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31 Marzo 2025 0 Commenti Denis Abello
Ci sono persone che “a pelle” ti colpiscono subito e ti trasmettono al volo vibrazioni positive e Luca “Vicio” Vicini fa sicuramente parte di questa categoria di persone.
Conosciuto ai più sicuramente per essere “uno dei cinque” (ed in particolare il Bassista) dei Subsonica ammetto che mai avrei pensato che prima o poi sarei finito ad intervistarlo sulle pagine di MelodicRock.it, ma il destino sa lavorare in modi inaspettati. Così, causa anche quel galeotto che risponde al nome di Luca “Luke” Bosio (che ringrazio per aver fatto da tramite e che è sicuramente conosciuto da chi segue assiduamente MelodicRock.it), mi troverò a breve a far quattro chiacchiere proprio con il Bassista dei Subsonica…
“MA”, perché un MA potrebbe sorgere spontaneo ai nostri lettori, che cosa c’entrano i Subsonica con il Melodic Rock e l’AOR???
Io vi dico che c’entrano, o meglio, c’entra il “torbido passato” proprio del loro Bassista, passato che in questi giorni è tornato a bussare alla sua porta e che si presenta ora sotto il nome di 4GOT10.
Intervista a cura di Denis Abello.
MelodicRock.it ringrazia Luke Bosio per averci messo in contatto con Luca.
MelodicRock.it: Ciao Luca e prima di tutto grazie mille per questa opportunità! Passerei subito al sodo. Penso che la maggior parte delle persone ti conosca come il Bassista dei Subsonica, cosa ci fai quindi su una testata che parla prettamente di Hard Rock / AOR e Melodic Rock?
Luca “Vicio” Vicini: Grazie a voi e ci tengo a farvi i complimenti per il lavoro che portate avanti, avendo anche io scritto negli anni ’90 sulle pagine di Distortion, dove tra le altre cose ha scritto anche Luke Bosio con cui siamo amici, so cosa vuol dire!
Per il resto io sono classe ’71 e quindi ho vissuto appieno gli anni ’80 ed ero veramente infognato della musica che andava dal Metal all’AOR. Così nell’88, insieme al mio partner in crime Alberto “Vacchio” Vacchiotti (chitarrista dei Fratelli Di Soledad! n.d.r.) mettiamo insieme i Meat Butched, pure sbagliando il nome e invertendo aggettivo e sostantivo, e tra l’altro facendo una roba strana tra il thrash metal, il new wave ed il dark wave.
Questo perchè il nostro cantante del tempo era fissato dei Japan, Bow Wow, Joy Division, U2. Io anche ero molto spurio perché spaziavo dagli Slayer ai Cure, Duran Duran e la musica degli anni ’80. Poi tutto dove trovavo un Basso figo mi piaceva, soprattutto i Police o gli Iron Maiden.
Alberto invece all’epoca era quello più straight edge!
Comunque già al tempo avevamo le idee chiare, sempre fatto roba nostra, mai passato per la testa di fare cover.
MelodicRock.it: Quindi abbiamo chiarito anche come conosci il buon Luke Bosio e direi che con Alberto Vacchiotti è un’amicizia che parte da lontano e dura ancora oggi.
Vicio: (Ride) Si, con Luke ci unisce il Metal ed il Tennis, mentre Vacchio per me è come un fratello, nel vero senso del termine. Con lui abbiamo fatto robe inimmaginabili e combinato robe inimmaginabili, perché eravamo due disgraziati… e in parte lo siamo ancora adesso.
MelodicRock.it: Come continua quindi la tua storia?
Vicio: Parlando per me, con il passare del tempo e avendo maturato anche più un’attitudine al songwriting mi è venuto naturale spostarmi verso suoni che forse già avevo nella testa, perché io da piccolo ascoltavo appunto i Police, un sacco di musica dei primi anni Ottanta, anche la roba più commerciale, come poteva essere Chris Rea o, che cavolo ne so, i primi Depeche Mode. Anche proprio quel synth pop che a me è sempre piaciuto.
MelodicRock.it: Sei stato indirizzato in qualche modo verso questo tipo di musica?
