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Recensione

90/100

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Dave Burn – Nothing Is At Is Seems – Recensione

25 Giugno 2021 5 Commenti Alberto Rozza

genere: Hard rock
anno: 2021
etichetta: ****

Tracklist:

1. Right Of Passage
2. Darkest Hour
3. Into The Light
4. Labyrinth
5. Hit The Ground Running
6. Before You Cry
7. Made Of Stone
8. Passing Time
9. Kick You Upside Down
10. Always
11. Understand
12. Boat To Samarkand

Formazione:

Lee Small - All vocals, Additional Lyrics and all Vocal Melodies, Keys and strings on "Darkest Hour"
Dave Burn - Guitars, Bass, Drum Programming, Keys and Strings, Lyrics and Music, Engineering and Production

 

Accoppiata letale per questa nuova uscita estiva: Dave Burn e Lee Small, dall’alto della loro esperienza decennale, si trovano a fondere le proprie influenze e attitudini musicali in questo album di puro hard rock.

Partenza poderosa e granitica riservata a “Right Of Passage”, strumentalmente massiccia e misteriosa, ottimo brano per aprire e invogliare l’ascoltatore a proseguire nei meandri dell’album. “Darkest Hour”, dove la collaborazione con Small si fa ancora più profonda, è un pezzone delicato e suadente, intenso e convincente, da gustare con calma e pazienza. Con “Into The Light” ci catapultiamo in un universo malinconico, dove una melodia spietata si mischia a linee vocali strabilianti, creando un risultato di tutto rispetto. Arriviamo dunque alla lunga “Labyrinth”, una storia, un viaggio, dove nuovamente chitarra e voce si alternano in un duetto micidiale e delizioso, un botta e risposta che risulta essere il vero punto di forza del lavoro. Torniamo su ritmi più sostenuti e rockeggianti con la strumentale “Hit The Ground Running”, un solo solare e pregevole che non stanca e risolleva gli animi. Giungiamo quindi all’intensa e straziante “Before You Cry”, introspettiva e strappalacrime, che cede il passo a “Made Of Stone”, più oscura e metallara. Il sentimento la fa da padrona, come ci ricorda la stupenda ballata “Passing Time”, dove la voce di Lee Small raggiunge vette di passione davvero considerevoli. L’alternarsi di lento – veloce dà ottima dinamica all’album: questo è il caso di “Kick You Upside Down”, movimentata e frenetica, dalla struttura classica ma sempre piacevole. “Always” è un tributo al ritmo, un brano particolare, che spiazza ad un primo ascolto, ma che nel complesso risulta azzeccato e interessante. Atmosfere orientaleggianti su “Understand”, decisamente più pesante come sonorità rispetto alle altre tracce, che svela l’ennesimo lato creativo della coppia Burn/Lee. Sulle note della strumentale “Boat To Samarkand” chiudiamo l’ascolto di questo album sublime, che vede un Dave Burn in stato di grazia e un Lee Small in forma smagliante, un lavoro variegato, non noioso e dalla dinamica interna ben congegnata: veramente una bella scoperta!

© 2021, Alberto Rozza. All rights reserved.

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