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Recensione

75/100

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Hydra – Point Break – Recensione

24 Settembre 2022 1 Commento Francesco Donato

genere: Melodic Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Stop The Madness
02. Bringing Down The Moon
03. No Lullaby
04. Stay A While
05. Angela
06. Forever My Love
07. Never Be The Same
08. Doors Of Love
09. The Most Wanted
10. Suspicious
11. To Say Goodbye

Formazione:

Andi Kravljaca - Voce, chitarra
Henrik Hedström - Tastiere, chitarre
Daniel Flores - Batteria, tastiere
Jonny Trobro - Basso

 

 

Tra i tanti debutti di questa calda Estate ormai giunta al termine, si fa spazio questo “Point Break” degli svedesi Hydra.

La band, le cui fila sono mosse dal songwriter Henrik Hedström, coadiuvato in primis dal batterista Daniel Flores (già First Signal e FindMe), è completata da Jonny Trobro al basso e Andi Kravljaca (entrambi sempre nel giro First Signal e FindMe). Un’alchimia rodata che ha funzionato a meraviglia anche su questo lavoro targato Frontiers Records.

Se la copertina lascia pochi dubbi sul contenuto del dischetto, il nome della band, chiaramente evocativo, ci riporta indietro nel tempo fino al secondo album dei Toto. La band svedese non fa decisamente mistero già dal primo ascolto al mazzo di carte da cui pesca gran parte della verve compositiva.

Se l’iniziale “Stop The Madness” si snoda su sonorità abbastanza fresche (ma ormai, possiamo dirlo, iper abusate) richiamanti le ultime tendenze melodiche scandinave, dalla seconda “Bringing Down The Moon” i nostri giocano sull’altalena tra Toto e Styx piazzando anche pregevoli colpi come la doppietta “No Lullaby” e “Stay a While” , certamente due tra i pezzi più riusciti dell’album. Si procede su mid tempo e semi ballads come “Angela” , “Forever My Love” e la conclusiva “To Say Goodbye” che vede l’intervento canoro in duetto di Elena Valente.

La seconda parte del disco cala un po’ d’intensità, probabilmente con qualche filler di troppo, ma senza nulla togliere alla validità della proposta.

 

© 2022, Francesco Donato. All rights reserved.

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