Vicio: Indirizzare me è una delle cose più difficili dell’universo, perché sono un rullo compressore ed è difficilissimo avere a che fare con me musicalmente parlando (Ride). A casa mia da piccolo si ascoltava tanto la radio e a fine anni Settanta c’era la New Wave, spesso mi capitava di ascoltare delle note che mi attiravano e ogni tanto captavo qualcosa da amici o parenti più grandi, come per esempio da mia cugina che aveva 8 anni più di me. Quindi quella è stata la mia primissima formazione. Poi sono stato folgorato sulla Via di Damasco da due o tre cose.
Una in particolare, la pubblicazione del primo disco dei Bad English, disco che ho letteralmente consumato.
Quindi, insieme ad Alberto Vacchiotti e Mauro Ala, il trittico che poi ha fondato i Forgotten Sons, ci è venuto naturale iniziare a scrivere verso quella musica, complice anche il fatto di aver trovato al tempo un cantante con una voce molto melodica.
MelodicRock.it: Sfondi una porta aperta, Bad English è uno dei miei dischi preferiti di sempre.
Vicio: Beh sai, è per me uno di quei dischi che ti cambia la vita. Da un giorno all’altro ti rendi conto che non è più la stessa vita. Chiedi a Bosio, l’ho fatto letteralmente rincognionire con questo disco. Poi un altro momento importante per me è stato l’aver visto i Dare di supporto agli Europe a Torino (1989 n.d.r.). Ero da solo e non mi aspettavo sinceramente granchè, invece fu un bel concerto da parte degli Europe.
Però prima di loro suonarono i Dare, e io non avevo la più pallida idea di chi fossero, ma rimasi folgorato. Micidiali! Poi da li ho scoperto l’album Out of the Silence.
MelodicRock.it: Continui a sfondare porte aperte, Darren Wharton è pura meraviglia!
Vicio: Si, già con i Thin Lizzy. Però ora che ci penso c’è stato ancora un album che prima di tutto ha fatto scattare in me la scintilla, Hysteria dei Def Leppard. Ecco, mi è capitato di parlarne anche con amici produttori e musicisti, quello è un album che se lo hai sentito non puoi averlo ignorato!
Anche se spesso ci prendiamo in giro con Max Casacci, il nostro chitarrista nei Subsonica e anche lui produttore, che quella roba li la odiava. Però non la puoi ignorare, non puoi ignorare la portata di un produttore come Mutt Lange che ha cambiato il modo di lavorare sulla musica.
Hysteria è stato un disco che non aveva confini, non era un disco AOR, non era un disco Rock e non era neanche Pop, ma in realtà era tutto insieme. Ecco, questa forse è la musica che a me piace fare, senza connotazioni ma assolutamente curata. Come lo possono essere su questo piano della cura album come Synchronicity dei Police, altro cardine della mia vita, o Operation Mindcrime dei Queensryche. Sono dischi che hanno tutti un filo che li unisce di serietà e di precisione produttiva.
Poi a questo punto con Alberto ci siamo impallinati anche di produzione e ci siamo presi una cotta per i White Lion di Pride e Main Attraction, il primo disco dei Diving for Pearls, i Journey… poi a me ha sempre fatto impazzire John Waite, come anche Bryan Adams.
John Waite poi è anche bassista e nei suoi dischi c’è sempre un grande songwriting, anche in quelli post Bad English. Lo stesso grande songwriting che ritrovo per esempio ora nei The War on Drugs, ecco per loro al momento sbiello proprio.
Quando scrivo quello è il senso che voglio trovare, poter dire ”Ok, sto scrivendo qualcosa di veramente buono”, non sto solo scrivendo “qualcosa”.
MelodicRock.it: Tra l’altro all’epoca con i primi Forgotten Sons avevate anche inciso qualcosa di vostro, corretto?
Vicio: Si, come si chiamavano una volta, Demo Tape, che poi in realtà a pensarci bene era un EP in cassetta. Perché erano quattro brani distribuiti da CGD. HM ci aveva recensiti, e ho ritrovato recentemente la recensione. Dicevano che eravamo il futuro dell’AOR italiano, i nuovi Elektradrive, che tra l’altro sono cari amici miei e di Alberto.
MelodicRock.it: Elektradrive altra grande band, vista non molto tempo fa dal vivo e anche loro in quanto a cura si difendono bene.
