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H.E.A.T. – Force Majeure – Recensione

30 Agosto 2022 16 Commenti Giulio B.

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2022
etichetta: ear music

Tracklist:

01 - Back to the Rhythm
02 - Nationwide
03 - Tainted Blood
04 - Hollywood
05 - Harder to Breathe
06 - Not for Sale
07 - One of Us
08 - Hold Your Fire
09 - Paramount
10 - Demon Eyes
11 - Wings of an Aeroplane

Formazione:

Kenny Leckremo: Vocals
Dave Dalone – Guitars
Jona Tee – Keyboards
Jimmy Jay – Bass
Don Crash – Drums

 

I primi due album degli H.e.a.t (“H.e.a.t ” del 2008 e “Freedom Rock” del 2010) sono innegabilmente delle perle A.o.r. del melodic rock contemporaneo. Dietro al microfono delle suddette uscite discografiche era presente Kenny Leckremo.
Della serie “A volte ritornano…” Kenny è tornato in sella agli He.a.t, dopo dodici anni e ben quattro album in studio con la voce di Erik Gronwall, passato recentemente ai blasonati Skid Row.
In uscita ad inizio agosto, tramite Ear Music, ecco il nuovo album dei cinque svedesi dal titolo “Force Majeure”, un album che non è un ritorno alle origini ma bensì è la ricerca di nuova linfa da apportare alla loro proposta musicale; tutto ciò è esemplificato anche dai nuovi video musicali e gli artwork proposti, all’insegna di un mondo immaginario, chiamato H.E.A.T City.

Parto dai tre singoli rilasciati:
Il primo singolo “Nationwide”, con Lenny alla voce, è stato sicuramente destabilizzante per chi, come me, si aspettava qualcosa che riportasse ai primi album mentre si trova di fronte ad un lavoro poderoso alle chitarre.
Più efficace e ritmato, già dal titolo, è il secondo estratto, “Back to the Rhythm”, con cui abbiamo capito che il nuovo corso musicale era in atto.
Dulcis in fundo, “Hollywood” dall’irriverente video che è indiscutibilmente il pezzo più catchy e azzeccato per presentare “Force Majeure”.
L’album, quindi, percorre nuovi sentieri nella discografia degli H.e.a.t ma non fa mai mancare quelle melodie che ci hanno regalato negli anni questa band di giovani fenomeni del rock. Tra le canzoni che si stampano subito in testa ci sono “Harder to breathe”, sinuosa e coinvolgente, e il conclusivo mid-tempo “Wings of an aeroplane” che idealmente mi riposta pure alla copertina del loro esordio discografico.
L’intro filodrammatico di “One of us” è il preludio dell’unica e corposa power ballad presente nella tracklist. I ritmi salgono poi vertiginosamente con la carica diabolica di “Demon eyes”, dalla muscolare energia di “Tainted blood” e dalle ritmiche accattivanti di “Not for sale”.
A completare l’opera “Hold your fire”, tremendamente anni Ottanta, un mix tra gli Europe e i Firehouse, e “Paramount” che ripercorre l’idea di “Mannequin Show” con quel sano senso di uscire dai binari consolidati alla ricerca di nuovi territori musicali, seppure efficacemente melodici.

Conclusioni:
Un nuovo capitolo è iniziato per gli H.e.a.t. con “Force Majeure”; inizialmente destabilizzante all’ascolto ma che alla lunga ci regala un nuovo e grande album di melodic rock scandinavo.

© 2022, Giulio B.. All rights reserved.

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