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81/100

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The Gems – Phoenix – Recensione

26 Gennaio 2024 4 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Napalm Records

Tracklist:

01. Aurora – Interlude
02. Queens
03. Send Me To The Wolves
04. Domino
05. Silver Tongue
06. Undiscovered Paths
07. Maria’s Song – Interlude
08. Ease Your Pain
09. Running
10. Renaissance – Interlude
11. Like A Phoenix
12. P.S.Y.C.H.O
13. Kiss it Goodbye
14. Force Of Nature
15. Fruits Of My Labor
16. Like A Phoenix – Acoustic Version

Formazione:

Guernica Mancini - voce
Mona "DeMona" Lindgren - chitarre
Emlee Johansson - batteria

 

In casa Thundermother la convivenza non deve essere semplice e così circa un annetto fa tre Thundermotheriane, ossia Guernica Mancini (voce), Mona Lindgren (chitarre) e Emlee Johansson (batteria) prendono i loro bagagli e in blocco tolgono il disturbo.
Il Lupo però perde il pelo ma non il vizio, o in questo caso direi la voglia di fare musica, e così le tre ex si ritrovano e neanche da dire mettono su una band a nome The Gems e si ripresentano sul panorama musicale mondiale con l’esplicativo album Phoenix !
Album che, ancora una volta neanche da dire, riprende pari pari quello che le tre facevano nelle Thundermother, ossia del sano, sanguigno, e forse solo un pelino meno grezzo (cosa che apprezzo!) Hard Rock stradaiolo che sembra incrociare in un’orgia alcolica il sound di Kiss, Ac/Dc e Mothorhead!

La copertina decisamente fine anni ’70 che vede in un poco memorabile outfit le tre donzelle introduce invece in un lotto ben più memorabile di pezzi, 16 per l’esattezza anche se va detto che ci sono tre intermezzi ed una versione acustica del brano Like a Phoenix il che riduce in realtà, a voler ben vedere, il corposo lotto al numero più umano di dodici pezzi.
Passato quindi il primo “interlude” (Aurora) ci si lancia subito negli intenti diretti di Queens! Come a dire, gente noi siamo le Regine, ed effettivamente il pezzo gira che è un piacere. Originalità zero ma il buon gioco di squadra delle tre “Gemme” fa capire che il tutto funziona alla grande!
L’album riesce a trasmettere infatti quell’aria più “easy” (in tutti i sensi) che probabilmente si respira tra le Gems rispetto al loro recente passato, risultato ottenuto presumibilmente grazie anche all’amicizia “vera” che lega le tre al di fuori della band.
Si continua così con lo stile seventies blues hard rock di Send Me To The Wolves e sulla Mothorhediane Domino e Silver Toungue! Il concetto di “originalità pari quasi a zero” continua per tutto l’ascolto del disco ma va detto che l’album comunque si fa apprezzare con piacere grazie anche ad un lavoro veramente di livello alla chitarra per la brava Mona “DeMona” Lindgren ed alla sempre ottima voce di Guernica Mancini, mentre alla batteria Emlee Johansson mostra tutte le sue doti da rullo compressore che sono praticamente imprescindibili in un album come questo.
Senza passare al lumicino tutti i pezzi di questo Phoenix meritano una citazione l’intensa Ease Your Pain, il manifesto Like a Phoenix e la radiofonica chiusura di Fruits of my Labor.

Sarà la voglia di rivincita delle tre Gems, sarà l’amicizia che le lega ma questo Phoenix è un bell’ascoltare. Certo, prova a venderci l’acqua calda, ma lo fa almeno profumandola a dovere e presentandocela alla giusta temperatura. Consigliato un ascolto, brave Gems!

© 2024, Denis Abello. All rights reserved.

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