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Restless Spirits – Restless Spirits – Recensione

02 Giugno 2019 7 Commenti Alberto Rozza

genere: Melodic Rock
anno: 2019
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. Stop Livin' To Live Online
2. Unbreakable
3. I Remember Your Name
4. 'Cause I Know You're The One
5. Nothing I Could Give To You
6. Calling You
7. Live To Win
8. You And I
9. When It Comes To You
10. Lost Time (Not To Be Found Again)
11. In The Realm Of The Black Rose

Formazione:

Tony Hernando – All Guitars, Bass, Keyboards except where noted

Ospiti:

Deen Castronovo – Drums, Lead Vocals on tracks 2, 6, 7
Johnny Gioeli – Lead Vocals on tracks 1, 5
Alessandro Del Vecchio – Lead Vocals on tracks 8, 9 – Backing Vocals on tracks 2, 6, 7
Diego Valdez – Lead Vocals on track 11 – Backing Vocals on tracks 2, 3, 6, 7
Kent Hilli – Lead Vocals on track 3
Dino Jelusic – Lead Vocals on tracks 4, 10
Victor Diez – Piano And Keyboards on tracks 2, 5, 6, 11
Leif Elhin – Keyboards on track 3

 

In arrivo il nuovo album partorito dalla mente dell’eclettico chitarrista Tony Hernando, che mette a disposizione in suo incredibile talento per alcune delle voci più interessanti del panorama hard rock contemporaneo.

Si parte con “Stop Livin’ To Live Online”, dal messaggio chiaro e diretto, dalla trama strumentale interessante e tagliente, che in modo ottimale risalta la voce di Johnny Gioeli. Grande impatto emotivo e sonoro per la titanica “Unbreakable”, dal ritornello riconoscibile e orecchiabile, un brano canonico ma incredibilmente fresco e godibile. Gli animi si scaldano con la conturbante e scatenata “I Remeber Your Name”, cadenzata e potente, che penetra fino in fondo nell’anima dell’ascoltatore, il quale si sente pienamente “dentro” la canzone. “’Cause I Know You’re The One” arremba, mettendo in mostra un’ottima sezione ritmica, grossa e ben strutturata, quadrata e granitica, che la consacra tra le tracce migliori dell’album. “Nothing I Could Give To You” è l’ennesima dimostrazione delle capacità compositive di Hernando, che convoglia in questo brano grande capacità espressiva strumentale alle incredibili doti di Gioeli.

Leggermente sottotono, passa senza grandi acuti “Calling You”, che introduce la successiva “Live To Win”, decisamente più convinta e convincente, soprattutto nelle ritmiche sfrenate. Sempre sulla stessa lunghezza d’onda delle precedenti troviamo “You And I”, delicata e oscura, dagli ottimi spunti chitarristici. Dopo l’immancabile lento “When It Comes To You”, troviamo “Lost Time (Not To Be Found Again)”, sempre molto simile e affine a tutto quanto precedentemente ascoltato. Ultimo acuto con “In The Realm Of The Black Rose”, che mette la parola fine su un lavoro ottimamente congegnato, reso in modo ineccepibile ma con qualche pecca di originalità diffusa.

© 2019, Alberto Rozza. All rights reserved.

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