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Revolution Saints – Against The Winds – Recensione

09 Febbraio 2024 4 Commenti Paolo Paganini

genere: Aor
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Against The Winds
2. Changing My Mind
3. Fall On My Knees
4. Can't End It Right Now
5. Lost In Damnation
6. Will I See You Again
7. Show Me Your Light
8. Save All That Remains
9. Been Said And Done
10. Divine Wings
11. No Turning Back

Formazione:

Deen Castronovo – Voce, Batteria
Jeff Pilson - Basso
Joel Hoekstra - Chitarra
Alessandro Del Vecchio - Tastiere

Contatti:

https://www.revolutionsaints.com/
https://www.facebook.com/RevolutionSaints/
https://www.instagram.com/revolutionsaintsofficial/

 

I Revolution Saints nascono nel 2015 da un’idea di Serafino Perugino (presidente di Frontiers Records) impressionato dalle capacità canore di Dean Castronovo fino ad allora conosciuto principalmente come ottimo batterista di svariate band del panorama rock internazionale (Journey, Bad English, Hardline solo per citarne alcune). Da tempo infatti il nostro aveva iniziato a cimentarsi come voce solista su alcune canzoni durante le esibizioni live dei Journey sorprendendo e non poco gli addetti ai lavori. Affiancato inizialmente da Jack Blades (bassista dei Night Ranger) e Doug Aldrich (chitarrista di Whitesnake e DIO) nacque il progetto Revolution Saints che tra il 2015 ed il 2020 diede alle stampe tre apprezzati dischi di AOR/Melodic Rock. Lo scorso anno il cambio di formazione con l’ingresso in squadra di Jeff Pilson al basso (Dokken, Foreigner) e Joel Hoekstra alle chitarre (Night Ranger, Whitesnake) e la pubblicazione del cd Eagle Flight. Ad un anno di distanza esce il nuovo capitolo di quello che da progetto estemporaneo sta diventando una solida realtà.

Le undici songs di cui è composto il nuovo lavoro da studio si basano su un corposo e validissimo AOR compatto e vigoroso con alcune incursioni su territori più hard rock che non fanno che confermare quanto di buono ascoltato fino ad oggi. Brani come Against The Winds, Changing My Mind (perla dell’album) e No Turning Back sono delle vere e proprie Hit che faranno la felicità dei fan dei Journey. Gli amanti delle ballate struggenti troveranno immenso godimento ascoltando Can’t End It Right Now e Show Me Your Light dove emergono tracce degli immensi The Storm. Se invece sentite la necessità di sonorità più robuste Fall On My Knees, Will I See You Again e Save All That Remains faranno al caso vostro.

Tirando le somme possiamo parlare di un ottimo disco a suo modo variegato che si farà apprezzare sotto ogni punto di vista, dalle composizioni alla produzione, dalla indiscutibile perizia tecnica dei musicisti all’eterogeneità degli stili proposti. In un contesto inflazionato da una miriade di uscite anonime i vecchi leoni Dean, Jeff e Joel fanno valere la propria esperienza piazzando un disco di indubbio valore che troverà sicuramente unanime consenso tra i rocker che ci seguono su queste pagine.

© 2024, Paolo Paganini. All rights reserved.

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