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Recensione

92/100

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Michael Kratz – Live Your Life – recensione

24 Febbraio 2018 Comment Denis Abello

genere: Westcoast / AOR
anno: 2018
etichetta: Art of Melody Music / Burning Minds

Tracklist:

01. We All Live In This Nation
02. Live Your Life
03. This Town Is Lost Without You
04. What Did I.. ?
05. Never Take Us Alive
06. Game Of Love (Over And Over)
07. Lying
08. Paradise Lost
09. Shade
10. Bye Bye
11. Dying Young
12. In Between

Formazione:

Michael Kratz: Voce, Chitarra (tutti i pezzi), Batteria (6)
Kasper Viinberg: Batteria (tutti i pezzi escluso 6), Basso (tutti i pezzi escluso 1), Chitarre, Cori, Percussioni
Steve Lukather: Solo di chitarra (3)
Michael Landau: Chitarre (1)
David Garfield: Keyboards, Hammond, Piano (1, 3)
Dom Brown: Chitarre (4, 5)
Christian Warburg: Chitarre (8, 11, 12)
Alessandro Del Vecchio: Tastiere, Hammond (12)
Mikkel Risum: Basso (1)
Ole Kibsgaard: Cori (3)
Ole Viinberg: Cori (1, 2, 3, 4, 5)
Ida Lohmann: Cori (1)
Emma Viinberg: Cori (8)
Den Jyske Sangskole: Cori (8)
Kenneth Bremer: Campanacci (3)

Contatti:

michaelkratz.net
https://www.facebook.com/michaelkratz.net

 

Nome nuovo, almeno alle nostre latitudini, quello di Michael Kratz. Danese di origini, con un passato di spessore nel music business e che in patria ha anche assaporato il successo come batterista per la pop band Kandis!
Dopo un lungo lavoro e aver trovato casa tra le braccia della sempre più lungimirante e italianissima Art of Melody Music Michael si prepara a presentare sul palco internazionale il suo primo lavoro solista a titolo Live Your Life che se la gioca a piene mani tra AOR e Weastcoat in un misto di TOTO e Boulevard con un tocco qua e la di Pop Rock. Produzione di alto livello, un cast di ospiti di primo piano tra cui Steve Lukather, Michael Landau, David Garfield, Dom Brown ed il nostro Alessandro Del Vecchio il tutto unito ad un gusto unico per la stesura e l’arrangiamento dei pezzi… i presupposti per un disco che sappia far parlare di se ci sono tutti.

Presupposti subito mantenuti sulle note di We All Live In This Nation. La voce assolutamente particolare di Kratz unita alle chitarre di Michael Landau giostrano tra eleganza e raffinatezza sul primo centro di questo lavoro che vede anche le mani di David Garfield posarsi sulle sue note.
Live Your Life è un potente catalizzatore. Il ritmo di fondo è ammaliante, la voce di Michael rapisce mente i cori ci avvolgono su di un testo che fa riflettere. Altra tacca sul ruolino di marcia.
This Town Is Lost Without You, che può vantare un monumentale solo di chitarra a cura di Steve Lukather, è il pezzo capolavoro di questo particolare album. Travolgente ma delicato come la brezza del primo mattino, se amate queste sonorità tra westcoast e AOR non potrete non rimanerne affascinati.
La chitarra di Dom Brown è il punto focale della delicata e malinconica What Did I.. ?. Del groove irresistibile di Never Take Us Alive ne abbiamo già ampiamente parlato (qui se vi interessa ;)) e quindi voliamo diretti verso la successiva Game Of Love (Over And Over) ed il suo ritornello ultra radiofonico!
Lying è uno dei pezzi più introspettici, una delicata confessione che colpisce diretta come una coltellata… e a questo punto non resta che abbandonarsi sui raffinati tocchi di chitarra di Paradise Lost impreziosito dai cori delle sette giovanissime coriste del MidtVest Juniorkor.
Ultimi quattro pezzi che entrano in scena giocando tra il Pop Rock di Shade ed il radiofonico incedere di Bye Bye. Dying Young riesce a far stringere il cuore. Struggente lento che ancora una volta mette in mostra tutte le qualità di questo spendido lavoro firmato dall’Artista Danese.
In chiusura trova spazio anche un po’ della nostra Italia. Infatti le tastiere del brano In Between sono ad opera del nostro sempre più bravo Alessandro Del Vecchio!

IN CONLUSIONE

Un album che è uno spaccato di Vita e dell’Anima dell’Artista e Persona che è Michael Kratz. A tratti solare, a tratti malinconico ma sempre sorretto su pezzi in grado di emozionare e di arrivare a segno. Produzione Stellare così come gli Ospiti che si alternano tra un brano e l’altro. La voce di Michael si odia o si ama… ma credo sia più facile Amarla. Un album non convenzionale ma di grande eleganza e raffinatezza!

© 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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