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Generation Radio – Generation Radio – Recensione

12 Agosto 2022 17 Commenti Denis Abello

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1. Why Are You Calling Me Now
2. Angels
3. All Night To Get There
4. I Hope You Find It
5. Time To Let It Go
6. Lights Go Out In Paradise
7. Don’t Go
8. Smoking
9. Anything But Us
10. Waiting On Your Sunshine
11. Finally Got It Right

Formazione:

Jay DeMarcus
Jason Scheff
Dean Castronovo
Tom Yankton
Chris Rodriguez

Contatti:

https://www.facebook.com/GenerationRadioBand
https://www.instagram.com/generationradioband/
https://twitter.com/genradioband
https://www.generationradio.net/

 

Altro SuperGruppo??? Domanda lecita leggendo i nomi coinvolti, ma la risposta è meno scontata del previsto… Il termine “Supergruppo” risulta alquanto inflazionato ultimamente e forse un po’ snaturato nello Spirito, il che ha portato spesso ad unioni forzate di nomi di spicco che con qualche buon pezzo alle spalle riescono a piazzare un  buon album a cui forse manca spesso un po’ di Anima…
… ecco, pescando i nomi in gioco in questi Generation Radio che vedono Jay DeMarcus, polistrumentista in forze alla band country-rock Rascal Flatts, Jason Scheff che è stato bassista e cantante nei Chicago, Dean Castronovo (a cui subentra dal 2021 in sede live spesso Steve Ferrone, n.d.r.) che porta in dote la batteria dei Journey / Revolution Saints nonchè una voce non da poco, a cui inoltre si aggiungono i meno conosciuti chitarristi Chris Rodriguez (Garth Brooks, Kelly Clarkson, Amy Grant, Michael W. Smith, Kenny Loggins, Reba McEntire, Tim McGraw, Faith Hill) e Tom Yankton (turnista con i Rascall Flat oltre che aver registrato con gli stessi Chicago)… ecco, il nome Supergruppo va da se che calza a pennello.
In questo caso però la sostanza della band poggia su radici solide e qui “SI” che il concetto di Supergruppo si riprende la sua vera “Anima”. Band nata nel 2020, in pieno periodo di Pandemia, dall’amicizia ed il rispetto reciproco che a filo continuo lega l’uno e l’altro componente della band generando una perfetta Alchimia. Intento del tutto… portare su disco e dal vivo l’esperienza radiofonica del sano e classico soft AOR di matrice americana che band come Journey e Chicago hanno saputo cesellare negli anni di massimo splendore del genere.

Obiettivo raggiunto? Direi proprio di si, e basta un solo ascolto completo dell’album per rendersi conto di questo. Si viaggia su note AOR soft e radiofoniche praticamente dal primo all’ultimo pezzo. Così la splendida (forse uno dei migliori pezzi sentiti quest’anno) Why Are You Calling Me Now (presentata come singolo) con la sua intro di batteria, che solo se hai un Dean Castronovo per le mani puoi pensare di inziare un pezzo (ed un disco) in questa maniera, un Jason Scheff che se la gioca da navigato paroliere e quelle tastiere tanto radio friendly anni’80 decreta da sola il valore dell’intero disco.
“Peccato” che il disco è composto da altre 10 tracce, ed Angels, piazza un altro centro miscelando in questa semiballad tutti gli elementi chiave della band a partire dalla commistione Chicago / Journey e con quel tocco di fondo che fa tanto Rascal Flatts.
Snoccioliamo velocemente, e per dovere di cronaca, il resto del disco passando al radiofonico (si, lo so, sto usando tanto questo termine… ma il disco è molto, tanto, spudoratamente… radiofonico) AOR/Country di All Night To Get There, la splendida (e radiofonica) ballad I Hope You Find It dall’anima Chicago, l’incalzante Time to Let It Go, la fresca e Journeyana Lights Go Out In Paradise per ricadere nella seconda pura ballad del lotto, Don’t Go, che ancora una volta affonda le radici nel fertile terreno dei Chicago, ma anche in alcune ballad a firma Rascal Flatts… spiazza Smoking, da gustare forse con qualche ascolto in più, ma pezzo perfetto per spezzare l’incedere del disco e segnare una sorta di giro di boa… si torna a parlare la lingua del soft rock con qualche richiamo ai Rascal Flatts sporcati di Journey nella semi ballad Anything but Us e si va a chiudere con lo stile dei Chicago più frizzanti su Waiting on your Sunshine e di quelli più intimisti in Finally Got It Right.

Con questo album ci sono solo due possibilità…
se Amate Chicago / Journey / Rascal Flatts… Amerete questo disco!
se non conoscete Chicago / Journey / Rascal Flatts… Amerete comunque questo disco!
Punto!

© 2022, Denis Abello. All rights reserved.

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