LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

78/100

Video

Pubblicità

Sweet & Lynch – Heart & Sacrifice – Recensione

15 Giugno 2023 1 Commento Francesco Donato

genere: Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Heart & Sacrifice
2. Where I Have To Go
3. Miracle
4. Leave It All Behind
5. You’ll Never Be Alone
6. After All Is Said And Done
7. Give Up The Night
8. Will It Ever Change
9. It’s Time To Believe
10. Every Day
11. It Rains Again
12. World Full Of Lies

Formazione:

Michael Sweet – lead vocals, guitars
George Lynch – lead guitars
Alessandro Del Vecchio – bass
Jelly Cardarelli – drums

 

Esce per Frontiers Records il terzo e atteso lavoro della premiata ditta Sweet & Linch, un album robusto e di mestiere che conferma la buona alchimia tra i due storici musicisti.

Per chi non fosse a conoscenza delle origini di questo progetto, dobbiamo risalire al 2015 quando Michael Sweet (noto per la sua carriera negli Stryper) e George Lynch (vero e proprio guitar hero famoso per la sua lunga militanza nei Dokken e nei Lynch Mob) debuttarono in coppia con l’album “Only to Rise”, un disco uscito sempre sotto Frontiers che raccolse felici consensi. Nel 2017 arriva a conferma la bontà della proposta il secondo “Unified”. La line up dei primi due album contava sulla sezione ritmica formata da James Lomenzo (conosciuto ai vecchi hard rockers per la sua lunga militanza nei White Lion) e Brian Tichy (già Whitesnake e Dead Daisies). La prima importante novità in questo Heart & Sacrifice è proprio l’avvicendamento alla sezione ritmica che vede entrare in gioco Jelly Cardarelli alla batteria e il nostro Alessandro Del Vecchio nel ruolo di bassista.

Dal punto di vista stilistico questa terza uscita del progetto non sposta nulla da quanto proposto nei due predecessori: Un succulento e appetitoso calderone dove tutte le più importanti eredità musicali di Sweet e Lynch si miscelano senza sosta. Un susseguirsi continuo di retaggi di Dokken, Stryper, Lynch Mob che non annoia mai, proprio in virtù della maestria e della strepitosa forma dei due nel sapersi integrare senza sovrapporsi in un songwriting che alla lunga risulta tutt’altro che derivativo. L’avvio del disco è concesso alla titletrack, uno degli episodi che risulterà più convincenti, sostenuta da riffs potenti e da un ritmo indiavolato. E’ proprio qui che la voce di Sweet mette subito in chiaro le cose in merito allo stato di forma del vocalist: Insomma, gli anni non sembrano passare per il vecchio Michael. Lavoro di fino per la successiva “Where I Have to Go”, un altro pezzo che alla lunga si farà ricordare piacevolmente. Stavolta è il lavoro elegante di Lynch a colpire. Si susseguono dunque i due piacevolissimi singoli “Miracle” e “Leaving It All Behind”, dove nel secondo la voce di Sweet ci regala un’altra robusta interpretazione di forza. Aperta da un riff granitico e da un possente urlo di Sweet piomba sulle nostre orecchie “You’ll Never Be Alone” quello che reputo il miglior pezzo dell’intero album. I ritmi si abbassano con la successiva “After All I Said and Done”, dai toni quasi blues. Si torna a spingere con la ottantiana “Give Up The Night”, ulteriore conferma della dimestichezza del duo nel sapersi rigenerare a vicenda senza allontanarsi troppo dal passato. “Will It Ever Change” parte dura e pesante per poi cadere a foglia morta sul melodico intercedere delle strofe di Sweet. Altro gran bel pezzo, altro grande assolo di Lynch. La classe non molla la presa per tutti i dodici episodi, e forse solo nella conclusiva “Word Full Of Lies” si assiste ad un leggero calo d’intensità.

In chiusura: Un album che farà la gioia dei fans di Dokken e Stryper su tutti, ma che non deluderà chi si aspetta una convincente prova da due dei più grandi protagonisti del passato di questo genere musicale.

© 2023, Francesco Donato. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

1
0
Would love your thoughts, please comment.x