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Recensione

90/100

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DeVicious – Phase Three – recensione

01 Maggio 2020 14 Commenti Alberto Rozza

genere: Hard / Melodic Rock
anno: 2020
etichetta: Metalapolis Records

Tracklist:

1. Firefly
2. Mysterious
3. Pouring Rain
4. Walk Through Fire
5. Calling My Name
6. Burning Skies
7. Higher
8. Unstoppable Interlude
9. You Can’t Stop Now
10. Our Song
11. Rising From A Thunder
12. Bad Timing (Bonus Track)

Formazione:

Antonio Calanna – Vocals
Radivoj Petrovic – Guitar
Alex Frey – Bass
Denis Kunz – Keyboard
Lars Nippa – Drums

Contatti:

Sito: https://www.devicious.band/
Facebook: https://www.facebook.com/deviciousband/

 

Una succulenta uscita per questo 2020 di clausura: tornano, al loro terzo album di studio, i tedeschi DeVicious, interessante compagine che propone un melodic hard rock sicuramente succulento per gli amanti del genere.

“Firefly” è un’ottima presentazione: potente, decisa, dal ritornello ipnotico, presenta molte peculiarità stilistiche della band e da subito punta l’attenzione sul gusto, soprattutto nei cori e nel solo di chitarra. Nomen omen: infatti “Mysterious” evoca un’atmosfera mistica e leggermente oscura, palesandosi come un brano convinto, convincente e ben strutturato. Le ritmiche si scatenano con “Pouring Rain”, più canonica, cadenzata, ma coinvolgente e musicalmente ricca di spunti. Arriva il momento cruciale del semi – lento con l’emotiva “Walk Through Fire”, che con la sua dinamica pazzesca risulta una vera e propria chicca, sempre pronta a stupire e dall’intreccio strumentale assolutamente da tener sott’occhio. Le ritmiche e le combinazioni musicali non sembrano mancare ai DeVicious, che ne convogliano una buona dose nella sorprendente e corale “Calling My Name”, intensa, pestata e godibilissima. Sempre pronti a soddisfare l’ascoltatore, la band sforna in serie buonissime prove compositive: “Burning Skies” è tradizionale al punto giusto, melodica e brillante per la parte vocale, dove l’armonia è assolutamente raggiunta. “Higher” ha il magico potere di catapultarci negli anni ’80 in un soffio, con le sue atmosfere e l’uso azzeccato del sintetizzatore, che ritroviamo nell’accoppiata “Unstoppable Interlude” (breve intro) e “You Can’t Stop Now”, brano sovrumano, titanico e corposo, il brano – manifesto di questo lavoro, dove si trovano tutte le peculiarità del quintetto tedesco. Si prosegue imperterriti con “Our Song”, discreta nella sua canonicità, che poco aggiunge in termini di freschezza e innovazione. “Rising From A Thunder” è una grande cavalcata, arrembante, ritmicamente galoppante, che evoca sensazioni epiche e gloriose, complessivamente piacevole e ispirata. Sulla bonus track conclusiva “Bad Timing”, introdotta da un pianoforte assolutamente toccante (che ci svela l’ennesimo lato dei DeVicious), cala il sipario su “Phase Three”, un album pensato, strutturato ed eseguito in modo quasi impeccabile, fresco nella complessità del genere e soprattutto abbastanza originale e brillante in un mondo rock/metal rischiosamente, nell’ultimo periodo, scontato.

© 2020, Alberto Rozza. All rights reserved.

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