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Nitrate – Feel The Heat – Recensione

12 Ottobre 2023 10 Commenti Francesco Donato

genere: Melodic Rock/Aor
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Feel the Heat
2. All the Right Moves
3. Wild in the City
4. Needs a Little Love
5. One Kiss (To Save My Heart) (featuring Issa)
6. Live Fast, Die Young
7. Haven't Got Time For Heartache
8. Satellite
9. Strike Like a Hurricane
10. Big Time
11. Stay

Formazione:

Nick Hogg - Bass Guitar
Alexander Strandell - Lead Vocals
Tom Martin - Guitars
James Martin - Keyboards
Alex Cooper - Drums
Richard Jacques – Guitars

 

Quarto lavoro in studio per la melodic rock band inglese Nitrate. Anticipato dall’accattivante singolo “Wild in the city” arriva l’album “Feel the heat”, e la prima grande novità della band capitanata da Nick Hogg è la riconferma alla voce di Alexander Strandell (già Art Nation). Niente di scontato considerato che i primi tre lavori della band di Sheffield sono stati caratterizzati da un susseguirsi di avvicendamenti alla voce partiti con l’esordio di Joss Mennen (su Real World, 2018) e proseguiti con Phil Lindstrand (su Open Wide, 2019) e appunto Alexander Strandell (su Renegade, 2021). La band si completa con le ulteriori riconferme di Tom e James Martin, rispettivamente alle chitarre e tastiere, Richard Jacques alle chitarre e Alex Cooper dietro i tamburi.

Questo senso di continuità con il precedente “Renegade” pervade l’intero sviluppo dell’album, soprattutto quando la voce di Strandell tende ad esaltare “alla sua maniera” le melodie messe in campo dal songwriting della band inglese, caratteristica che arricchisce di enfasi soprattutto le strofe, che in quasi tutti i brani si aprono ariose, armoniose e ben congegnate sulle tonalità tanto care al vocalist. Non si esce dai canoni dello stile, questo è vero, ma dopo un paio di ascolti sul piano strettamente tecnico possiamo notare un netto miglioramento in chiave arrangiamenti, con un ottimo lavoro di ricerca e cura dei suoni da parte del tastierista James Martin, ed una produzione più uniforme e sicuramente ben curata.
“Feel The Heat” è anche il primo lavoro dei Nitrate per Frontiers Records, scelta che ha messo al servizio della band la produzione della Martin Bros Production (Vega) e collaborazioni di rilievo con artisti che gravitano l’orbita dell’etichetta italiana come la cantante norvegese ISSA, il leggendario Paul Laine (Danger Danger, oggi The Defiants), Leon Robert Winteringham (LRW Project), Alan Clark (Change of Heart), e Rob Wylde (Midnite City e Tigertailz). Avvio lanciatissimo con la titletrack, uno dei migliori colpi in canna dell’intero album. Sostenuta da un incisivo intreccio di tastiere “Feel the Heat” già dal primo ascolto ci trasporta nel mood ottantiano del disco e nelle intenzioni della band inglese. La voce di Strandell si esprime limpida e coinvolta, sfociando in un ritornello di presa facile. Si prosegue con l’accoppiata dei singoli “All the Right Moves” e “Wild in the City”. Siamo nel cuore pulsante dell’album, pezzi dove le melodie alzano la gonna pronte a sedurre gli amanti del rock melodico. I toni si fanno più morbidi con le cremose “Needs a Little Love” e soprattutto con “One Kiss (To Save My Heart)”, ballatona in cui il caro Strandell duetta con ISSA. Si torna ruggenti con “Live Fast, Die Young” e con le chitarre in prima linea di “Haven’t Got Time For Heartache”. Se siete fans dei Danger Danger la successiva “Satellite” non vi lascerà di certo indifferenti, mentre “Strike Like a Hurricane” strizza l’occhio ai Bon Jovi con tanto di coretti “ohh ohh” e tipico giro di basso. Altro giretto intorno agli ’80 è “Big Time”, ulteriore pezzo ad alto tasso melodico con tanto di campanaccio sul piacevole ritornello. Abbassa la saracinesca la dolce ballad “Stay”.

Un album sicuramente derivativo che farà la gioia dei fans dei vari Danger Danger, Bon Jovi, Journey o dei più moderni H.E.A.T, ma ben fatto, ben prodotto e arrangiato e con quella giusta dose di maturità da poter emerge intorno a tante proposte omologate su cliché molto spesso abusati.

© 2023, Francesco Donato. All rights reserved.

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