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Recensione

80/100

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All I Know – Vanity Kills – recensione

25 Novembre 2010 Comment Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: MelodicRock Records

Tracklist:

01. All Night Long
02. Bad Boy
03. Asphyxia *
04. Rain * (mixato da Beau Hill 2010)
05. Turn Back Time * (nuovo pezzo del 2010)
06. I Need You
07. Into Your Heart
08. I Wanna Rock You
09. Sweet 17 *
10. Teenage Queen
11. All The Way * (nuovo pezzo del 2010)
12. Hope And Dreams

* migliori canzoni

Formazione:

Ward Dufraimont: voce, chitarra
Michaël Neyt: cori, chitarra
Amély Mondy: basso

 

Se chiudiamo a chiave tre ragazzi diciottenni in una sala, cosa può succedere? OK… ha ragione chi ha detto “svuotano il mobiletto bar“. Pensate però se questi tre trovassero la vecchia collezione di dischi rock anni ’80 dei genitori. Stiamo parlando di gente come Def Leppard, Bon Jovi, Bryan Adams, Poison, Stage Dolls, Reo Speedwagon e tanti altri…
Non penso comunque che i tre giovanotti Belgi siano mai stati chiusi a chiave in una sala (anche se vedendo le foto del terzetto non è che mi stupirebbe più di tanto), ma sicuramente in tenera età si sono fatti una cura di rock anni ’80 non da poco ed il risultato è questo loro primo lavoro intitolato Vanity Kills.

Dimenticavo, loro sono gli All I Know, uno dei primi gruppi messo sotto contratto dalla etichetta MelodicRock Records di Andrew McNice. In realtà questo disco era già stato pubblicato dai baldi giovani in modo indipendente nel 2009.
Grazie al supporto della MelodicRock Records potranno però godere di una visibilità mondiale, ecco che quindi al loro disco di esordio sono stati aggiunti due nuovi pezzi (Turn Back Time e All The Way) ed un loro pezzo (Rain) è stato addirittura mixato dal guru Beau Hill.
Non ci resta quindi che aprire la sala e tirare fuori questi tre ragazzi…

LE CANZONI

L’inizio tutto sommato è solo discreto, All Night Long è carino e fa intuire le potenzialità del gruppo senza però risaltare in modo particolare… sa di già sentito. Il discorso non migliore con Bad Boy, carino ma assolutamente nulla di più… fra un pò in sala ce li richiudiamo nuovamente sti 3 ragazzi!!!
Come non detto, Asphyxia segna il primo grande punto a favore di questo album, una ballata a cavallo tra gli anni 80 e 90 per stile, in cui una voce particolarmente ispirata viene supportata inizialmente dal solo piano e poi dalla splendita entrata in scena della chitarra e della batteria… non troppo originale, ma veramente una piccola perla anche grazie alla stupefacente e perfetta esecuzione.
Rain ricorda vagamente lo stile Bonfire e risulta uno dei pezzi più riusciti dell’album, il tocco di mister Beau Hill si sente eccome e la qualità dei ragazzi fa il resto, un pezzo che da solo vale l’acquisto di questo album.
Turn Back Time è uno dei pezzi nuovi dell’album e devo dire che la crescita musicale rispetto al resto dei pezzi datati 2009 si può già sentire e questo fa ben sperare per il futuro degli All I Know.
I Need You continua sul buon feeling trasmesso dal resto dell’album anche se non brilla certo per originalità ne nel testo ne nella musica, ma ancora una volta la qualità generale della band riesce ad innalzare comunque un pezzo in grado se non altro di farci tornare alla memoria tanti bei gruppi passati.
Stesso discorso per Into Your Heart che anche in questo caso risulta più che piacevole. Inizio da mid-tempo per I Wanna Rock You, ennesima canzone d’amore dell’album che come al solito non brilla per originalità ma mantiene comunque buono il livello dell’album.
Bella invece la chitarra dell’inizio di Sweet 17, un gran bel pezzo rock che perde solo un pò di mordente nel ritornello! Bella, ma meno originale, anche l’intro chitarrosa e da rocker vissuti di Teenage Queen
Accenni Southern Rock nell’intro di All The Way. Bel riff di chitarra e ottima esecuzione, questo è uno dei pezzi “nuovi” e devo dire che la differenza rispetto al resto qui si sente ancora più che in Turn Back Time.
Una lenta ballata acustica intitolata Hope And Dreams chiude le danze, anche qui manca un pò di originalità ma comunque il risultato è bello e spezza il ritmo del disco giusto prima di accomiatarsi da noi.

IN CONCLUSIONE

Che dire, tirate fuori dal garage la vecchia 127 SPORT arancione, rimettete il chiodo (se vi entra ancora 😉 ), prendete questo cd (vero che sulla 127 avete messo almeno il lettore cd ???) e braccio fuori dal finestrino partite a palla in giro per il vostro paesino o grande città… e che ascoltando questo disco la voglia di farlo viene veramente!
Data la giovane età dei componenti forse è giusto aspettarsi un pò di banalità in alcuni testi, ma sulla qualità del gruppo non si discute, veramente bravi e da applausi.
Ci sono poi nell’album alcuni punti veramente di eccellenza come con Asphyxia e Rain che da soli ne valgono l’acquisto! In conclusione manca un pò di originalità e forse i tre sono ancora un pò acerbi, ma già i due nuovi pezzi fanno intuire le possibilità di crescita degli All I Know che,  se non si perderanno per strada, faranno sicuramente parlare di se negli anni a venire. Intanto noi possiamo iniziare ad apprezzarli con questo loro primo Vanity Kills.

P.s.: Chiudete a chiave 3 ragazzi nel bagno con i trucchi della mamma… il risultato? I Tokyo Hotel… 😀

 

© 2010 – 2016, Denis Abello. All rights reserved.

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