Smashing Pumpkins, Bob Seger, John Fogerty, Melissa Etheridge, Joe Cocker, Willie Nelson, Styx, Goo Goo Dolls, Billy Gibbons, Ringo Starr, Dr.John, Gregg Allman e moltissimi altri.
Lynn Sorensen è stato bassista e corista per molto tempo di Paul Rodgers, nonchè membro nella reunion dei Bad Company del 2008, ed è entusiasta di unirsi alla band. “Sono un fan di vecchia data degli Heaven & Earth. E’ un onore avere l’opportunità di suonare con loro. Dig è un album che ti entra semplicemente nella mente “, dice Lynn.
Fondatore del premiato duo Jazz Progressivo Ego Band, Ty Bailie porta le sue eccezionali doti di tastierista. Il suo talento e il suo amore per la musica lo hanno portato ad esibirsi con una miriade di icone tra cui Steve Cropper (Booker T. And The M.G.’s), Kenny Burrell, Peter Frampton, Robbie Robertson (Bob Dylan, The Band), Wanda Jackson, Duff McKagan (Guns’N’Roses), Mike McCready (Pearl Jam), Ann Wilson (Heart), Ace Frehley (KISS), Counting Crows, Soundgarden, Yes e Tool, tra gli altri.
La band tornerà live in Europa l’anno prossimo a Luglio quando suonerà al Vasby Festival 2015 di Stoccolma.

Official Website: http://heavenandearthband.com/
Official Facebook: https://www.facebook.com/officialheavenandearth
Official Twitter: https://twitter.com/heavenearthband
Official Youtube: https://www.youtube.com/user/HeavenandEarthBand

Heaven & Earth – Dig – Recensione

Dig” è il titolo del terzo studio album degli Heaven & Earth di Stuart Smith, che con il loro hard rock melodico riescono a farsi spazio con un lavoro di alto livello. Dopo due album pieni di ospiti illustri Stuart Smith decide di dar vita ad una propria band reclutando l’ottimo Joe Retta alla voce, Chuck Wright al basso, Richie Onori alla batteria e Arlan Schierbaum alle tastiere. Il risultato è a dir poco esaltante; un hard rock devoto ai Deep Purple e ai Led Zeppelin con un’alta dose di melodia e grandissimi assoli.

Ma iniziamo subito a parlare del disco…..intro strumentale e attacco potente con la maestosa Victorious, dove Stuart Smith diventa il Blackmore della situazione con grandi riff e assolo da manuale. Il singolo No Money, No Love rientra su un hard rock più classico, patinato, dove il refrain la fa da padrone mentre la prima ballad I Don’t Know What Love Is è qualcosa di stupendo; il lento incedere con la chitarra acustica, l’assolo melodico e dolce, la voce di Retta sugli scudi con un ritornello da brividi. Canzone incredibile. Man & Machine apre le danze con un hammond in primo piano e una chitarra devota ai primi Deep Purple; il tutto condito con un talk box onnipresente. House Of Blues, come da titolo, è un hard/blues con ancora le tastiere e la chitarra che si intrecciano mentre Back In Anger sembra uscita  ancora una volta dalla penna di Blackmore; batteria indemoniata, hammond in sottofondo per una cavalcata hard rock di altri tempi! Waiting For The End Of The World si sposta su un hard rock più ottantiano, ricordando e non poco, i Magnum. Refrain arioso con le tastiere che sovrastano le chitarre. Un mid tempo che “spezza” l’album. Sexual Insanity apre con un dolcissimo arpeggio di chitarra e un basso pulsante che tiene il ritmo. La canzone si sussegue con le tastiere e degli sprazzi di hard-rock veloci e potenti con contaminazioni di Aerosmith. Rock & Roll Does è un tributo agli Zeppelin. L’intro infuocato, l’hammond e le chitarre che sembrano parlarsi e la batteria secca e diretta aprono lo show ad uno Stuart Smith ispirato come pochi! A Day Like Today col suo intro di violini lascia spiazzati; il pianoforte barocco,i flauti, una canzone  fuori dagli schemi dove Joe Retta diventa il menestrello della situazione. Good Times vira su lidi rock moderni e a parte qualche sprazzo di hammond molto interessante, non lascia il segno mentre la conclusiva Live As One è una ballad maestosa; archi e violini lasciano spazio alla voce ispirata di Retta e un pianoforte dolce apre le porte ad una chitarra che esplode in un refrain pieno di cori e con il solito hammond come tappeto. Canzone da manuale.

IN CONCLUSIONE

Con questo terzo album Stuart Smith e gli Heaven & Earth centrano in pieno l’obiettivo e l’ammirazione per Richie Blackmore è notevole in tutto il lavoro. Un album senza filler, con canzoni coinvolgenti e una band di altissimo livello.