Blackbird Angels – Solsorte – Recensione

Nasce il nuovo progetto musicale Blackbird Angels dalla collaborazione e amicizia del chitarrista Tracii Guns (il quale non ha bisogno di presentazioni) e dal cantante e bassista Todd Kerns (Slash, Toque, Heroes And Monsters). A loro si aggiunge il batterista e produttore Adam Hamilton per il primo disco Solsorte, uscito sotto Frontiers Records.
L’idea di Todd e Tracii è sempre stata di collaborare per registrare un disco dedicato ed ispirato ai loro idoli musicali da adolescenti: Bad Company su tutti, ma anche Journey, Led Zeppelin e Peter Frampton. Il sound infatti è molto derivato dagli anni ’70 con influenze blues e una chiara matrice Hard Rock.

L’opener Shut Up(You Know I Love You) è dettata da un gran riff e la chitarra ruvida e settantiana dove la voce di Kerns è roca al punto giusto ed entra subito nel sound del disco.
Mine (All Mine) vira più verso i Led Zeppelin, in chiave più moderna, con la chitarra iniziale che duetta con la batteria, mentre Worth The Wait parte lenta con una chitarra acustica e la voce calda di Kerns per poi col suo lento incedere esplodere in un rock roccioso. Coming In Hot è funky, allegra, veloce e arriva dritta in testa, qui forse troviamo qualcosa dei primi Aerosmith, un assolo del miglior Tracii Guns e la canzone è promossa!
On And On Over And Over è la prima ballad, la chitarra effettata col suo giro ipnotizzante che arriva ad un solo da manuale, sembra di essere tornati indietro di 40 anni…..
Only Everything ha un riff iniziale potente e veloce, la linea vocale con filtri ed effetti dove Kerns si trova a proprio agio e sprigiona energia pura. Broken In Two mischia Led Zeppelin e Bad Company, mentre la successiva Better Than This rallenta il ritmo mantenendo classe e vira su un sound più AoR, con le tastiere in sottofondo e le voci che si sovrappongono, buona song. Unbroken è il classico “Pugno nello Stomaco” che non ti aspetti, una batteria impazzita iniziale la chitarra che sprigiona accordi, rotolante, potente e sicuramente la canzone col sound più moderno del lotto senza perdere il suo Hard Rock di fondo. The Last Song è la seconda ballad, stavolta un arpeggio di chitarra apre le danze, le keys da tappeto, i Lynyrd Skynyrd che veleggiano nell’aria la parte cantanta sofferta e un Tracii Guns sugli scudi, davvero una bellissima canzone…si finisce con Scream Bloody Murder, col basso rotolante di Tedd Kerns e un ritornello quasi urlato e stonato chiude un buon disco con la sua allegria.

IN CONCLUSIONE:
Todd Kerns e Tracii Guns hanno voluto portarci nei grandi seventies e ci sono riusciti alla grande.
Un disco ben suonato con buone idee nel songwriting che regalerà 45 minuti di grande musica.