Se l’incredibile fascino della musica westcoast ha contagiato i vostri padiglioni auricolari avrete sicuramente sentito parlare del progetto svedese State Cows, formazione a due guidata dalle menti di Daniel Andersson (vocals, guitars) e Stefan Olofsson (keyboards, synth bass), che ha esordito qualche anno fa con un album omonimo di tutto rispetto.
Il duo ritorna sul mercato, come sempre fiancheggiato da un nutrito numero di ospiti, con il suo secondo prodotto discografico, intitolato semplicemente The Second One e già disponibile nei negozi via Avenue of Allies.
A fare da apertura all’album è This Time, che ospita Michael Landau nel suo bell’assolo di chitarra. Un grande produzione, fatta di suoni caldi e avvolgenti, dona carattere a un pezzo che raggiunge il suo apice sul ritornello, corale e splendidamente cantato da Andersson. In The City è un pezzo soft e dall’atmosfera soffusa e da tramonto rosso su uno skyline illuminato da luci al neon, dove è ancora la coralità del refrain, unita ad ottimi arrangiamenti, a impressionare l’ascoltatore. Eccezionale la traccia numero tre Mister White, avvalorata da un grandissimo lavoro di chitarre di Andersson e dell’opsite illustre Peter Friestedt. Sugli scudi qui anche il resto della formazione (e in particolare il bassista Lars-Erik Dahle), con grandi parti di tastiere di Olofsson che regalano tonalità di colore a un pezzo davvero da lode. E’ Sven Larrson ad accompagnare poi la band in Hard Goodbye, componimento raffinato, sognante e perfetto per un giro in auto d’estate lungo la costa, con Scofflaws che prosegue con sonorità e sensazioni simili, e con i soliti arrangiamenti pregiati e raffinati. Continue…