LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione Gemma Sepolta

  • Home
  • /
  • Classici
  • /
  • Randy Jackson’s China Rain – Bed Of Nails – Gemma Sepolta

Gemma Sepolta

Video

Pubblicità

Randy Jackson’s China Rain – Bed Of Nails – Gemma Sepolta

18 Febbraio 2022 16 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock / Aor
anno: 1991 - 1993
etichetta: Dig it
ristampe:

Tracklist:

1 You're Only Lonely Today
2 Bang On The Wall
3 Psychedelic Sex Reaction
4 Last Forever
5 Light Of My Love
6 Bed Of Nails
7 Before It's Too Late
8 I Loved You Lied
9 Valerine
10 Love Calls

Formazione:

Bass – Teddy Cook
Drums – Brian Tichy
Guitar – Randy Jackson, Ronnie Snow
Lead Vocals – Randy Jackson

 

Storia di un disco che doveva uscire per una major, fu cancellato ed uscì due anni dopo per una etichetta italiana specializzata in pop e disco dance. I misteri del music biz delle major americane di quegli anni sono avvolti dalle nebbie del mito e della leggenda e trascendono la logica umana. Quale sia il senso di spendere vagonate di soldi in songwriters, studi di registrazione e promozione per cancellare l’uscita di un disco alla sua vigilia resta infatti un mistero.

Essendo stato assiduo lettore dei vari magazine dell’epoca, ricordo qualche articolo che parlò di questa uscita tentando di ricostruire il fatto. Vi riporterò allora quella che è la ‘leggenda’ più plausibile. Il disco era fatto e finito, era stato anche già girato un video, la copertina ed i promo in cassetta (che cosa romantica il promo in cassetta), erano già stati fatti circolare alla stampa specializzata, ricordo che su Metal Shock c’era trepidante attesa. Ecco che allora, qualche capoccione alla Atlantic, decise di posporre l’uscita a tempo indefinito per lasciare spazio ad altri dischi quali, Mane Attraction e Slave to the Grind, che erano in rampa di lancio così da non ingolfarne le vendite. Dato poi il carattere mutevole del mercato e di chi a quei tempi gestiva queste cose, alla fine il disco finì nel dimenticatoio. Cosa abbia spinto la nostrana Dig it ad acquisirne i diritti, stipulando poi accordi con altre etichette per la distribuzione in Nord america e in Giappone, è forse un mistero ancor più grande. Il core business dell’ etichetta era infatti rivolta a ben altri lidi e forse, si voleva tentare di esplorare altri mercati, chissà… Ad ogni modo bisogna solo ringraziare, perché altrimenti questo piccolo gioiello non avrebbe mai visto la luce.

Il personaggio su cui ruota il gruppo è ovviamente Randy Jackson, protagonista con gli Zebra, band hard rock sempre in bilico tra culto e notorietà. Coadiuvato in sede di songwriting da Mark Slaughter, Dave Sabo e soprattutto dal magico duo Jack Ponti e Vic Pepe, il buon Randy da alla luce un disco di Hard Rock molto accattivante e vicino a sonorità radio friendly che, nel recente passato, furoreggiava nelle classifiche. Il Ponti sound è un trademark per gli amanti del genere e mediato dalla sensibilità più sofisticata di Jackson, da vita ad un disco orecchiabile e ruffiano, ma sicuramente non scontato.

L’opener You’re Only Lonely Today e la successiva Bang On The Wall si muovono in territori zeppeliniani con feeling ed energia. Mentre il marchio di Ponti si sente nella struttura di Psychedelic Sex Reaction (che sarà successivamente riproposta anche dai Babylon AD) e nella produzione della ballad Last Forever, suadente ed acchiappante. Light Of My Love è energica e potente, mentre Bed Of Nails è anthemica e piena dei cori che fecero la fortuna del sound Baton Rouge. Non c’è da stupirsi che Before It’s Too Late sia più elettrica e tirata in quanto la penna di Mark Slaughter si fa sentire anche nella struttura dei cori. I Loved You Lied è la ballatona da accendino al vento e in quegli anni erano maestri nello sfornarne a raffica. Valerine offre ancora la ricetta pontiana per il successo: chitarre taglienti, giri iper melodici e ritornelli catchy allo stato puro. Love Calls è ritmata e robusta, ma si scioglie malinconica nel ritornello e nell’assolo di chitarra, veramente una canzone sofisticata e raffinata.

Insomma, se proprio vogliamo trovare un difettuccio, potrebbe essere che l’alternanza delle varie penne dia una sensazione poco omogenea al disco; però di canzoni così al giorno d’oggi se ne scrivono poche e visto i soldi che hanno speso per mettere su il progetto, sarebbe delittuoso non mettersi alla ricerca di questa chicca venuta alla luce quasi per caso. Buona caccia.

© 2022, Samuele Mannini. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultimi Classici e Gemme Sepolte

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

16
0
Would love your thoughts, please comment.x