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Recensione

80/100

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Dale Sanders – Handle With Care – recensione

15 Maggio 2020 Comment Denis Abello

genere: Rock / Soft Rock
anno: 2018
etichetta: Freemood / Tanzan Music

Tracklist:

01. Handle With Care
02. Every Man I Used To Be
03. Take Me Away
04. Road To Travel On
05. Losing Ground
06. The Best Is 4 Free
07. Dark In My Eyes
08. We Can Stay (For Tonite)
09. Something In Your Eyes
10. All The Things You Never Knew

Formazione:

DALE SANDERS: lead & backing vocals, acoustic & electric guitars
PAOLO BOTTESCHI: drums
EDOARDO GIOVANELLI: bass
MARIO PERCUDANI: backing vocals, programming, acoustic guitar on #1, guitar solos trade off on #2
DARIO FOSCHETTI: drums on #3/#4/#6
STEFANO SCOLA: bass on #3/#4/#6
JOSH ZIGHETTI: backing vocals on #1/#9, co-lead vocals on #9
PAOLO APOLLO NEGRI: Hammond, piano, Wurlitzer, synthesizers on #3/#4/#5/#7/#8
GIULIO GARGHENTINI: backing vocals on #4
NICOLE FODRITTO: backing and co-lead vocals on #3/#5, backing vocals on #10
ALESSANDRO MORO: sax on #8

Contatti:

https://www.facebook.com/DaleSandersOfficial

 

Faccio un mea culpa generale per il ritardo con cui arriva questa disanima sull’album uscito a fine 2018 dell’artista italiano Dale Sanders (nome d’arte di Diego D’alessandro), noto anche per essere entrato da poco come chitarrista nelle fila dei melodic rockers Soul Seller.
Passaporto Italiano ma Anima rock vagabonda tutta stelle e strisce e questo Handle with Care è la perfetta raffigurazione del Dale “persona” messa in nome. Anima rock elegante cantautoriale che mischia Rock Usa con un tocco qua e la di Blues e Country.

Dieci pezzi freschi e sinceri che in alcuni casi ricordano l’ultima faccia della carriera del ben più famoso Mike Tramp come ad esempio il brano Take Me Away. Per il resto la chitarra acustica suonata con trasporto la fa da padrona su brani in cui si viaggia sicuri su lunghe highway americane in una sorta di Springsteen edulcorato alla Bryan Adams (ma anche con qualcosa del Sambora solista). Si va quindi passando da pezzi più ariosi come Handle With Care, The Best is 4 Free o We Can Stay – For Tonight fino a brani più introspettivi come Losing Ground o All the Things You Never Knew. La qualità del songwriting e degli arrangiamenti è sempre di livello e questo fa si che il disco scorra veloce dalla prima all’ultima nota, merito anche di una produzione pulita e di una band alle spalle di talento.

Ho avuto modo di conoscere personalmente Dale, persona riservata e sincera che ha saputo mettere in note uno spaccato della sua vita, e ha saputo farlo in modo schietto e credibile giocando in un territorio, quello del rock cantautorale di stile Usa, che geograficamente non gli apparterrebbe.
Bella prima prova per questo valido Artista, tradito forse solo da un accento qua e la smaccatamente italiano. Album che merita quanto meno di non passare inosservato!

© 2020, Denis Abello. All rights reserved.

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