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Recensione

75/100

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Mass – Still Chained – recensione

30 Settembre 2019 Comment Max Giorgi

genere: Hard Rock
anno: 2019
etichetta: Pride & Joy music

Tracklist:

1 Back To The Music
2 Straight To Hell
3 Break Out
4 Kick Your Ass
5 Chained
6 Devil’s Gate
7 Restless
8 Dark Night
9 Shoot Out
10 Cry It Out
11 Born To Lose
12 Time Runs Out
13 War Law
14 It Is Done
15 We Are Back

Formazione:

Günther V. Radny (bass)
Matthias „Wauxl“ Pfaller (vocals)
Hannes Heid (guitars)
Andy Gmeinwieser (drums)
Clemens Matejka (organ)

Contatti:

www.mass-rock.com

 

Gentili lettori e lettrici di www.melodicrock.it, il nome Mass (che non va in questo caso associato per omonimia alla nota band di Boston) ci porta a fare un lungo viaggio nel tempo. Viaggio che inizia nei primi anni ’70, esattamente nel 1973, anno di nascita di questa band Tedesca (bavarese) ma con line up internazionale (Germania, Svizzera, Usa). Già dal primo disco (“Back to the music” – 1977) diventano una vera e proprio cult band soprattutto in Europa. Tanto per fare un esempio il disco “Slaughter House” del 1979 si posiziona al quinto posto nelle classifiche greche e, sempre in quegli anni, la nota rivista tedesca Hard Rock Magazine li colloca tra le quattro migliori band tedesche dietro agli Scorpions, Accept e Warlock. Tra il 1977 ed il 1986 pubblicano 8 dischi e suonano un po’ in tutta Europa. La cerriera decisamente in ascesa (anche come vendite) si blocca però di colpo nel 1987, anno in cui avviene lo split della band, a causa degli strascichi causati sulla loro salute dalla eccessiva rock and roll lifestyle. A questo punto è ora di risalire sulla nostra macchina del tempo e farre un bel salto temporale di 30 anni. Già, perchè nel 2017 Günther V. Radny, il bassista fondatore della band, decide di ricominciare il percorso e riformare i Mass. Bisogna precisare una cosa, per motivi di salute (rock and roll lifestyle?) Radny non riuscirà a coinvolgere nessun ex membro, dovendo così utilizzare nuovi musicisti ed aggiungendo anche un tastierista. A questo punto non rimane che entrare in studio, e con la produzione di Robert Hoffmann & MASS, tra il Marzo e l’Ottobre del 2018 nasce “Still Chained”!!!!!

Chiariamo prima una cosa. Questo non è un nuovo album di inediti della band (a parte due brani di cui vi scriverò dopo), ma è una raccolta dei loro vecchi successi risuonati con l’aggiunta dei suoni di organo (assente nei loro vecchi lavori).

Quello che quindi ci ripropone Mr. Radny è il tipico Hard Rock robusto e monolitico fatto di tanta energia e sudore, ed infatti, il brano di apertura “Back To The Music” ne è l’esempio lampante.

Con “Straight To Hell” si può notare quanto il lavoro di Clemens Matejka all’organo porti le sonorita ad avvicinarsi molto a quello che era il songwriting dei Deep Purple, dando uno stile ed un colore diverso a praticamente tutte le canzoni di questo album.

Il terzo brano è “Breack Out”, la cui sonorità ci porta al tipico sound Hard Rock di matrice tedesca anni ’80, tanto cara ai fans degli Accept.

Ed è cosi che si dipana questo disco che attinge a tutti i brani che hanno fatto grande questa band, passando dalla possente Kick Your Ass agli arrangiamenti alla “Perfec Stranger” del brano “Chained”.

Come ho accennato prima, il buon Radny ha però voluto fare un regalo ai vecchi e nuovi fans! Due inediti nuovi di pacca! “Restless” e “We are Back” (che chiude l’album). Ecco……..direi che l’entusiasmo si è subito smorzato al primo ascolto. Due canzoni che nulla tolgono e nulla aggiungono alla storia di questa band, anzi, a mio modestissimo parere, sono qualitativamente inferiori a buona parte dei brani del loro vecchio repertorio. L’ascolto prosegue tra i riff granitici “Shoot Out” ed i cori di “It Is Done” arrivando così alla fine di questo lavoro.

IN CONCLUSIONE

Dopo 30 anni la granitica armata dei Mass……ops……volevo dire…….dopo 30 anni, il basista fondatore dei Mass, Günther V. Radny, torna con rinnovata grinta e voglia di fare bene. Alla fine i vecchi brani risuonati dai nuovi membri della band e ricantati dal nuovo singer Matthias „Wauxl“ Pfaller (buona prova) risultano piacevoli. Ho trovato invece decisamente meno convincenti i due inediti. Per chi è questo disco? Sicuramente per i vecchi fans della band, che riascolteranno sicuramente con piacere le vecchie hit del passato e, per chi si è perso quegli anni, in modo da ascoltare un pezzo di storia dell’hard rock europeo. Sperando di poter ascoltare presto un loro nuovo lavoro, ma questa volta, esclusivamente di brani inediti, vi saluto con le loro parole: “MASS ONLY PLAY FOR THE AUDIENCE – 100% HARD ROCK!!!!!”

© 2019, Max Giorgi. All rights reserved.

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