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Jelusick – Follow The Blind Man – Recensione

06 Ottobre 2023 11 Commenti Yuri Picasso

genere: Hard Rock/Heavy Metal
anno: 2023
etichetta: Escape

Tracklist:

01. Reign Of Vultures
02. Died
03. Animal Inside
04. Follow The Blind Man
05. What I Want
06. Acid Rain
07. Healer
08. The Great Divide
09. Fly High Again
10. Chaos Master
11. The Bitter End

Formazione:

Dino Jelusick: Vocals, Guitars, Keyboards; Ivan Keller: Guitars; Luka Broderick: Bass; Mario Lepoglavec: Drums

 

Ambizioso e maturo, aggressivo e melodico, ma soprattutto studiato in ogni dettaglio. Un disco che si farà apprezzare l’esordio solista di Dino Jelusick, voce stimata nei lavori di Animal Drive e Dirty Shirley e talentuoso polistrumentista.

Heavy Metal Moderno nel suono e nelle strutture, mai banali o convenzionali dove le parti strumentali hanno la piena facoltà di rubare per battute lo scettro al cantante croato, classe 1992.
Tanto ispirato, quanto personale nei testi dove il nostro esporta all’ascoltatore tutte le gradazioni di sentimenti possibili. Giovane ma ben più di una semplice promessa, celebrato dalla chiamata da parte di Mr David Coverdale nella line-up del serpente bianco e ancora membro live della Trans Siberian Orchestra.

A Portare somiglianze stilistiche vicine a ‘Follow The Blind Man’ possiamo citare ‘Slave To The Grind’ degli Skid Row, i primi Alter Bridge, rimembranze sparse dei migliori Black Label Society (i ritmi serrati dell’opener “Reign Of Voltures”), Dio, Whitesnake. I Suoni e i toni delle chitarre sono a forza d’urto, l’impostazione del cantato sposa il talento di Dino che mostra la sua poliedricità nel rileggere sfumature alla Phil Anselmo (parti in growl nell’atomica “Acid Rain”), alla Sebastian Back (la terremotante “Died”), o ancora alla Ronnie James Dio (l’adrenalinica “Healer” e il gancio mancino sferrato da “What I Want”). Ascoltiamo “Animal Inside”, e rimaniamo ammaliati nella struttura e nei cambi di dinamica tramite intermezzi heavy/blues alla Whitesnake. Quando i lidi si fanno intricati ed intimisti l’ascoltatore risulterà ancora più attento e affascinato dal fiume di emozioni contrastanti emerse. Se eravamo rimasti estasiati dal primo singolo, l’ambiziosa “The Great Divide” per l’inusuale e pregiato sviluppo, “The Bitter End” è una ballad pianistica da pelle d’oca.

Gli intenti ibridi dovuti ad una natura artistica policromatica, consapevolmente diretti da uno Jelusick in stato di grazia rendono ‘Follow The Blind Man‘ un lavoro dallo spessore artistico notevole.

© 2023, Yuri Picasso. All rights reserved.

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