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Recensione

75/100

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JIMI ANDERSON – I Belong – Recensione

09 Dicembre 2019 1 Commento Luka Shake Me

genere: AOR
anno: 2019
etichetta: AOR HEAVEN

Tracklist:

01. Brave New World
02. Holding On To The Night
03. All I Need Is You
04. Until Then
05. Wonderful Tokyo Nights
06. Binded By The Moonlight
07. Fearless Warrior
08. I Belong
09. I'm a Believer
10. State of Shock
11. Wanna Go RoundAgain
11. Jamie's Blues

Formazione:

Jimi Anderson: Voce – Cori
Dave Cuthbert: Chitarre
Greame Duffin: Chitarre
Sandy Jones: Chitarre, Basso, Batteria Programmata

Contatti:

href="https://www.https://www.facebook.com/jimiandersongroupuk/">https://www.facebook.com/https://www.facebook.com/jimiandersongroupuk/

 

La dedizione verso il rock adulto è un qualcosa di viscerale; per vivere la realizzazione di un sogno dopo anni di gavetta. L’amore per questo mondo ti porta a non mollare e a vederne dopo anni di sacrifici la realizzazione. Lo scozzese e non di primo pelo Jimi Anderson incarna tutto ciò di cui sopra, tornando sulle scene dopo un primo lavoro due anni or sono. Questa volta con l’attivissima AOR Heaven sforna “I Belong”, un lavoro che racchiude tutta l’esperienza accumulata dal songwriter scozzese, ho avuto modo di ascoltare qualcosa prima di addentrarmi nel vero ascolto, le impressioni sono assolutamente positive.

Brave New World” caratterizzato da un intro orientaleggiante si lascia apprezzare per un riffing incisivo sulle strofe accompagnando una linea vocale che poi tende ad aprirsi sul refrain. Il pezzo in se si presenta relativamente originale e merita di un paio di ascolti per essere apprezzato in tutte le sua sfumatore.

Holding On To The Night” mi convince decisamente di più. Un aor di facile presa, messo in risalto da chorus pronti a colpire il segno fin dal primo ascolto. Si candida ad essere fra i migliori episodi del lotto.

All I Need Is You” è un riuscitissimo mid tempo accattivante e morbido nel suo incedere; non farà strappare i capelli e credo sia ben lungi da voler ammiccare a produzioni moderne. Prendere o lasciare.

Until Then” arriva a rinfrescare il tutto; ballad dai toni emotivamente importanti. Una grande traccia a mio avviso, ha il pregio di non ricordare nessuno in particolare pur restando accattivante. Merita un plauso la performance di Jimi Anderson che riesce a essere incisivo e mai troppo prolisso nella sua interpretazione.

Wonderful Tokyo Nights” è un bel rock ‘n roll dall’airplay radiofonico; o almeno lasciatecelo credere che pezzi del genere possano impazzare in troppe radio station a stelle e strisce. Promozione assoluta per un’altra traccia semplice, diretta ma al tempo stesso resa importante da musicisti che sanno cosa stanno suonando.

Binded By The Moonlight” nel complesso è un buon aor ipermelodico anche se è proprio il chorus che non mi convince, un vero peccato perchè la traccia racchiude spunti interessanti come un bel break in apertura di un gradevole e fresco solo di chitarra. Ad ogni modo siamo su standard qualitativi importanti.

Fearless Warrior” credo la miglior traccia del lotto; coinvolgente non ha punti deboli, il refrain è incalzante sostenuto da arrangiamenti misurati e mai troppo autocelebrativi. Pezzo veramente riuscito, indiscutibilmente il mio preferito e credo per molti che si avvicineranno a questo pregevole platter.

I Belong” una delicatissima ballad acustica dal retrogusto sinfonico enfatizzando i momenti più intensi di un songwriting ancora un volta indovinato.

I’m a Believer” ritorna su lidi di un soft aor molto essenziale e di facile presa; chorus e tastieroni cristallini e chitarre aperte sono gli elementi su cui fa leva un’altra traccia più che godibile.

State of Shock” mette invece il piede in fallo; non si capisce bene dove vuole andare a parare, il cuore del pezzo sembra non emergere in modo naturale, il tutto in generale sembra forzato, un mini collage potrei definirlo, apprezzo la sperimentazione ma il risultato non mi convince.

Wanna Go Round Again” è una composizione che ha bisogno di un paio di ascolti più attenti per essere metabolizzato appieno; il rock viscerale accarezzato da soluzioni blueseggianti riuscirà a conquistarvi con qualche ascolto in più.

Jamie’s Blues” in chiusura è un’altra stupenda ballad dai toni più caldi questa volta, intenso è il cantato di un ispiratissimo Anderson che davvero accarezza l’animo con un’interpretazione magistrale. Un’ugola così importante riesce a calarsi appieno in contesti del genere esaltandosi al meglio.

In Conclusione: un lavoro che mi sento di promuovere a pieni voti perchè principalmente non stanca, ogni pezzo non segue standard predefiniti e anche la scelta della tracklist è impeccabile. Un lavoro onesto, non da “strappaorecchi” a cui probabilmente manca la vera hit che trascina il tutto, ma al tempo stesso non eccessivo e preconfezionato come le moderne produzioni di rock adulto che imperversano da anni sul mercato.

© 2019, Luka Shake Me. All rights reserved.

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