Neal Schon parla di Steve Perry

neal_schon Neal Schon, lo storico chitarrista dei Journey, ha rilasciato sulla sua pagina facebook ufficiale (raggiungibile qui) questa dichiarazione a seguito di un’intervista di Steve Perry di circa un anno fa…

Great Steve Perry interview.
I hope we can can reach out to each other and connect once again. We had amazing chemistry together. I love him
With all the love and admiration
You could even have.
Steve lets talk soon
Neal

qui la traduzione:

Una grande intervista di Steve Perry.
Spero ci sia la possibilità di risentirci a vicenda e ricongiungerci nuovamente.
La chimica che avevamo insieme era stupefacente.
Lo adoro con tutta l’adorazione e la stima che si può avere.
Steve risentiamoci presto,
Neal

Che sia l’inizio di un possibile riavvicinamento di Steve Perry ai Journey?
Per chi fosse interessato questa è l’intervista rilasciata da Steve Perry:

http://www.youtube.com/watch?v=oXpOSUntP-U&feature=youtu.be

Magnus Karlsson’s Free Fall – Magnus Karlsson’s Free Fall – Recensione

Melodic Metal!!! Non proprio il mio genere prediletto, cioè, sono più un tipo da “musica scritta per le ragazze che alla fine solo i ragazzi ascoltano” (il primo che mi dice di chi è questa citazione gli mando a casa Iacopo Mezzano una settimana a fare le pulizie 🙂 ), che tradotto sarebbe comunque l’AOR.
Eppure come ho ormai imparato da tempo è giusto dare un’opportunità a tutti, e così a questo giro il Melodic Metal sarà pane per i miei denti. Certo però che se poi a questo aggiungiamo anche che stiamo per andare a parlare del primo album solista di un certo Magnus Karlsson, talentuoso chitarrista (ma anche songwriter, multi strumentista ecc. ecc.) Svedese, che si porta dietro una coda di nomi di tutto rispetto quali Starbreaker, Allen / Lande, Kiske / Somerville, Bob Catley e questo solo per nominare i suoi lavori più melodici… beh, non si poteva quindi lasciar passare inosservato questo suo primo passo solista a titolo Free Fall.

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HOUSTON – I’m Coming Home – video ufficiale


http://www.youtube.com/watch?v=9bHXvrnIv1E

Gli HOUSTON presentano il loro nuovo video che anticipa il loro prossimo album intitolato II in uscita il 2 settembre. Il singolo I’m Coming Home che vede come ospiti Tommy Denander alla chitarra e Soufian Ma’Aoui al basso verrà pubblicato in via digitale il 5 agosto.

KINGDRAGON – Hide the Sun – tutti i dettagli

KINGDRAGON-HIDETHESUN-COVERI KINGDRAGON sono un gruppo Hard n Heavy melodico formato nel 2006 da George Aspiotis (voce e tastiera), tastierista degli SPITFIRE e ex NIGHTFALL e RAW SILK. Dopo anni al servizio della scena Hard & Heavy Rock Greca George ha deciso di creare un suo nuovo forte sound melodico.
Il gruppo ha supportato live il 3 novembre 2006 ad Atene i celebri Gotthard.

Nel 2008 uscirono con un EP autoprodotto in 500 copie, Fire in the Sky, sempre nello stesso anno la band accompagnò live nella data di Atene i celebri Firehouse e nel 2009 supporterà live gli House of Lords.

Arriviamo così al 2013 in cui il gruppo firma con la Retrospect Records per la pubblicazione del suo full lenght Hide The Sun.
Il sound dei Kingdragon risulta allo stesso tempo forte e melodico grazie alle sue chitarre, cori e tastiere.

Tracklist: 1.Last Time, 2.Burn It Down, 3.Hide The Sun, 4.Shout, Very Loud, 5.Only Winter, 6.Victim Of Love, 7.Asian Star, 8.Living For Tomorrow, 9.Judgement Day, 10.Dreams Are Broken, 11.Man Of Yesterday, 12. Live For Rock

Formazione
George Aspiotis: Vocals / Keys
Anastasis F.: Guitars
Mark Kontopidis: Drums
Andrew Roumeliotis: Bass

Link:
http://www.kingdragon.gr
https://www.facebook.com/KINGDRAGONBAND
http://www.reverbnation.com/kingdragon
http://twitter.com/kingdragonband

Harem Scarem – aggiunta data a Milano il 30 ottobre

Harem Scarem

Dopo la data di Trieste del 31 ottobre (qui la notizia) confermata un’altra data in italia per gli storici Harem Scarem.

Il gruppo sarà infatti al Blue Rose Saloon di Bresso (MI) il 30 ottobre. Di seguito tutti i dettagli della serata:

HAREM SCAREM
BLUE ROSE SALOON
VIA CAROLINA ROMANI 1/11, 20091 Bresso

INGRESSO: ore 21.30

TICKET: 23 EURO
PREVENDITA TICKET: 20 EURO (Disponibili da Settembre)

Qui la pagina facebook dell’evento

Bon Jovi – What About Now – Recensione

Prefazione:

Recensire un lavoro dei Bon Jovi comincia ad essere molto difficile…se pensassi di dare un voto, un’opinione, paragonando i nuovi lavori ai vecchi classici è normale che sarei impietoso. I Bon Jovi degli anni 80 e 90 avevano un suono che ormai si è totalmente modificato, vuoi per scelte personali, vuoi per esigenze commerciali o per qualsiasi altro motivo e non vorrei assolutamente fare una recensione non oggettiva, data anche la mia ammirazione per questi rocker del New Jersey…..

Recensione:

Il dodicesimo lavoro in studio si intitola What About Now ed è stato prodotto da John Shanks. Direi che non servono altre presentazioni per questa band quindi  passerei subito ad analizzare i brani….

Because We Can è il primo singolo, quello che ha fatto definitivamente storcere il naso ed allontanare i vecchi fan, un pop-rock da classifica, canzone radiofonica con un refrain che nonostante possa non piacere, si “incolla” in testa dal primo ascolto, e un assolo il quale, lasciatemi dire, non può essere stato fatto da Sambora, in quanto troppo plasticoso e semplice. La seconda traccia I’m With You è forse la traccia più interessante dell’album che ha come unico difetto di essere troppo “lavorata” in studio con cori e effetti vari. Stavolta il tocco del fido Sambora si sente eccome nel solo e un bel ritornello rialza gli animi. What About Now, la title track, è pop puro, chitarre praticamente assenti e la solita melodia ruffiana che tenta di lasciare il segno. Con Pictures Of You si tocca il fondo; canzone dedicata a chi ama il nuovo rock (vedi The Killers) suoni finti,di plastica. Peccato perchè la canzone non sarebbe stata brutta come melodia.La quinta traccia, Amen , è anche la prima ballad, acustica, dolce, un tributo ad Halleluja di Leonard Cohen, canzone che Jon ha sempre amato e performato più volte live. Molto bella e sentita.  That’s What The Water Made Me rialza un po’ il ritmo con la chitarra e le tastiere in primo piano. Song riuscita e trascinante. What’s Left On Me sembra uscita direttamente dall’album Lost Highway con il suo country-rock che negli States è tanto amato; la canzone non è male e scorre via senza lode ne infamia. Army Of One è fuori dagli schemi, l’intro di organo che ricorda vagamente quello di Lay Your Hands on Me apre le danze un refrain che con il suo “Never Give Up” esplode in urlo liberatorio. Bell’assolo di Sambora finalmente! Continue…