LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

66/100

Video

Pubblicità

The Brink – Nowhere to Run – recensione

06 Giugno 2019 12 Commenti Giulio B.

genere: Rock / Hard Rock / Punk Rock
anno: 2019
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1. Little Janie
2. Break These Chains
3. Never Again 
4. Save Goodbye
5. Take Me Away
6. One Night Only
7. Wish
8. Said And Done
9. Fairytale
10. Don’t Count Me Out
11. Nothing To Fear
12. No Way Back
13. Are You With Me
14. Burn
15. Save Goodbye (Acoustic) (Bonus Track Physical)

Formazione:

Tom Quick - Vocals
Lexi Laine - Lead Guitar
Izzy Trixx - Rhythm Guitar
Gaz Connor - Bass
Davide Drake Bocci - Drums

Contatti:

https://www.facebook.com/thebrinkband/

 

Direttamente dalla NWBHR, ecco The Brink, nuovo gruppo pescato da Frontiers; formato da Tom Quick alla voce, Lexi Laine e Izzy Trixx alle chitarre, Gaz Connor al basso e Davide Drake Bocci alla batteria.
I ragazzi d’oltre Manica non nascondono i loro riferimenti musicali tanto da dichiararli apertamente nei testi (il “Tommy and Gina” basta e avanza) anche se qualsiasi similitudine, ora, è fuori dal mirino.

Uscito il 17 Maggio e prodotto da Nick Tauber (Thin Lizzy, UFO, Marillion), “Nowhere to run” è composto di ben quattordici canzoni, cosa atipica per un debut-album, e spazia dal rock più classico fino ad arrivare ad un tocco di punk.
Si parte con “Little Janie”, canzone già presente in EP, che ci porta idealmente ai Night By Night. A seguire il primo singolo “Break These Chains”, solido e orecchiabile. Con “Never Again” e il terzo singolo “Are You With Me” si toccano partiture vicine al punk rock più commerciale (Green Day).
Quarto traccia e primo lento: la bella “Save Goodbye” spazia da un intro in stile Manic Street Preachers a una stesura personale e di facile appeal; segnalo che la stessa canzone è presente, in un’ottima versione acustica, come bonus track nell’edizione deluxe.
Il capitolo dei lenti si completa con “Wish”, originale e ben costruita, e con l’undicesima traccia “Nothing To Fear”. Entrambe richiamano suggestioni di Goo Goo Dolls; a conferma di ciò, la voce graffiata di Tom Quick.
Per tornare a ritmi più energici, ecco la groovy “Fairytale” o le derivative (anche troppo) “Said and bone” e “Don’t Count Me Out”.
Concludo citando l’atmosfera drammatica di “Burn” e la presenza di alcuni filler.

IN CONCLUSIONE

Dopo Inglorious e Big Foot, la generazione delle nuove band anglosassoni lanciate da Frontiers fa spazio a The Brink con “Nowhere to run”, prima freccia del loro arco.
La proposta musicale è moderna ma molto eterogenea (da Bon Jovi e Skid Row a Green Day e Sum 91) diventando dunque una variante “impazzita” su cui lavorare in futuro. Se aggiusteranno il tiro musicale (songwriting), faranno ben presto centro. “A buon Robin Hood, poche parole”.

© 2019, Giulio B.. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

12
0
Would love your thoughts, please comment.x