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Recensione Gemma Sepolta

Gemma Sepolta

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Riverdogs – Bone – Gemma Sepolta

11 Novembre 2021 0 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock
anno: 1993
etichetta: Dream Circle Records
ristampe:

Tracklist:

THE MAN IS ME
TO LET GO
SHADOW OF YOU
SAME SKIN
BRAVE ENOUGH
REVOLUTION MAN
TWO BIRDS
DEVIL
GET OUT OF MY MIND
THIS AIN'T LOVE
PENNSYLVANIA
LOVE IS NOT A CRIME

Formazione:

Rob Lamothe: vocals, guitars, keyboards
Nick Brophy: guitars
Cary Beare: bass
Ronnie Ciago: drums, percussion

Additional musicians:
Christine Russell: backing vocals
Tracy Holliday: backing vocals
Holly Baumann: backing vocals
Sheri Ford backing: vocals
Josh Lamothe: harp, guitar

 
Vi piace l’hard blues made in USA? Perfetto, allora i Riverdogs sono quello che fa per voi.
Il gruppo ruota intorno alla figura di Rob Lamothe , ma deve la sua seppur minima notorietà a Vivian Campbell che è presente sul debut e sui successivi World Gone Mad e California, ma non qui. Forse la differenza di questo Bone stà proprio in questo, sonorità leggermente differenti che però nel bene o nel male lo distinguono dagli altri.
Per cercare di dare una dimensione sonora di riferimento è un po’ come mischiare gli Zeppelin più blues gli Whitesnake pre 1987 e aggiungere uno tocco del Jeff Healey più hard, con una spruzzata delle atmosfere dei primi Tangier. La voce di Lamothe è calda e sensuale strizza l’occhio al Coverdale dei bei tempi, ma senza gli eccessi di estensione del buon David, che le atmosfere leggermente cupe e polverose di questo disco renderebbero abbastanza fuori luogo.
Probabilmente mi attirerò gli strali di qualcuno parlando di Bone anziché del debut, da molti considerato un cult. Lungi da me fare un paragone meramente artistico sulle diverse virtù dei due lavori, ma proprio per le sue arie maggiormente intimiste e soul, preferisco questo Bone, naturalmente son dettagli dettati dal gusto personale, quello che è certo è che tutti i dischi del gruppo sono su livelli ottimi. Nonostante sia il 1993 il gruppo non sposta la barra delle sue sonorità e resta fedele, sia pur con sfumature diverse, all’ hard blues d’atmosfera, senza cercare ammiccamenti sonori al genere mainstream del momento.
Il CD si apre con l’elettrica The Man Is me che ci mostra chiaramente il registro sul quale il lavoro si snoderà. Si prosegue con, tra le altre, la melodica e sexy Shadow Of You, dove la voce di Lamothe va a cercare il confronto vocale col Coverdale più ammiccante. Brave Enough è un lento, blues fino al midollo, che si apre col piano e mischia un tocco di Tangier. Revolution Man mostra invece il lato più…”black”, con un incedere tribale e travolgente, proseguendo troviamo Devil, con inconfondibili rimandi all’anima e alla tradizione zeppeliniana. Infine per chiudere in bellezza, Love Is Not A Crime con i suoi caldi accenni soul. Discorso a se per Pennsylvania, dolce suadente e nostalgica, finalmente edita in versione studio, dopo essere apparsa nel live acustico On Air, che andrebbe anch’esso recuperato, data la sua splendida fattura.
Curiosi? Se riuscite a reperirlo, io una ascoltata gliela darei…

© 2021, Samuele Mannini. All rights reserved.

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