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Revolution Saints – Eagle Flight – Recensione

21 Aprile 2023 8 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock/Aor
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Eagle Flight
2. Talking Like Strangers
3. Need Each Other
4. Kids Will Be Kids
5. I’ll Cry For You Tonight
6. Crime Of The Century
7. Set Yourself Free
8. Sacred
9. Once More
10. Save It All

Formazione:

Deen Castronovo: lead vocals, drums
Joel Hoekstra: guitars
Jeff Pilson: bass

Ospiti:

Alessandro Del Vecchio: keyboards, backing vocals

Contatti:

Fb: https://www.facebook.com/RevolutionSaints/

 

Chi tra voi ha la bontà di seguire i miei scritti su questa pagina, dovrebbe essersi fatto un’ idea di quale sia la mia opinione sui cosiddetti supergruppi odierni. Ribadirò comunque il concetto: il Supergruppo dovrebbe essere un evento eccezionale composto da musicisti eccezionali che uniscono le forze per produrre qualcosa che dovrebbe essere, almeno in teoria, diverso da ciò che abitualmente suonano con i gruppi di appartenenza. Ovviamente nel caso dei Revolution Jour… ehm Saints questa è addirittura la seconda versione della band che nei precedenti tre lavori vedeva in line up Jack Blades e Doug Aldrich, ma a dire il vero il mood cambia di poco e viene da pensare che la vera figura intorno alla quale ruota il progetto sia il buon Dean Castronovo.

Sì, ma il disco com’è? Il disco è buono, veramente buono, per me al livello del secondo (che considero il loro migliore) Lights Of The Dark, ovviamente senza che nessuno abbia ad aspettarsi cose per l’appunto rivoluzionarie… Il sound è fortemente Journey inspired ed a mio orecchio si colloca nel periodo di Trial By Fire come sonorità generali. Probabilmente l’attitudine di Pilson ed Hoekstra, rendono il suono un po’ più tagliente e roboante che in passato e gli arrangiamenti sono più votati al lato hard rock, ma la sostanza è quella e Dean Castronovo ci sguazza alla grande.

Ci sono infatti un paio di pezzi clamorosi, Eagle Flight e Need Each Other, che se fossero stati inseriti nell’ultimo disco dei Journey ne avrebbero alzato non di poco il livello qualitativo, senza contare che questo disco suona infinitamente meglio, ma questo è un altro discorso… Inoltre personalmente ho un debole (eh lo so qui i pareri potrebbero essere discordi) per l’interpretazione vocale di Dean,  che per me va a ricalcare spesso il feeling e la postura di Steve Perry. Nel lotto di dieci canzoni non scorgo filler di sorta e tutto il disco scorre piacevole senza mai annoiare e tra le canzoni che più ho gradito ci sono: Talking Like Strangers, I’ll Cry For You Tonight e Once More, ma ripeto, il livello generale è sempre ottimo.

Mi sento dunque di consigliare l’acquisto a tutti gli amanti dell’ hard rock melodico e naturalmente a chi ha il Journey sound nel cuore… Ahhh se tutti i Supergruppi fossero così..

© 2023, Samuele Mannini. All rights reserved.

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