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Recensione

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Alicate – Butterfly – Recensione

30 Settembre 2022 1 Commento Alberto Rozza

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Pride & Joy

Tracklist:

I Can Run
My Last Goodbye
Butterfly
Rise Once Again
Monday
We Will Get By
Let It Out
Out Of Control
Highway
Done For The Weekend

Formazione:

Jonas Erixon - Vocals, Guitars
Fredrik Ekberg - Bass
Glenn Ljungkvist - Keys
Jesper Persson – Drums

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/people/ALICATE/100063466240047/

 

Interessantissima uscita per gli svedesi Alicate, band che fonda le proprie radici negli anni ’80.  Tornati in attività dal 2006 nel 2009 rilasciarono il primo disco intitolato World Of Anger. La proposta contenuta in questo nuovo Butterfly è un solido e nostalgico hard rock, condito da tanta melodia.

Esperienza e convinzione si fanno subito sentire nell’opening “I Can Run”, canonica per stile e intenzione, pezzone tosto e rompighiaccio senza troppi fronzoli. Si passa così alla successiva “My Last Goodbye”, struggente e suadente, che strizza l’occhio a sonorità e coralità di stampo Whitesnake, rendendosi complessivamente piacevole. Giunge il momento della title track “Butterfly”, calda e intensa ballad, un lento consueto ma comunque godibile, che disorienta inizialmente, visto che molto raramente il titolo di un album viene scelto tra le tracce “lente”. Si torna a macinare battiti con la roboante “Rise Once Again”, una cavalcata trionfale dal puro sapore di hard rock, dall’arrangiamento spietato e corale, tutto sommato picco positivo all’interno del lavoro. Atmosfere contemplative sulle note di “Monday”, gradevole e accessibile, sempre vicina alle sonorità dei grandi degli anni ’80 e dal pregevole solo di chitarra. Aperta e dal sapore gioioso, arriva il momento di “We Will Get By”, molto evocativa, che ben si abbina alla successiva “Let It Out”, grintosa e dalla trama ben congeniata. “Out Of Control” si presenta come il brano più tosto e graffiante del lavoro, oscuro e misterioso, dalla timbrica inconfondibile e tambureggiante. Non particolarmente originale invece “Highway”, molto riconoscibile, dal gusto di già sentito, che passa leggera e senza grandi rimpianti. Concludiamo l’ascolto con “Done For The Weekend”, quasi una prosecuzione ideale della traccia precedente, che mette la parola fine a un buonissimo lavoro, canonico, sentito, a tratti non freschissimo, ma di sicuro impatto strumentale.

© 2022, Alberto Rozza. All rights reserved.

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