Vicio: Con Stefano Turolla (bassista degli Elektradive. n.d.r.) siamo molto amici. Poi ho dato una mano ad Eugenio Manassero (tastierista, n.d.r.) a districarsi tra le sequenze, a cercare di “subsonicizzare” il sound degli Elektradrive (Ride).
MelodicRock.it: Torniamo quindi ai Forgotten Sons. Belle recensioni, eravate anche nel periodo storico “giusto”, e poi?
Vicio: niente, eravamo ragazzini, eravamo teste di minchia… e ci siamo sciolti. A parte gli scherzi, quando abbiamo iniziato a fare un po’ più sul serio è arrivato il grunge quindi noi ci siamo trovati con le mani in mano. Poi all’epoca sembrava una disgrazia, anche perché il grunge, per chi aveva come me vent’anni, non era più una musica interessante.
Io i coglioni che giravano li avevo già avuti prima, quindi mi ero già sfogato con gli Slayer, i Kreator, i Motorhead, le robe che a me davano la possibilità di scaricarmi… i Nirvana e Soundgarden in quel periodo no.
Poi dopo li ho adorati. Però li ho adorati non come dire, “ah questa è la musica che mi salva la vita”, ma come musicista perché ho saputo apprezzare quel loro suono. Anche perché a me la vita l’hanno salvata i Bad English.
MelodicRock.it: Cos’è successo quindi dopo?
Vicio: Io ho iniziato ad interessarmi ad altro. I Prodigy, Chemical Brothers, Underworld, tutta quella roba lì. Massive Attack. Motivo per cui pian piano io mi sono avvicinato ad un altro genere e poi sono entrato nei Subsonica.
MelodicRock.it: Suppongo che i Subsonica siano stati la tua svolta professionale?
Vicio: Sono sincero, è l’unico gruppo con cui avrei suonato. Ci conoscevamo già prima e tra l’altro anche Boosta (Davide Dileo, tastierista, n.d.r.) è un grande appassionato di AOR. Lui ha iniziato a suonare perché ha visto David Bryan dei Bon Jovi (Ride).
MelodicRock.it: i Subsonica penso abbiano portato via una parte importante del tuo tempo?
Vicio: Si, quasi 26 anni. Poi con i Subsonica hai davanti un’entità enorme, quasi schiacciante. Perché essere parte di un gruppo così famoso, e come parte intendo proprio parte integrante visto che siamo un gruppo di cinque elementi a pari livello, e questo schiaccia tutto quello che c’è dietro la persona.
Nel mio caso, a parte la musica, tutto il resto a livello personale che per me è quasi un lavoro, dal coaching, alla diffusione dello Yoga e della Meditazione, alle Arti Marziali.
MelodicRock.it: Arriva però un momento dove da un cassetto riappaiono i Forgotten, o meglio i 4GOT10.
Vicio: È nato credo dal fatto che Alberto ha dovuto cambiare casa e ha dovuto sbarazzarsi delle vecchie robe che aveva in soffitta e ha ritrovato questi vecchi nastri. Quelle robe lì da film (Ride). Lui li ha digitalizzati e me li ha fatti ascoltare.
Abbiamo tutti e due studi di produzione in casa (Lo studio di Vicio si chiama Punto V e si trova in bassa Valle di Susa. N.d.r.), io più orientato verso il Pop, lui sul Rock e così ci siamo detti: “Questa roba non suonava male e alla fine scrivevamo bene, ma perché non li riprendiamo in mano, almeno le basi, e le facciamo suonare come fosse Hysteria, almeno questa era la nostra idea iniziale”.
Poi è arrivato il COVID e così abbiamo trovato effettivamente il tempo di riprendere in mano questo materiale. Abbiamo fatto tutto io e lui, perché io mi sono occupato di fare tastiere, programmazioni, bassi, chitarrine. Lui tutte le chitarre.
I pezzi per noi suonavano da paura. Però c’era l’incognita cantante, il nostro cantante Mauro Ala, già che è sempre stato una persona abbastanza sui generis, negli anni 90 è andato a vivere in Spagna. Quando era tornato una volta qua, nel mio vecchio studio avevamo riregistrato un paio di robe con lui che già al tempo ci avevano fatto capire cosa poteva uscire.
