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Recensione

80/100

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Tainted Nation – F.E.A.R. – recensione

22 Marzo 2013 Comment Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Massacre Records

Tracklist:

01. Dare You *
02. Loser
03. You Still Hang Around
04. Nothing Like You Seem
05. Who's Watching You
06. Your Only Friend
07. Hell Is A Lie
08. Don't Forget Where You Came From
09. Never Promised You Anything (featuring Ted Poley)
10. Haunted
11. Don't Tell Me
12. What Are You Waiting For

Formazione:

Pete Newdeck - Voce
Pontus Egberg - Basso
Ian Nash - Chitarra
Mark Cross - Batteria

 

 

Miscela esplosiva, così potremo definire i Tainted Nation, ma fatemi spiegare. Prendiamo 4 elementi che arrivano da generi che spaziano tra l’Heavy Metal, il Metal melodico, l’Hard Rock ed il Melodic Rock e proviamo ad unirli insieme, cosa succede?
Le possibilità che si hanno in un caso come questo sono principalmente due, o la miscela ottenuta è talmente instabile da non poterne fare assolutamente nulla se non un gran bel botto devastante che distrugge il progetto o, come in questo caso, per qualche strano miracolo, amalgamarsi in modo da creare una lega forte e resistente.
Chiariamo subito che di miracoloso per la riuscita del progetto e di questo F.E.A.R. c’è ben poco visto che gli elementi miscelati portano il nome di Pete Newdeck (Paul Dianno, Steve Grimmett, Eden’s Course), Mark Cross (Metalium, Helloween, Firewind, Outloud, Kingdom Come, Ian Gillan, Saracen, Winters Bane, Tank, Marco Mendoza… e aggiungerei un bel “sti caz..”), Pontus Egberg (The Poodles, Steamroller, Lion’s Share, Ignition, Zan Clan), Ian Nash (Seven Deadly Sins, Lionsheart, Steve Grimmett Band, Grim Reaper) che quindi garantiscono una bravura ed una professionalità di un certo peso, cosa indispensabile per un lavoro come questo.

Chiarito che le carte in tavola ci sono, che il gruppo tra le sue mille sfacettature può reggere, non resta che vedere se l’ultimo elemento funziona… i pezzi! 12 tracce che parlano chiaramente il linguaggio dell’Hard Rock regalandogli una connotazione melodica e un suond abbastanza moderno che funziona alla grande.
I pezzi risultano tutti molto orecchiabili con liriche abbastanza impegnate e con la componenete melodica che in generale risulta sempre piacevole e riuscita. Si parte così con l’entrata potente e prepotente di Dare You passando per la cattiveria di Loser, il bel tiro di You Still Hang Around o Nothing Like You Seem per navigare sui tratti taglienti e veloci di Who’s Watching You. Da qui diciamo che si ripetono gli stili già proposti e così si ripassa da pezzi in cui la melodica ha maggior forza come Your Only Friend, Hell is a Lie, Haunted a pezzi più duri e incisivi come Don’t Forget Where You Came From, Don’t Tell Me e What Are You Waiting For. Menzione a parte per Never Promised You Anything con la partecipazione di Ted Poley.

IN CONCLUSIONE

Per gli amanti della chimica e delle missioni impossibili! 🙂 A parte gli scherzi, la classe e bravura dei singoli elementi coinvolti riesce a far funzionare alla grande questo gruppo, i pezzi ci sono, il mix tra Heavy e melodico funziona ed in fase di esecuzione i vari strumenti lavorano bene insieme senza mai sovrastarsi e la voce di Newdeck, conosciuto ai più come batterista, ben si adatta al genere proposto! Dategli una possibilità!

© 2013 – 2022, Denis Abello. All rights reserved.

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