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Recensione

65/100

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The Big Deal – First Bite – Recensione

16 Maggio 2022 19 Commenti Max Giorgi

genere: Melodic Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers

Tracklist:

Never Say Never
I Need You Here Tonight
Sensational
Top Heaven
Wake The Fire
In The Dead Of The Night
Rebel Lady
Power On
Bad Times, Good Times
Fallen
Lady Of The Night

Formazione:

Srdja Brankovic – guitars
Nevena Brankovic – vocals and keyboards
Ana Nikolic – vocals
Marko Milojevic – drums
Alessandro Del Vecchio - bass

Contatti:

https://www.facebook.com/TheBandBigDeal

 

Gentili lettrici e lettori di www.melodicrock.it, direttamente dalla Serbia, i “The Big Deal” ci presentano il loro primo lavoro First Bite. Se avete gia visto I video che hanno anticipato l’uscita di questo disco, avrete subito notato che l’attenzione viene subito attirata dalla particolare avvenenza delle due fanciulle, Nevena Brankovic e Ana Nikolic. “Siamo donneeeeeee, oltre le gambe c’è di più………ops scusate, sono stato posseduto un attimo dal Demone della musica di me@@@. Ok! Esorcismo effettuato. Torniamo a parlare di musica decente ed andiamo oltre quello che è il mero e superficiale aspetto fisico……..questo progetto nasce dall’idea del chitarrista, compositore e produttore Srdjan Brankovic e sua moglie Nevena (pianista molto preparata e cantante). Il loro desiderio è stato quello di creare una band che potesse fare del sano ed orecchiabile Hard Rock. Al progetto si uniscono Ana Nikolic come ulteriore contributo vocale, Marko Milojevic alla batteria, e, Udite Udite il Nostro Alersessandro Del Vecchio, questa volta in una inusuale veste di bassista.

La curiosità di sentire cosa esce fuori da questo connubio è alta e devo sinceramente dire che le cover pubblicate hanno creato in me molta curiosita di ascoltarli alle prese con brani originali. Ma un conto è suonare molto bene delle cover, (il livello dei musicisti non si discute) un altro conto è produrre qualcosa di proprio.
L’opener è un brano che già conosciamo in quanto uno dei singoli usciti già da un po’ di tempo: Never Say Never (ma quanto è inflazionato questo titolo nella storia dell’hard rock?) è il tipico brano che prende spunto da tutto quello che è stato il nostro amato genere a cavallo tra gli anni 80 e 90. Una bomba? Forse più un petardo. Brano piacevole ma che non ci dona nulla di originale, ed anche il finale con il pianoforte ……..mi fa storcere un po’ il naso.

I Need You Here Tonight prosegue la trama basata su un hard rock datato ma con una bella parte di chitarra che mi ricorda il caro e sempre compianto Randy Rhoads. Insomma nulla di esltante ma comunque un bel pezzo . Sensational, altro singolo, inizia come il brano che lo ha preceduto (tastiere) ma si sviluppa in modo più ruffiano e commerciale. Gli inserti di pianoforte prima delle strofe mettono in evidenza il talento di Nevena. A proposito di strofa: per tutti I metallari con una certa età……… somiglia ad un brano degli Iron Maiden (andatevi a riascoltare Wasted Years). Indovinello…….come finisce il brano? Con il pianoforte…….non sarà che con l’età sto diventando un brontolone??????? Comunque forse questo è uno dei brani più azzeccati. “Top Heaven” inizia bello sostenuto, strofa piacevole e dal bel tiro, ma il tutto si spegne con un ritornello che più banale non si poteva scrivere. Mi spiace ma non mi è piaciuto per nulla…..
A questo punto dell’ascolto mi domando,”ok sulle robe veloci non mi convincono per nulla” ma con quelle due voci ed il pianoforte…..chissà che ballad esce fuori!!!! Ed ecco Wake The Fire….che ballad non è. L’intro, molto alla Scorpions, ci porta in un mid tempo piacevole ma con un ritornello che non mi conquista. Ecco una caratteristica di questo lavoro: I brani partono bene ma poi si perdono come se di colpo finisse l’ispirazione del compositore.
Mentre io continuo speranzoso ad aspettare la ballad, ecco “In The Dead Of The Night” un altro brano hard che però non fa assolutamente fare il salto di qualità a questo disco. “First Bite” prosegue sapientemente nella sua trama di un film giallo in cui si scopre chi è l’assassino dopo pochissimi minuti. Sia Rebel Lady che Power On, seppur con caratteristiche differenti (più cadenzata la prima , piu veloce la seconda) non mi riescono ad entusismare per nulla! “Bad Times, good Times” alza leggermente l’asticella della mia attenzione con un ritornello che finalmente mi soddisfa e con un bel intermezzo di pianoforte che da il via ad un ottimo solo di Srdjan Brankovic. Finalmente un bel brano. La piacevole Fallen (ma che cori scontati!!!!) e “Lady of the night” chiudono questo primo lavoro dei The Big Deal.

Sarà che forse mi aspettavo molto da loro dopo aver ascoltato I vari singoli, sarà che reputo la presenza del Nostro Orgoglio Italiano, Alessandro Delvecchio, comunque un valore aggiunto in qualsiasi tipo di progetto, ma finisco l’ascolto con un po’ di amaro in bocca……..della serie: vorrei ma non posso. Sulla carta il progetto è valido. Presi uno ad uno stiamo parlando di artisti molto validi e capaci. Cosa manca? Forse il songwriting. O almeno, io mi aspettavo qualcosa di diverso. Produzione nella media con il suono del basso che appare un po’ sacrificato.Ah, e se non ve ne foste accorti…..niente ballad.
We Rock!

© 2022, Max Giorgi. All rights reserved.

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