Nel 2021 quindi lo ricontattiamo iniziando a scambiarci materiale tra Italia e Spagna ma in breve vediamo che la cosa non funzionava. Lui non aveva un grande interesse a farlo, poi io e Alberto siamo due musicisti, viviamo nella musica, lui non più. E quindi tirar dentro una persona forzatamente, tu dici anche no.
MelodicRock.it: La voce però in un progetto come i 4GOT10 è un tassello a mio parere importantissimo. Come avete quindi risolto?
Vicio: Abbiamo semplicemente proseguito a buttare giù basi. Poi la scorsa primavera un mio amico storico che si occupa di teatro mi chiede perché non suoniamo nuovamente come Forgotten? Secondo lui c’era un sacco di materiale e si poteva parlare anche di fare un musical.
Subito l’idea di un musical sembrava interessante, ma poi alla fine questo tipo di musica dove avresti potuto suonarla?
Però da li mi è partita l’idea di riprendere le basi e rifare tutte le top line. Io canto, così le ho ricantate e ho riscritto tutti i testi. Sempre e comunque solo io e Alberto a riscambiarci i pezzi.
I pezzi funzionavano. Contemporaneamente io stavo producendo qua un cantante che si fa chiamare Proibito, un ragazzo giovane di Torino che fa roba in italiano, che si accompagna a una tastierista che le fa da supporto produttivo e arrangiamento, Elena Crolle, una molto molto brava e che canta anche molto bene.
Parlando con lui salta fuori che gli piace un casino Steve Perry dei Journey e Bono Vox e così ho avuto l’intuizione di fargli provare a cantare i pezzi. Tra l’altro gli ho fatto un culo in studio inimmaginabile (Ride), perché avevo le idee chiarissime su come volevo fosse cantato questo genere, senza andare troppo in alto, ed è venuta fuori una roba che ci piaceva.
Ecco, da lì poi abbiamo trovato l’altro chitarrista Iacopo “IA” Arrobio, che suonava già con noi in una seconda versione dei Forgotten negli 90, facendo una roba un po’ diversa. Lui era chitarrista dei Sick Rose, gruppo seminale dell’Underground Garage negli anni 80.
Alla batteria ho chiamato un mio amico, Mattia Barbieri, che è uno dei top player italiani, batterista jazz molto molto bravo. Da lì, eccoci, siamo riusciti a fare un disco sostanzialmente registrando qua da me da settembre a dicembre, lavorando alle rifiniture alla follia! Follia produttiva.
MelodicRock.it: Parliamo quindi dell’album di debutto dei 4GOT10. Ho avuto il piacere di ascoltarlo in anteprima e confermo che uno dei punti di forza è sicuramente il livello di dettaglio che traspare dai pezzi. Segno questo che c’è stata una ricerca molto mirata e curata sui singoli brani per riuscire a caratterizzarli, cosa che ultimamente spesso manca alle produzioni di questo genere.
Vicio: Concordo, suonano male molti attuali dischi AOR, che è una cosa assurda. Per far suonare bene adesso un disco, è più semplice rispetto ad una volta. Non dico come Hysteria, però comunque arrivi ad alti livelli. Quindi non riuscire a far suonare bene i dischi per me, da produttore e da mix engineer, è inquietante.
Mentre invece quello che a me spaventava, in senso buono, delle produzioni fino agli 80 dell’AOR era la produzione. Ritchie Zito con i Bad English, Ron Nevison, i Giant, cioè quelle robe che suonavano da spavento.
MelodicRock.it: Parlando invece dei pezzi. Sono tutti brani che già avevate e avete riadattato o avete scritto anche nuovo materiale?
Vicio: Qualcosa lo abbiamo scritto ex novo, tipo For this moment l’ho iniziato a scrivere a luglio. Poi Alberto mi ha dato una mano a concluderla. idem One Second Chance, l’ha scritta Alberto tra ottobre e novembre. C’è anche un mio pezzo, Everybody Loves Everybody Hates, che pensavo non fosse neanche adatta, troppo Pop. Agli altri è piaciuta e quindi è stata inserita.
MelodicRock.it: A mio parere l’album ha un suono suo e personale, che è una cosa che è diventata molto molto difficile da trovare nei dischi AOR e Melodic Rock.
