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Recensione

77/100

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Outloud – Virtual Hero Society – recensione

14 Ottobre 2018 8 Commenti Giulio B.

genere: Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: ROAR!

Tracklist:

01. Fools’ Train 6,5
02. My Promise 8
03. Virtual Heroes 5
04. I Am The One 8,5
05. Share My Dreams 7
06. World-Go-Round 7,5
07. We Got Tonite 5,5
08. Borrowed Time 6
09. Live With It 5,5
10. …And I Tried 6
11. Fallen Love 5,5
12. Fight On! 6

Formazione:

Chandler Mogel – voce
Bob Katsionis – chitarra, tastiere
Jim Scordilis – chitarra
Sverd – basso
Thanos Pappas – batteria

Contatti:

https://www.facebook.com/outloudtheband/

 

Quarto capitolo ufficiale per gli Outloud, band ellenica che sforna un buon hard rock melodico con qualche ingrediente di AOR, che andrò preventivamente a scorporare in alcuni aspetti positivi e negativi.

Aspetti positivi:
• La confermata presenza del cantante americano Chandler Mogel (Talon, Radio Exile, Khaos) e del poliedrico Bob Katsionis (Firewind), ideatore di questo progetto.
• La produzione di buon livello.

Aspetti negativi:
• Una copertina a dir poco brutta, sia per i colori sia per l’artwork; in termini di paragone, la medesima idea di base in “Generation Goodbye” dei Kissin’ Dynamite sembra quasi un’opera di Van Gogh.
• “Virtual Heroes” è un singolo dal buon lavoro di chitarra ma con un refrain difficile da cantare e di non facile presa (ululati inclusi).

Con lo stesso concetto di fondo, ossia di suddivisione di aspetti, entriamo nel contenuto di “Virtaul hero society”.

Canzoni Top:
In assoluto “I am the one”, bombastica e con un ritornello AOR semplicemente fantastico; a ruota “My promise” altro gioiellino intarsiato di tastiere, dal ritornello ficcante e originale nella stesura.
“Share my dreams”, ottima power-ballad come da ABC del genere; la potente “Fools Train” dove i rullanti viaggiano (appunto) come treni e infine l’effervescente “World-Go-Round”, dalle strofe pop che sanno di Duran Duran (o di Spandau Ballet per non fare torto a nessuno), arricchita anche da un bel sax. Gran pezzo.

Canzoni Flop:
La sempliciotta “We got tonite”, il lento acustico “Fallen Love”, apprezzabile per la voce di Mogel ma che resta piatto e monocorde nel suo incedere e, infine, come già anticipato, il singolo iniziale “Virtual heroes”, scelta almeno azzardata visto il calibro di altre canzoni sopra menzionate.

La band si completa con Jim Scordilis alla chitarra, Sverd al basso e Thanos Pappas alla batteria.

IN CONCLUSIONE

Dopo tre buoni album, l’EP “More Catastrophe” e la precoce raccolta “Destination: Overdrive (The Best of Outloud) ”, Bob Katsionis & soci ritornano sui giusti binari con il loro quarto capitolo di inediti a nome “Virtual hero society” che lascia il segno per la presenza di alcune potenziali hit e che è arricchito da un songwriting bello e variegato. Copertina a parte, gli Outloud si confermano più come “eroi” reali che di una società virtuale.

© 2018, Giulio B.. All rights reserved.

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