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Recensione

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Wildness – Wildness – recensione

21 Dicembre 2017 18 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

01. War inside my head
02. Stranger
03. Shadowland
04. Alibi
05. Collide
06. Highlands
07. Your last romance
08. Down In the city
09. Falling down
10. The flame
11. Welcome the night
12. Turning the pages

Formazione:

Gabriel Lindmark - voce
Adam Holmström - chitarre
Pontus Sköld - chitarre
Erik Modin - bateria, cori

Contatti:

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Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi (parafrasando un famoso attore drammatico italiano)… ma che si potrebbe dire d’altro parlando di una band che unisce nel suo sound H.E.A.T. (quelli del primo periodo), Eclipse (quelli più tirati ed epici) e The Poodles (quelli degli esordi)?
Come avrete capito siamo nettamente di fronte a tanta roba!
Fondati nel 2013 dal batterista Erik Modin a cui si aggiungeranno in breve tempo le chitarre di Adam Holmström e Pontus Sköld. Bisognerà attendere un po’ più a lungo per quadrare il cerchio con la voce di Gabriel Lindmark.
Dopo due singoli (Collide – 2015 e Turning The Pages – 2016), , che verranno riregistrati per questo debutto, la band è pronta per il primo passo ufficiale che viene affidato alle sapienti mani del produttore Erik Wigelius (Wigelius, Care Of Night) e alla cura di mamma AOR Heaven!

Melodic Rock di stile scandinavo schietto e tirato quello che ci regalano questi quattro ragazzotti, con una War Inside My Head che in apertura ci porta subito in territorio Eclipse, con una sezione ritmica roboante, una voce graffiante e chitarre incisive! Il sound regalato all’album da Erik Wigelius è bello corposo così come ci fa notare la seguente Strangers con un azzeccato solo centrale di chitarra.
Dopo una lunga intro tastiera/chitarra Shadowland piazza un’opera degna dei migliori The Poodles con Gabriel che nel ritornello se la canta su tonalità molto vicine a quelle di Jakob Samuel. Pezzo Top del lotto proposto! Alibi è un’altra bella dose di melodic rock che richiama a sonorità care ai primi H.E.A.T.!
Collide riporta ancora su uno stile legato a cori e controcori retti da tastiere e chitarre care ai buoni vecchi H.E.A.T.!
Highlands porta il melodic rock in territorio epico come solo gli eclipse sono riusciti a fare ultimante! Your Last Romance è forse il pezzo più AOR del lotto proposto, sorta di semi ballad tutta voce e chitarra dal riuscito fascino!
Ancora melodic rock in grande spolvero sulle note di Down in The City e ancora una cavalcata in stile Eclipse sulle note di Falling Down! In chiusura c’è ancora il tempo per un lento dal grande fascino come The Flame, una rockeggiante (ma con introduzione acustica)) Welcome The Night e la riedizione del singolo Turning The Pages che ancora una volta rimanda a sentori di The Poodles!

IN CONCLUSIONE

Giovani, si rifanno al meglio che il melodic rock scandinavo abbia regalato in questi ultimi anni… e lo fanno bene, senza risultare una mera copia. Dodici pezzi che non presentano cali per chi ama queste sonorità, una produzione corposa con un sound pieno e bilanciato! Mi ripeto… Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi!

© 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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