Vicio: Devo dire che a livello di produzione è andato oltre le mie più rosee aspettative. Anche se per me è l’unico modo. Io lavoro un po’ con tutti così. Chi lavora con me come produttore sa che il mio livello di dettaglio e di andare a rifinire tutto ciò che è tridimensionalità nella struttura di una canzone è fondamentale.
Da quel punto di vista uno dei gruppi che mi ha cambiato abbastanza a livello musicale ultimamente sono i The 1975 che trovo molto molto vicini a tanti suoni di questa musica di cui stiamo parlando. Loro sono un gruppo Pop che vende ancora milioni di dischi e riescono ancora ad avere quella cura li.
O se vogliamo possiamo dire Peter Gabriel…
MelodicRock.it: li vai veramente a parare su un livello alto di dettaglio e accuratezza!
Vicio: Però è lì che devi andare a parare. Devi crearti i tuoi riferimenti di ascolto, io per questo disco non mi sono riferito a niente di espressamente rock, devo dire.
MelodicRock.it: mi hai citato un sacco di gruppi in questa intervista, veramente tanti, tra cui anche gruppi che mi piacciono un sacco. Io però ti dico, ascoltando l’album, un gruppo che mi è venuto in mente, e non me l’hai ancora citato, sono i Toto. Anche forse proprio per la cura del dettaglio che c’è dietro ai pezzi, più forse che per lo stile.
Vicio: Guarda, i Toto sono per me croce e delizia. Penso di aver venerato Jeff Porcaro, per me è stato il batterista AOR per eccellenza, così come Steve Lukather è stato uno dei più grandi chitarristi. Ho letto anche il suo libro, The Gospel according to Luke, molto interessante e bellissimo. Lui è un bel personaggio. Soprattutto negli anni 80, quando si muovevano nel versante pop, a me loro piacevano.
Devo dire però che non mi piaceva tutto, perché poi certe canzoni proprio non riesco a digerirle. Tipo le robe troppo “luffiane”, quelle troppo “easy listening”, non riesco proprio a digerirle. Però per esempio un disco come Seventh One l’ho consumato.
MelodicRock.it: 4GOT10 comunque ha una sua parte easy listening… o sbaglio! 😉
Vicio: (Ride) Sì, ci sono sicuramente dei passaggi easy listening. Poi l’assonanza con i TOTO non è così stramba. Alberto è uno che è cresciuto con Steve Lukather, a anche io. Spesso se dovevo fare delle robe di chitarra su questo genere, lui e Dan Huff dei Giant, Neal Schon (Journey)… i riferimenti erano quelli. Però Steve Lukather in particolare, sul discorso rifiniture è stato sicuramente un maestro per tutti quelli che hanno abbracciato la chitarra da studio.
Poi anche il nostro batterista Ninja è molto debitore al mostro sacro della batteria, Jeff Porcaro. Tra l’altro li ho visti dal vivo un paio di volte e avevo anche intervistato Steve Lukather per Distortion negli anni ’90.
Però ammetto che i Toto non erano tra i miei gruppi preferiti di sempre anche se li apprezzavo sicuramente come musicisti e come session man.
MelodicRock.it: Ultimo giro di domande. La prima è cosa ti aspetti dall’album dei 4GOT10?
Vicio: Non lo so, mi basterebbe che la gente ascoltasse che in Itali si possono fare cose di livello in questo ambito. La mia mira poi sarebbe di suonare questi pezzi live esattamente così come spero possano arrivare su album.
MelodicRock.it: Questa era la mia seconda domanda? Rimarrà un progetto o l’idea sarebbe di portare i 4GOT10 live?
Vicio: Guarda, preparo cena, mangio una roba al volo e inizio a provare subito dopo (Ride). E’ complesso, è una challenge elevatissima. Cantare in quattro, cantare e fare uno show che abbia un grande livello. Se tu vai a vedere i 4GOT10 dal vivo devi trovare un alto livello. Per me è come i Subsonica, dove il livello di dettaglio è esattamente quello.
MelodicRock.it: Rispetto al disco è ancora più difficile portare un alto livello in un live!
Vicio: Guarda, io piuttosto non suono. Arrivo comunque da un livello con i Subsonica che per me è alto e non voglio andare a suonare delle cose a un livello più basso. Poi è ovvio che non saremo mai i Subsonica, ma neanche lo vorrei, altrimenti non farei 4GOT10. Mi basterebbe quello che faccio con i Subsonica.
Mentre per me è proprio l’idea di fare una roba totalmente, radicalmente diversa, ma con l’attitudine che metto nei Subsonica
E’ molto disciplinata. Conta che a me piaceva Robert Fripp e i King Crimson degli anni Ottanta. Ho poi praticato e seguito gli insegnamenti di Gurdjieff, per cui la disciplina so cosa vuol dire.
Diciamo che quindi la mira più elevata è proprio quella di portare i 4GOT10 live con un alto livello e comunque anche se dovessimo suonare davanti a due persone le dobbiamo fare uscire piegate e soddisfatte!
MelodicRock.it: Verrò sicuramente a vedervi!
Tocchiamo quindi l’ultimo punto! Spulciando un po’ i tuoi social (i link li trovate a fondo di questa intervista. N.d.r.) e da questa lunga intervista sicuramente traspare il fatto che sei un Personaggio assolutamente poliedrico. Oltre la musica quindi coltivi anche altre Passioni? Ti va di parlarci quindi un po’ di te?
Vicio: Guarda, ad essere sincero non ho molte Passioni. Potrei anche essere molto volgare dicendo quali sono le mie passioni (Ride), perché poi le passioni sono altre cose. Le mie sono banalissime, cadrei nell’equivoco dell’uomo comune.
Mentre invece ciò di cui mi occupo nel resto della mia vita non è una passione, ma è il mio modo di stare al mondo. Perché per me lo Yoga, la Meditazione, così come la Musica, il Qi Gong o il Karate o il Tai Chi… per me si basano tutti sullo stesso concetto di lavoro su di sé. Quindi anche la Meditazione ed il fare Coaching, quindi facendolo anche per gli altri, è proprio il mio modo di stare al mondo.
Io vivo così. Tutti i giorni cerco di seguire una disciplina anche molto ferrea di risvegliofatto in un certo modo, di meditazione, di Qi Gong, di Yoga o comunque quello che sia. Vivo la giornata in un certo modo, l’alimentazione in un certo modo e tendo a finire proprio la giornata sempre seguendo delle linee di disciplina abbastanza ferre, non troppo però. Sicuramente c’è molto tempo dedicato al silenzio, star seduto e semplicemente meditare.
Oltre al contatto con la Natura, perché io vivo fuori città, in collina, in mezzo al Verde, quindi con la mountain bike o andando a camminare. Ho sempre fatto tanto sport, quindi per me il contatto con la natura, il silenzio, stare nel momento, quello è un altro mio modo di stare al mondo.
Non vorrei passare come eccessivo uomo per bene, perché ho fatto anche dei disastri in passato. Tant’è che arrivi poi a questa cosa perché il passato è costellato di casino, e questo in parte traspare anche nei testi di 4GOT10. Ho cercato di mettere giù l’album da un punto di vista anche di chi le cose le ha viste, può permettersi anche di raccontarle un po’ sorridendo come stiamo facendo adesso io e te.
Quello che vivo in questo momento me lo vivo bene, anche l’Amore me lo vivo bene senza nessun tipo di paranoia, gelosia. Cerco di vivere una vita libera in un periodo molto difficile per il mondo a livello energetico, politico, e di tante altre cose.
Cerco di fare mia la Vita in questo modo, anche cercando di portare in giro alcuni concetti a per me importanti con dei seminari. Per esempio io e Livio Magnini, il chitarrista dei Bluevertigo, che tra l’altro anche lui è super appassionato di AOR, stiamo portando in giro questo seminario che si chiama Suono, Silenzio e Meditazione, sull’ascolto emozionale della musica, su ciò che provoca, sull’ascolto del silenzio interiore e anche sulla pratica del corpo.
Quindi cercare anche di portare qualcosa di buono al mondo.
MelodicRock.it: Direi che è stata una lunga e bella chiacchierata e a me non resta che salutarti e augurare a te ed alla band tutto il meglio per questo nuovo percorso dei 4GOT10.
Vicio: Grazie mille a te ed a MelodicRock.it. E’ stato un piacere anche per me e spero ci sia presto occasione per rivedersi.
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